Ross 1910 Mk III

 

Scheda di LP08, arma della sua collezione

Un ringraziamento per le foto al collega oplologo Tommaso Crosara

 

Introduzione

E' passato ormai qualche anno da quando ho cominciato a collezionare ex-ordinanza, ma questa passione non finisce mai di sorprendermi. Ricordo i primi acquisti, quando il cuore batteva a mille per l'emozione di aver portato a casa un pezzo di storia... e noto che ora quell'emozione subentra non tanto quando si acquista, ma quando si procede a scoprire i segreti celati dall'arma, sotto forma di marchi e relativi risvolti storico-oplologici.

E' la passione che si raffina, la voglia di scoprire e conoscere tutto dell'oggetto che si è portato a casa, di sapere la sua storia.

Quante volte è capitato di trovare qualche marchio sconosciuto e sperare di essere incappati in qualcosa di estremamente raro?

Spesso! E quanto spesso si pensa "se potesse parlare quante ne avrebbe da raccontare quest'arma" oppure "sarebbe bello sapere dov'è stata"? E quante volte questi desideri si avverano?

Forse una sola volta nella vita ... e la storia di questo fucile è una di quelle!

 

Storia

Era una domenica di luglio quando, sorseggiando un the freddo e gironzolando sul web visitai il sito di una nota armeria, curioso di vedere se fossero arrivate delle novità; mi aspettavo di trovare qualche bella ex-ordinanza ma non avrei mai immaginato di trovare tra le armi in bacheca un fucile così poco comune: un ROSS 1910 MKIII.

Sobbalzai sulla sedia! Ne avevo sempre desiderato uno da inserire nella mia collezione, uno straight pull da affiancare agli Schmidt Rubin e agli Steyr, ma non ne avevo mai visti dal vivo. Le foto dell'arma non erano ancora disponibili, e così mi apprestai subito a leggere attentamente la descrizione del prodotto: arma in ottime condizioni, canna ottima e baionetta monomatricolare al fucile! Un sogno!

Conoscendo la qualità dei pezzi trattati dall'armeria non ebbi un attimo di esitazione, e qualche giorno dopo mi recai in loco a vedere il pezzo... anche se questo comportava fare 250 Km il gioco poteva valere la candela. Rimasi basito, se già la descrizione era stupefacente, il pezzo che avevo per le mani lo era di più.

Inutile dire che venne a casa con me, ma se già ero al settimo cielo per aver finalmente trovato un Ross spettacolare... non sospettavo neppure quale sbalorditiva scoperta avrei fatto qualche ora dopo spulciando alcuni siti anglofoni.

Ma andiamo con ordine!

Il fucile Ross nasce dal desiderio canadese di adottare un'arma d'ordinanza moderna, che potesse sostituire i Lee Metford ed i Winchester 1894. Inizialmente l'idea canadese era quella di produrre su licenza sul suolo nazionale il fucile Lee Enfield SMLE, idea che presto sfumò per il rifiuto degli inglesi; una soluzione alternativa venne prontamente proposta dallo scozzese Sir Charles Ross, ideatore di una arma innovativa per quei tempi, con un'azione basata sul sistema straight pull, che permetteva una maggior rapidità di fuoco pagando però un pesante prezzo sotto il profilo della complessità meccanica.

Al tempo però questo non venne tenuto in considerazione, la guerra era lontana, e i conflitti combattuti sino ad allora non si avvicinavano neppure a quello che sarebbe stata la Prima Guerra Mondiale; oltretutto armi straight pull erano già state adottate da altri eserciti, con esiti tutto sommato positivi (Svizzera e Impero Austro-Ungarico, oltre ai Winchester Lee Navy adottati dalla marina Statunitense) e tempo, denaro e orgoglio nazionale non mancavano: nulla potè impedire l'adozione di un'arma tanto raffinata e ben costruita quanto inadatta alla guerra moderna; un'arma sportiva in uniforme!

Inizialmente venne fornita una prima serie sperimentale (denominata MKI ) alla Royal Nothwest Mounted Police la quale riscontrò numerosi difetti costruttivi, corretti i quali l'arma venne adottata con la denominazione di 1905 MKII.

Nel 1907 venne sviluppata una nuova cartuccia, la .280 Ross, le cui maggiori pressioni imposero la riprogettazione dell'arma: fu così che nacque il modello MKIII, che finì però poi per adottare la stessa cartuccia del 1905, ovvero il .303British. Solo alcune serie civili vennero commercializzate in .280 Ross.

Il 1910 MKIII fu il canto del cigno per le armi della famiglia Ross, e portava con se tutte le migliorie derivate dall'esperienza del 1907 MKII, ma anche qualche nuovo difetto: l'otturatore meccanicamente si ispirava a quello dello Steyr 95, ma era dotato di una testina con ben 7 tenoni, che nel 1910 MKIII ruotava di ben 360° durante l'azione di armamento al posto dei 180° dello Steyr e dei Ross di modello precedente. Questo si traduceva nella possibilità di inserire, dopo un rimontaggio poco attento, l'otturatore con la testina non in posizione corretta: chiudendolo, la testina avrebbe impegnato solo 1 dei 7 tenoni nella relativa sede e, alla pressione del grilletto, l'otturatore (col percussore armatosi comunque) sarebbe potuto finire in faccia al malcapitato, o comunque aprirsi in maniera violenta, con effetti comunque disastrosi per il tiratore.

Per ovviare a questo problema si inserì nell'otturatore un perno di sicurezza, atto ad impedire un rimontaggio errato; e questo fu solo il primo problema: con l'entrata in guerra i soldati canadesi scoprirono a loro spese quanto il loro fucile d'ordinanza fosse sensibile a sporco, incuria e munizioni di bassa qualità. Spesso si videro militi canadesi prendere a calci l'otturatore del loro fucile nel tentativo di aprirlo: ciò era causato dalla combinazione di munizioni costruite con tolleranze ampie (di produzione britannica) e una camera di cartuccia piuttosto stretta, adatta a colpi match più che militari; a questo problema si tentò di porre rimedio alesando leggermente la camera di cartuccia, ma la situazione non migliorò di molto e nel 1916 si arrivò alla decisione di ritirare i fucili Ross e sostituirli con il Britannico Lee Enfield MKIII, più spartano ma ottimo per lo scopo che doveva andare ad assolvere.

Solo i cecchini mantennero in dotazione il Ross: grazie alla sua precisione era adattissimo allo scopo e su alcuni esemplari venne addirittura montata un'ottica Warner & Swasey del tipo installato sui fucili Springfield 1903.

Molti Ross vennero ceduti agli americani (che li utilizzarono come Drill Purpose) e agli inglesi (In cambio di LEE Enfield) che li utilizzarono per armare reparti ausiliari, la "home defense" e ... alcune navi della Royal Navy!

Una seconda vita

Mettiamo ora in secondo piano per un attimo il nostro Ross e parliamo di navi.

Nel 1911 il Cile ordinò due navi da guerra del tipo "super-dreadnought" ai cantieri navali Armstrong Withworth di Elswick, battezzate Almirante Latorre e Almirante Cochrane, le quali allo scoppio della prima guerra mondiale risultavano quasi ultimate.

I britannici pensarono bene di requisirle per potenziare la loro Royal Navy. La prima venne ultimata e ribattezzata HMS Canada, mentre la seconda venne trasformata in una delle primissime portaerei e ribattezzata HMS Eagle.

Ma che centra tutto ciò col nostro Ross?

Centra perchè sulla HMS Canada vennero imbarcati 500 fucili Ross 1910 MKIII, come dotazione di bordo.

La nave passò tutta la guerra sotto la bandiera Inglese, giocando un ruolo importante durante la battaglia dello Jutland, lo scontro navale più importante della Grande Guerra, centrando con due salve l'incrociatore tedesco SMS Wiesbaden.

Dopo la guerra, la Royal Navy appariva sovradimensionata e venne presa la decisione di vendere alcune unità: il Cile si fece avanti per acquistare le navi che aveva ordinato prima della guerra, ma alla fine porto a casa solo la HMS Canada, ora nuovamente Almirante Latorre.

E i Ross che erano a bordo? Che dire... erano compresi nel prezzo!

Fu così che i 500 Ross della ex-HMS Canada divennero Cileni e ricevettero una speciale marcatura: vennero matricolati con un codice alfanumerico del tipo D.A. XXX, dove le lettere stavano per "Departemento de Armada" e i numeri erano il consecutivo (da 1 a 500).

Passarono la loro vita a bordo della nave, e vissero momenti importanti e drammatici: negli anni '20 e '30 la nave venne utilizzata come nave presidenziale e nel 1931 un ammutinamento partito proprio dalla Almirante Latorre coinvolse metà della flotta Cilena.

Durante la Seconda Guerra Mondiale la nave venne utilizzata per pattugliare le coste cilene e nel 1959 venne dismessa e inviata in Giappone per la demolizione; i Ross furono invece stoccati in qualche arsenale fino agli anni '70, quando un importatore d'armi canadese li acquisto per rivenderli a poco prezzo sul mercato civile; stando ad alcune fonti, l'importatore potè acquistarne solo 200 fucili, mentre dei restanti non si seppe più nulla (forse demoliti o andati persi durante la tormentata storia politico-militare del Cile).

Da quel momento in poi i Ross cileni si sparsero per il mondo e finirono sopratutto in Canada, Stati Uniti ed Australia, mentre solo pochi raggiunsero l'Europa; da un sondaggio promosso su Gunboards nel 2013, ad oggi risultano esistenti solo 40 Ross Cileni ... compreso l'esemplare in mio possesso!!!

 

Il mio esemplare

L'esemplare in mio possesso si presenta in ottime condizioni, con ferri in patina e legni lucidi ma non tirati o abrasi per eliminare botte e/o segni.

Partendo dalla pala del calcio possiamo notare la vecchia matricola canadese (composta da tre numeri e due lettere ... la seconda è molto consumata, sembra essere un K ed è poco visibile in foto), l'anno di produzione (semi cancellato), il "III" (indica che si tratta di un Ross MKIII) e un timbro circolare apposto dalla Ross Rifle a mo' di marchio di fabbrica.

Il calciolo metallico reca invece il classico sportellino di chiusura dell'alloggiamento per riporre l'oliatore; particolare il fatto che lo sportellino sia di ottone, mentre il resto del calciolo sia in acciaio.

Nella parte superiore della pala del calcio sono infine presenti due marchi sconosciuti., una "S" e una "N" o una "Z".

Altro marchio sconosciuto è quello presente dall'altro lato della pala: "S 102"; ipotizzo di tratti di un numero di rastrelliera, in merito non sono riuscito a trovare notizie, ogni suggerimento è ben accetto!

Passando all'azione notiamo la complessità e la finezza di lavorazione della diottra, un vero gioiello se pensiamo alla destinazione d'uso di quest'arma.

Vi è la possibilità di utilizzare un "alzo rapido" da battaglia (a diottra abbattuta) oppure la diottra vera e propria, quest'ultima regolabile sia in alzo che in deriva.

L'alzo è regolabile utilizzando una vite senza fine (che da sola rende l'idea del costo e del livello qualitativo delle lavorazioni dell'arma), che va a sollevare/abbassare la tacca di mira, mentre la deriva si regola utilizzando la rotellina zigrinata posta dietro la tacca di mira.

       

Cliccare sulle immagini per ingrandirle

Ad arma smontata possiamo invece apprezzare a pieno la particolarità del gruppo di scatto, di forma molto inusuale; sembra quasi sia "carenato" apposta per mascherare il suo funzionamento e complicare la vita al manutentore di turno!

Notiamo ora la leva di sgancio dell'otturatore, posta sulla parte sinistra del castello, sotto lo zoccolo della diottra: posta a metà consente l'estrazione dell'otturatore.

E qui possiamo notare l'otturatore, con la testina a 7 tenoni in posizione corretta: onde evitare il pericoloso errato montaggio citato prima, veniva insegnato ai soldati canadesi di utilizzare la "regola del pollice", ossia di controllare che tra il corpo dell'otturatore e la testina vi fosse circa un pollice di distanza, in modo da essere sicuri che la testina stessa fosse in posizione corretta, evitando così pericolosi incidenti.

Questo esemplare è allo stato d'origine, senza il perno inserito per evitare un errato rimontaggio.

Qui sotto una foto presa dal web ci aiuta a comprendere la profonda diversità tra l'otturatore di un Ross 1907 MKII e un Ross 1910 MKIII.

Notiamo che nel 1907 la testina si presenta liscia, priva di qualsiasi tipo di alette e ricorda vagamente quella dello Steyr m95; anche la forma generale della culatta differisce parecchio e quasi non sembra di trovarsi di fronte a due armi derivate l'una dall'altra!

Qui di seguito un'altra immagine presa dal Web ci illustra le differenze tra otturatori con perno di sicurezza e senza, e il pericoloso errore di rimontaggio dell'otturatore.

Vediamo ora l'inconsueta posizione della sicura, posta sopra la manettina dell'otturatore e costituita da una levetta recante le scritte "Ready" e "Safe".

A seguire una foto dell'otturatore aperto

e del fianco del castello : notiamo la matricola cilena DA341 (Departemento de Armada, fucile n°341) che se osservate bene non è punzonata, bensì fresata!! Questa è un'altra peculiarità dei Ross cileni, riscontrata su moltissimi esemplari.

Sopra la camera di cartuccia, oltre alla scritta del fabbricante troviamo i punzoni "L" e "C", che significano letteralmente "Large Chamber", ovvero camera di cartuccia larga; questo significa che la camera di cartuccia è stata alesata in arsenale per permettere l'utilizzo di munizioni con tolleranze più larghe (colpi di fabbricazione britannica del periodo bellico), come accennavo all'inizio della scheda.

Notiamo anche la presenza dei punzoni "British proof" sia sulla canna che sulla culatta.

Passiamo ora al serbatoio: nonostante il suo aspetto non si tratta di un caricatore ma di un serbatoio fisso, separabile dall'arma solo dopo lo smontaggio della stessa; esso è costruito interamente in lamiera, stampata e brasata, e stupiscono le forme molto complesse: un vero gioiello di meccanica fine, assemblato da mani capaci senza il benché minimo difetto!

Fa ancora più impressione osservarlo pensando al livello tecnico dell'epoca nel settore dello stampaggio della lamiera (l'utilizzo di stampati metallici di una certa complessità nella costruzione di armi si affermerà soltanto durante la seconda guerra mondiale, ad opera dei tedeschi).

Notiamo inoltre la complessità meccanica dell'elevatore, che utilizza un meccanismo derivato dal sistema Mannlicher, ma modificato in modo da non rendere necessario l'utilizzo di una piastrina.

 

Questa invece è la volata, col mirino protetto da un tunnel di spessa lamiera avvitato allo zoccolo.

Passiamo ora alla baionetta, che presenta delle particolarità rispetto alle normali baionette canadesi: la forma della lama e la foggia del fodero infatti sono del tipo prodotto esclusivamente per la Royal Navy, quindi perfettamente coerenti col Ross in mio possesso; come poi si può vedere nelle foto successive, porta incisa sull'elsa la matricola cilena (DA 341), uguale a quella dell'arma, a ulteriore riprova della coerenza tra fucile e baionetta.

Possiamo notare poi la presenza di un marchio di accettazione della Ross Rifle Co. (corona con sotto un numero), la data di produzione (8/16, ovvero agosto 1916), un "II" (che designa una baionetta modello MKII) e la Broad Arrow nel cerchio (simbolo di proprietà del governo canadese) posti da un lato del codolo dell'impugnatura, vicino al pulsante di sgancio.

Dall'altro lato troviamo invece il nome del produttore (la Ross Rifle Co. per l'appunto) e la data del brevetto (1907, il 7 praticamente non si vede a causa di una punzonatura non proprio eccellente).

La lama è in ottime condizioni, e non sembra aver sofferto minimamente dell'età.

Come accennavo qualche riga più sopra, la forma particolare è una peculiarità delle sole baionette prodotte per la Royal Navy; tali baionette non vennero prodotte ex novo, ma vennero ricavate modificando la lama di esemplari già prodotti, da qui la giustificazione della presenza di un marchio di proprietà del governo canadese apposto sul codolo dell'impugnatura.

Per concludere, il fodero: è costruito in acciaio e cuoio.

Sulla fascia metallica riconosciamo un punzone di accettazione inglese,

mentre nella parte in cuoio, vicino alla punta, notiamo la data di produzione (1916) e una Broad Arrow sempre a simboleggiare la proprietà del governo canadese.

Come per le lame, anche i foderi specifici per la Royal Navy vennero costruiti modificando quelli standard, quindi il marchio di proprietà canadese è anche qui giustificato.

La modifica consistette nell'applicare la fascia metallica con relativa borchia per il fissaggio della dragona.

 

Conclusione

Che dire, quando ci si trova per le mani un'arma del genere è sempre difficile trarre conclusioni univoche per tutti.

Il mio punto di vista? Il Ross è un'arma nata per il tiro sportivo e adattata poi ad una commessa militare; sotto profilo costruttivo, e progettuale ci troviamo di fronte ad un gioiello di meccanica, un'opera d'arte, costruita impiegando materiali di ottima qualità e maestranze molto capaci.

Come arma sportiva e da caccia aveva sicuramente il suo perché, ma altrettanto non si può dire sotto profilo militare: la sua stessa complessità meccanica, oltre ad alti costi di produzione, comportava l'uso di tolleranze molto strette, incompatibili con l'uso marziale sul campo di battaglia, nel mezzo di sporco e incuria, ove spesso venivano usate cartucce con tolleranze abbastanza ampie e dove era spesso necessario uno smontaggio da campo per la pulizia che fosse rapido e a prova di sbaglio.

L'unico suo impiego militare sensato poteva essere quello a cui poi è stato effettivamente dedicato: l'equipaggiare cecchini bene addestrati al suo uso, capaci di sfruttarne appieno le potenzialità e la celerità di tiro, in grado di provvedere ad una manutenzione più fine e curata.

Per quanto riguarda l'esemplare in mio possesso posso solo esprimere la mia soddisfazione, sia per la rarità, che le sue "condizioni di salute" e per la possibilità di conoscere la sua storia: dove è stato, cosa ha visto, come è arrivato fino a noi; un vero testimone di tempi e fatti della Storia, quella con la "S" maiuscola.

Gli manca solo la parola!

 

Calibro

303 British

Lunghezza della canna

30,5 pollici (774 mm)

Lunghezza totale

49,5 pollici (1.320 mm)

Peso

8 lb. 10 oz. (3,9 kg)

Capacità serbatoio

5 colpi

Anno di entrata in servizio

MKIII : 1910; MKIII B: 1914

Periodo di produzione

dal 1910 al 1918

La scheda può essere scaricata in formato pdf cliccando qui.

Fonti:

Storia della HMS Canada / Almirante Latorre

Storia e censimento Ross cileni

Biografia di Sir Charles Ross

Miti e realtà sul fucile Ross MK III

Informazioni sulle baionette per i fucili Ross

Informazioni sui marchi delle baionette per fucili Ross

Informazioni sui fucili Ross e immagine del confronto tra azione Ross 1907 MKII e 1910 MKIII

Immagine sul corretto rimontaggio dell'otturatore e sulla differenza tra otturatori spinati e non