Mosin Nagant - carabina modello 1944 esercito slavo

 

Scheda di Franz64, arma fotografata collezione privata di Franz64.

Commenti a fondo scheda di Absolut, arma fotografata della sua collezione privata.

Con note aggiuntive di Frank Mancuso, che ha voluto fotografare pure il suo esemplare!

 

Armati e non allineati…

L’argomento relativo all’armamento della Yugoslavia dopo la seconda guerra mondiale è stato in parte già affrontato da Absolut nella scheda relativa al fucile SKS 59/66.

L’occasione per tornarci sopra mi è offerta da questo Mosin Nagant 44, prodotto nel 1946 negli arsenali sovietici di Izhevsk ed arrivato nelle mie mani praticamente “intonso” (e con una notevole quantità di grasso d’arsenale da ripulire).

Da un primo sommario esame non sembrerebbe che quest’arma abbia caratteristiche particolari ma, ad un controllo più attento, si può notare la presenza del marchio “1.TRZ” sulla pala del calcio

 

 

 e che dalla parte superiore dell’alzo è stata eliminata la brunitura.

 

 

Queste caratteristiche ci fanno capire di trovarci di fronte ad un’arma ceduta dall’Unione Sovietica alla Yugoslavia nel primo dopoguerra, in quanto il marchio “1.TRZ” è stato utilizzato in un non meglio precisato arsenale slavo.

Il fucile fa quindi parte di un “aiuto militare”, fornito probabilmente nel quadro di più ampie iniziative tendenti a far “spostare” la Yugoslavia nell’orbita sovietica.

Sappiamo poi come siano andate invece le cose…..

La Yugoslavia accetterà di buon grado le armi dall’una e dall’altra parte della cortina di ferro, ringraziando tutti e badando bene a rimanere “non allineata”.

Torniamo al nostro fucile.

 

 

L’arma, come già detto, è in condizioni pressoché perfette e gli unici segni visibili di usura sono a carico del calciolo in ferro, probabilmente provocati da anni ed anni di “riposo” in rastrelliera.

 

 

Già, perché quasi sicuramente queste armi non sono state mai utilizzate e, dopo anni di forzata inattività, sono state immesse nei normali circuiti commerciali di ex ordinanza, finendo per lo più sul mercato americano.

Per un piccolo approfondimento, vi rimando a questo thread su un forum americano:

http://www.gunboards.com/forums/UltraBoard.cgi?action=Read&BID=5&TID=99020&P=1&SID=111027

Non so quante armi come questa siano arrivate in Italia: se qualche “visitatore” avesse ulteriori notizie è pregato di contattarmi.

Quanto detto poc’anzi ci conferma che, quando si ha a che fare con armi ex ordinanza, basta a volte un “marchietto” su un calcio per farci riaprire il libro di storia e ci ribadisce – ancora una volta – quanto stretti siano i legami tra questi oggetti e la Storia stessa.

 

 

Un’ultima curiosità: se vi capiterà di tirare qualche colpo con un fucile modello 44, prima di armarvi di martelli e punzoni per spostare forsennatamente il mirino, provate a sparare con la baionetta aperta.

Può sembrare molto “combat ready” e scatenare qualche commento salace, ma queste armi venivano tarate in questa maniera e con la baionetta chiusa i risultati sul bersaglio possono dare qualche dispiacere.

Piccole note di Absolut.

E va bene, lo confesso... mi mancava un Mosin Nagant 44 slavo e così non appena se ne sono resi disponibili, ne ho approfittato per prenderne uno. Stranamente da un po' di tempo tutti i Mosin Nagant 44 che vedo in giro sono privi dell'astina di pulizia, ed il mio non fa eccezione. Sono in attesa che me ne arrivi uno dalla Numrich americana, perché a quanto pare anche la Frankonia Jagd tedesca ne è attualmente sprovvista.

L'arma si presenta bene

ed in condizioni di monomatricola, con canna in condizioni perfette. Né sui ferri né sui legni sono presenti i "soliti" quadratini che indicano la riarsenalizzazione dell'arma.

Come nel caso del Mosin di Franz, è stata tolta la brunitura su parte dell'alzo, anche se esaminandone una partita di circa duecento pezzi mi sono accorto che in alcuni l'alzo era rimasto integro, con tutta la brunitura originale.

Ecco il crest, che attesta che il fucile è stato prodotto nell'Arsenale russo di Izhevsk nel 1946, ed i punzoni sul crest sono rimasti quelli originali. Si tratta in effetti dell'ultimissima produzione russa, subito prima di cedere le linee di produzione ai paesi satellite, e mentre già erano in produzione i semiautomatici Simonov SKS 45.

Nella parte alta della foto, a sinistra, si intravvede il punzone "Y" cerchiato che attesta la prova a fuoco.

E visto che la carabina è del 1946... ecco un dettaglio dell'attacco della baionetta, con il supporto che ha uncini da entrambi i lati, per impedire che la baionetta si aprisse a compasso in maniera involontaria, mentre nella produzione precedente il supporto per la baionetta aveva un solo uncino.

Quello di cambiare matricola ai calcioli doveva essere uno "sport nazionale"... perché su circa duecento carabine che ho esaminato in un unico lotto, tutte avevano questa caratteristica. 

E qui siamo alla pala del calcio... anche qui un punzone 1.trz ci ricorda che siamo di fronte ad una carabina che è stata arsenalizzata dagli Yugoslavi.

Appena troverò un po' di tempo, provvederò a fotografare un'altra arma dello stesso lotto con qualche piccola differenza... la produzione è di periodo bellico (1944), e quindi il supporto per la baionetta è del primo tipo, con un unico uncino di ritenzione. La pala del calcio è punzonata 1.TRZ, ma l'alzo non è stato sbrunito.

 

Piccolissime note di Frank Mancuso

Il tempo che cercava, Absolut non l'ha trovato, evidentemente, ma non sono qui certo per criticarlo, dato che come trovatore non credo di poter vantare particolari, o, comunque, ai suoi superiori, meriti.

Però, ormai da diversi anni, ho una carabina 44 simile a quella di cui Absolut prometteva le immagini, e mi piace l'idea di poter realizzare una scheda a tre mani insieme a lui ed a Franz, anche se a distanza di luogo e di tempo.

Ecco quindi alcune foto di dettaglio di un'altra di queste carabine, presumo sempre proveniente dallo stesso lotto, ormai da tempo distribuito tra chissà quali collezionisti (e magari qualcuno lo conosco pure).

La sua produzione risale al 1944, e l'alzo è stato sbrunito

un dettaglio della "y" nel cerchio

il supporto per la baionetta, del primo tipo

con un unico uncino di ritenzione

La pala del calcio è punzonata 1.TRZ

 

La foto del calciolo con le matricole ribattute è venuta completamente sfocata, ed è inutilizzabile, ma me ne sono reso conto solo dopo aver rimesso a posto la carabina, che ormai è nuovamente nascosta dietro una mezza dozzina di altre "lunghe".

Ma sono certo che verrò creduto sulla parola affermando che anche la mia carabina presenta la stessa caratteristica delle altre due! :-)