Mauser Svedese 1896 o M 96

(Gevär M/96)

 

Scheda di Absolut - arma fotografata della sua collezione privata.

 

La Svezia aveva adottato nel 1894 il moschetto prodotto dalla Mauser tedesca, e quando decise di dare alla propria fanteria un'arma "moderna" si rivolse allo stesso fornitore, che all'epoca era forse il più quotato produttore mondiale di fucili militari.

L'ordine fu di circa 55.000 pezzi, e la produzione iniziò solo nel 1899. Per i primi tre anni, dal 1899 al 1901, l'M/96 fu prodotto in Germania dalla Mauser, e questi primi esemplari sono facilmente riconoscibili dal marchio "Waffenwerk Mauser Oberndorf", ovvero "fabbrica di armi Mauser di Oberndorf".

Malgrado la Mauser fosse rinomata per la qualità dei materiali impiegati, il contratto stipulato tra l'Esercito Svedese e la Mauser specificava chiaramente che gli acciai utilizzati non dovevano essere quelli prodotti con le specifiche tedesche, ma acciai prodotti con le specifiche svedesi. Il risultato è un'arma che spara ancora divinamente dopo quasi un secolo.

La munizione 6,5x55 "Swedish Mauser" era stata sviluppata nel 1889 e 1890 in collaborazione tra l'Esercito Svedese e la stessa Mauser in vista della adozione sul Mauser svedese modello 1894, e fu mantenuta in servizio per lungo tempo.

Fondalmentalmente i Mauser svedesi sono quattro, si parte dal modello 1894 (difficile trovarlo originale, quasi tutti sono stati riarsenalizzati, e quasi tutti quelli che si trovano in giro sono "taroccati"), con il modello 1896 vengono introdotte numerose migliorie; il modello M 38 altro non è che una versione accorciata ed alleggerita dell'M 96. L'ultimo modello prodotto è il modello da cecchino, ovvero l'M41, dotato di ottica.

In effetti tra i due modelli più diffusi, ovvero l'M 96 e l'M 38, la principale differenza, a parte il periodo di produzione, é la maggiore precisione del primo sulle lunghe distanze, malgrado sul secondo siano state utilizzate tecnologie metallurgiche più avanzate.

 

 

La Mauser continua a produrre fino al 1901 il lotto dei 55.000 M 96 ordinati dagli svedesi, ma già nel 1900 agli Arsenali di Stato Svedesi Carl Gustafs è iniziata la produzione su licenza dei fucili M 96.

Abituati come siamo alle lavorazioni dei calci sulle macchine a controllo numerico, questa foto, scattata alla Carl Gustafs nel 1900... può fare forse sorridere. Sono le foto degli operai che producono i calci per i fucili M 96, e si può apprezzare la... totale assenza di macchine :-)

 

 

Questa foto è tratta dal bellissimo sito di Dutchman, purtroppo solo in lingua inglese, che consiglio vivamente di visitare a tutti gli appassionati di Mauser svedesi.

 

In effetti molto più tardi (attorno al 1940) una parte della produzione degli M 96 verrà effettuata anche dalla Husqvarna, una fabbrica d'armi svedese non governativa, che produrrà sia gli M 96 che gli M96/38.

 

Quando si parla di Mauser svedesi, o di Schmidt Rubin svizzeri, c'è sempre qualche collezionista di ex ordinanza che "storce il naso" perché... "si, vabbè, sono armi ex militari, ma non hanno mai visto una guerra", visto che la Svizzera e la Svezia sono sempre rimaste fuori da tutti i conflitti.

Se questo è vero per la Svizzera, non lo è per la Svezia, e tantomeno per il Mauser svedese. Infatti circa 8.000 volontari svedesi affiancarono i finlandesi durante la "Guerra d'Inverno" contro la Russia negli anni 1939-1940, ed erano armati di fucili Mauser svedesi (M 94, M 94/14, M 96).

Inoltre la Finlandia, che era tradizionalmente armata di fucili Mosin Nagant di produzione russa, in quel particolare momento non poteva certo chiedere al proprio nemico di acquistare nuove armi! E così si rivolse alla Svezia (è opportuno ricordare che in Finlandia esistono, e convivono pacificamente da lungo tempo, due diverse etnie, quella finnica e quella svedese) ed acquistò tra il 1939 ed il 1940 ben 77.000 Mauser svedesi.

In effetti molti di quei Mauser erano fucili "arsenalizzati" negli anni 20 quando la Svezia decise di operare un "disarmo unilaterale", riducendo di molto le proprie forze armate ed i conseguenti armamenti, e quindi non ebbe difficoltà a recuperare le armi che erano state "accantonate" ed a passarle ai "cugini" finlandesi.

"Si vis pacem, para bellum"... se vuoi la pace, prepara la guerra... la Svezia aveva optato per la scelta del disarmo, per la "neutralità",... ma quando la Norvegia e la Danimarca furono occupate all'inizio degli anni 40, la Svezia dimenticò le proprie scelte di disarmo unilaterale e di non-belligeranza, e chiese indietro alla Finlandia una parte dei 77.000 fucili che aveva fornito durante la Guerra d'Inverno. La Finlandia accettò e restituì gli 8.000 fucili lasciati dai volontari svedesi, e circa 25.000 fucili (del lotto dei 77.000) mai utilizzati ed ancora nelle casse.

Alla fine della II G.M. la Finlandia vendette tutti i Mauser svedesi, ed alcuni alla stessa Svezia. Resta il fatto che durante la II G.M. almeno l'otto per cento dell'armamento finlandese era costituito da Mauser svedesi, che furono impiegati principalmente dalla Marina. Ecco perché può capitare di trovare un M 96 con il punzone SA tipico dell'esercito finnico.

Abbandonando la storia e tornando a parlare di oplologia, di tanto in tanto mentre stai tirando con un Mauser svedese ti si avvicina un tizio e ti chiede se la classica filettatura sulla canna serva per il silenziatore :-)

In realtà sulla filettatura della canna veniva fissato un accessorio che permetteva di... sparare a salve, utilizzando munizioni a carica ridotta e con la palla di legno.

Ecco qui di seguito due immagini di uno di questi accessori, messe gentilmente a disposizione da Dilate4.

 

 

 

Al momento del tiro la palla si andava a frantumare contro l'accessorio fissato sulla canna, e tutto quello che si otteneva erano... un "bel botto" ed un po' di segatura!

Un'altra "domanda classica" è quella che riguarda il dischetto di ottone sul calcio. Per pura curiosità, ecco quello del mio fucile, anche se confesso che non è il dischetto originale.

 

 

Ecco cosa significano i numeri:

quello in alto indica il diametro i millimetri della canna, ed il triangolo posto sul 6.51 indica che la canna ha un diametro di 6.51 mm.; ovviamente se il triangolo fosse stato sulla riga inferiore, ad esempio sul numero 8, avrebbe indicato un diametro della canna di 6.48 mm.

Nella zona più piccola del dischetto ci sono 3 numeri, un 1, un 2 ed un 3. Questi tre numeri indicano lo stato della canna. 1 significa ottimo, 2 medio, 3 scarso. Se non è indicato nessun numero significa che la canna è nuova.

E' il caso di notare che su qualunque bancarella di militaria di questi "dischetti" se ne trovano a decine, e quindi non mi pare il caso di farci troppo affidamento...

 

Un'altra domanda "classica" riguarda il congegno di mira del Mauser svedese.

Sul mio Carl Gustafs, che è del 1917, c'è quello fotografato qui sotto, graduato dai 100 agli 800 metri, si tratta di una variante del regolatore micrometrico SM m/55.

 

 

Se ne trovano anche di altri tipi: eccone alcuni illustrati qui di seguito (ringraziando Vittorio Serra, Bydand, Mefisto ed ancora Dilate4 per il supporto fornito).

 

Innanzi tutto l'alzo originale militare a ritto con cursore, regolabile da 300 a 600 metri col ritto abbattuto, grazie allo zoccolo a gradini, e da 700 a 2000 metri col ritto sollevato:

 

 

 

 

Era frequente, nell'uso dell'arma per il tiro a segno, che si montassero regolatori micrometrici.

Ecco il tipo marcato "Metallverken Västerås" che, a differenza del modello del 1955, si inseriva nell'alzo originale

 

 

Inserito invece nell'alzo di un modello 96/38 un altro tipo (notare la diversa graduazione), ugualmente marcato, visto anche dal basso, per rendere evidente la piccola vite con la grossa testa che mantiene il dispositivo unito al ritto.

 

    

 

Ed ecco un'altro tipo di SM m/55

 

 

del quale esistono almeno due varianti.

 

 

Ho ben poco da aggiungere, se non che è un ottimo fucile e che spara divinamente.

Giusto una curiosità... di Mauser svedesi non ne sono stati fabbricati milioni e milioni come è avvenuto con i fucili americani, ed a volte ci si stupisce a vedere una matricola del tipo "HK 432569" che lascia presupporre numeri di serie altissimi. In effetti le prime due lettere della matricola non indicano un numero di serie, ma il nome dell'ispettore che ha verificato il fucile, e magari a qualcuno può venire voglia di sapere come si chiamava il tizio che ha dato l'approvazione alla propria arma.

Ecco qui una piccola pagina con i nomi degli ispettori, con gli anni nei quali hanno prestato servizio.

Per quanto riguarda invece i numeri gli anni di produzione, qui c'è una tabella.

 

Come al solito, qui ci sono un po' di "numeri" relativi al Mauser svedese modello M/96:

 

Lunghezza arma

cm. 125

Lunghezza canna

cm. 74

rigature

4

peso

Kg. 4,5 (a seconda del legno usato per la calciatura)

caricatore

5 colpi, interno

 

 

Un'ultima precisazione... quando è nato il Mauser M 96, l'Esercito Svedese utilizzava una munizione con palla ogivale, ovvero la munizione M94. Successivamente adottò la munizione con palla spitzer M41. Ovviamente il robustissimo M 96 è in grado di sparare entrambe le munizioni, ma a causa del diverso rendimento balistico delle due munizioni, è necessario adattare l'alzo del fucile M/96 (che è tarato per la munizione M94 a palla ogivale) quando si utilizza la munizione M41 spitzer.

Su alcune armi si trovano delle targhette che permettono di eseguire la conversione, o più frequentemente delle targhette adesive di materiale plastico.

Ecco come si presentano le targhette di conversione dell'M/96, in versione metallica ed in versione plastica

 

 

                                    

 

Anche queste foto di "targhette di conversione" sono tratte dal sito di Dutchman.