Fabrique Nationale - Fusil Automatique Leger FAL

 

Scheda di Absolut.

 

Credo che come prima cosa sia necessario leggersi la scheda del SAFN 49, perché il FAL è a tutti gli effetti il suo erede diretto.

Il SAFN 49 è stato a mio modestissimo parere un fucile militare fantastico, con l'unico grande difetto di essere troppo "ben costruito", e quindi troppo costoso in un'epoca nella quale gli Stati Uniti stavano di fatto svendendo o regalando i loro surplus bellici. La soluzione era quella di utilizzarne le idee innovative per creare un fucile d'assalto con un costo più abbordabile.

Evidentemente lo scopo è stato raggiunto, visto che il FAL è stato usato dalla maggioranza dei paesi non comunisti, con l'unica notevole eccezione degli USA.

Con un caricatore standard da 20 colpi, è stato uno dei tre principali fucili d'assalto della sua epoca camerati per il 7,62 NATO assieme all'M14 statunitense ed al H&K G3.

Lo sviluppo del FAL si deve al team di Dieudonné Saive, che dopo avere progettato durante la II G.M. il SAFN, tra la fine degli anni 40 e l'inizio degli anni 50 si dedicò allo sviluppo del FAL la cui fortuna fu principalmente legata al fatto di essere un ottimo comprimario per la munizione in 7.62 NATO che gli USA cercavano in tutti i modi di fare adottare ai propri alleati, che avrebbero preferito invece un calibro più piccolo, e che ebbero la loro rivincita quando fu adottata la munizione 5,56 NATO.

Durante gli anni 50 e 60 il FAL fu adottato da moltissime nazioni ed il successo seguì di pari passo quello della munizione per la quale era camerato. Quando attorno agli anni 70 gli USA decisero di passare (come gli alleati predicavano da tanto) al calibro 5.56 NATO, il FAL cominciò ad essere ritirato come arma di prima linea dalle nazioni NATO, anche se è rimasto ancora a lungo in attività.

Mi rendo conto che parlare semplicemente di "FAL" può sembrare ridicolo, perché ne sono state fatte numerosissime versioni, sia semi-auto che full-auto, dotate di calcio fisso o pieghevole, con canne lunghe per le armi "di squadra" o con canne corte per impieghi speciali, con o senza bipode... per elencare tutte le versioni ci vorrebbero 100 pagine, ma la "base" del FAL è sempre la stessa, e non avendo la pretesa di scrivere un libro, credo che con qualche semplificazione queste note siano applicabili a qualunque FAL.

 

Esistono due grandi famiglie di FAL, gli "inch" e i "metric".

E non sono solo le quote progettuali ad essere diverse. In fase di progettazione venne prevista infatti la possibilità di funzionamento semi-auto e full-auto, ma alcuni Paesi stabilirono che la munizione impiegata, la 7.62 NATO di fatto imposta dagli USA agli alleati, non era adatta per il funzionamento in full-auto vista l'eccessiva potenza che non consentiva un buon controllo dell'arma, e scelsero pertanto di avere un'arma individuale solo semiautomatica. Questa caratteristica è comune a tutti i FAL della serie "inch", che vennero adottati dai Paesi del Commonwealth. Ovviamente sulla leva di sicura in questo caso manca la posizione di raffica.

Quello qui sotto è un "inch", in particolare un L1A1 inglese:

 

 

ancora dotato di calciatura, astina e pistol grip in legno.

Quando i FAL furono rimpiazzati con armi camerate in 5.56 NATO, le truppe del Regno Unito di stanza in Irlanda del Nord chiesero di potere continuare ad utilizzare i FAL perché la nuova munizione era troppo poco performante e... non riusciva a fermare un'auto sparando al motore.  

Si tratta di un'arma che ho in collezione da parecchio tempo, con il caricatore originale da 20 colpi limitato con l'inserimento di una spina passante. Purtroppo le attuali normative (valide dal 2002) non consentono più di limitare la capacità del caricatore con questo sistema, ed impongono il taglio dello stesso. Ma... contro la stupidità degli uomini anche gli Dei lottano invano.

 

Questo qui sotto è invece un FAL "metric" israeliano. Si vede che ha combattuto parecchio, ma ho preferito lasciarlo com'era perché... ogni ammaccatura del calcio probabilmente potrebbe raccontare una storia:

 

 

A dimostrazione di quanto un FAL possa essere diverso da un altro... questo qui sotto è un altro FAL, stavolta austriaco, dotato di bipode e prodotto inizialmente dalla FN e successivamente dalla Steyr Daimler Puch su licenza (denominazione ufficiale StG 58). E' quasi identico al FAL olandese. A differenziarlo dall'olandese ci sono solo i quattro intagli sul freno di bocca, voluti da un ufficiale austriaco che non merita di essere ricordato e che dovevano servire, almeno nelle intenzioni, per rompere i reticolati nemici, infilando il filo del reticolato negli intagli del freno di bocca e sparando un colpo per romperlo!

Insomma... un sistema tanto efficace quanto silenzioso :-)

 

 

 

Tornando a parlare delle differenze tra le due diverse "filosofie" del FAL, è opportuno notare che tra gli "inch" e i "metric" le differenze dimensionali sono minime, e riguardano la manetta di caricamento ed alcune parti interne.

I fucili "inch" sono stati prodotti in Gran Bretagna, in Canada ed in Australia. Questi tre Paesi avevano da tempo sottoscritto un accordo per l'intercambiabilità delle armi, il "Rifle Steering Committee agreement", ed i fucili prodotti in questi tre Paesi hanno tutte le parti intercambiabili tra loro.

I FAL indiani sono stati ottenuti sulla base di un "reverse engineering" dei FAL "inch", ed in effetti non sono totalmente compatibili né con gli "inch" né con i "metric".

 

Per avere una idea dei principali produttori ed utilizzatori dei FAL, ecco una lista dei paesi che hanno prodotto o adottato il FAL, con alcuni brevi commenti:

 

Austria - ha adottato il FAL nel 1958 con la denominazione di StG 58. Inizialmente ebbe una fornitura di 20.000 pezzi dalla FN, ma successivamente cominciò a produrli in proprio sotto licenza negli stabilimenti Steyr-Daimler-Puch. I FAL austriaci sono dotati di un freno di bocca che ha funzione di rompifiamma, tagliafili e attacco per il lanciagranate. L'astina è metallica. Il FAL è stato sostituito dagli Steyr AUG.

 

Australia - ha adottato il FAL "inch" con la denominazione L1A1, e l'ha prodotto direttamente per le necessità interne e per la Nuova Zelanda nell'arsenale di SAF Lithgow. L'Australia ha anche prodotto delle versioni semiautomatiche per il mercato civile, ma le leggi molto restrittive adottate da alcuni paesi di fatto l'hanno spinta ad abbandonare la produzione delle versioni civili. L'Australia ha anche prodotto il FAL in versione "arma di squadra" denominata L2A1, dotata di caricatore da 30 colpi e molto simile al modello canadese. Il FAL è stato sostituito dallo Steyr AUG.

 

Argentina e Brasile - entrambi i Paesi hanno prodotto il FAL sotto licenza. Il Brasile ha prodotto il Modello 964 nell'arsenale di Ijatuba, l'Argentina alla FM (Fabrica Militar), entrambi i paesi hanno prodotto versioni civili adattate alle leggi statunitensi per l'esportazione in quel Paese.

 

Belgio - è in Belgio che è nato il FAL, ovviamente è stato adottato dalle Forze Armate Belghe, e la FN l'ha prodotto per numerose altre nazioni.

Gran Bretagna e India - entrambe hanno prodotto ed adottato il FAL. In Gran Bretagna era denominato L1A1 (SLR), e prodotto alla RSAF (Royal Small Arms Factory) di Enfield ed alla BSA (Birmingham Small Arms Company). L'India utilizzò la denominazione 1A SL, e lo produsse negli stabilimenti di Ishapore. La Gran Bretagna fece ampio uso di ottiche illuminate Suit.

Canada - la prima nazione ad adottare il FAL "inch" nel Giugno 1955 con la denominazione di C1. La produzione avvenne nello stabilimento statale "Canadian Arsenals Limited". Successivamente furono prodotte delle versioni modificate denominate C1A1 e  C2A1. Il C1A1, adottato nel 1959, è una versione leggermente modificata nel percussore e con una maniglia di trasporto di materiale polimerico. Il C2A1 è un'arma di squadra full-auto dotata di canna pesante e di bipode.

Israele - i receiver erano prodotti dalla FN mentre il resto dell'arma era prodotto in loco. Nel complesso sono stati forse i FAL più utilizzati in azione. Sono stati sostituiti dai Galil di progettazione israeliana.

Sud Africa - ha acquistato un lotto di FAL dalla FN, ed ha prodotto quelli necessari al proprio uso interno con la denominazione di R1, a Pretoria alla ARMSCOR Lyttelton Engineering Works.

USA - Gli USA considerarono la possibilità di adottare il FAL, e per le prove di valutazione, oltre a quelli ricevuti dalla FN, ne fecero preparare 500 esemplari, denominati T48, alla Harrington & Richardson made ed altri 13 esemplari alla High Standard. Il T48 era un FAL di tipo "inch", e comunque non fu mai adottato perché fu preferito l'M-14 (T44)

Dati tecnici sui FAL:

nomi e modelli:

FN FAL - L1A1 - L1A2 - C1A1 - STG58
L1A1 SPORTER - SAR 48 - SAR 4800 - SA58 - FALO - FAL-H
calibri:
7.92mm Kurz (primi modelli)
7.62 x 51mm (.308 win)
7mm Mauser per il Venezuela
.223 NATO (Ultimi modelli Argentini e Brasiliani)
canna:
4 principi, destrorsa, 1 avvitamento in 12 pollici
varie:
Caricatore standard: staccabile da 20 colpi
Lunghezza dell'arma: da 39 a 43 pollici
Peso scarico: da 8.3 a 9.4 libbre

 

 

Note: alcuni amici mi hanno chiesto perché ho scritto di FAL belgi, inglesi, austriaci e di altre nazioni e non ho parlato dei "FAL" italiani.

La ragione è semplice... il FAL italiano (acronimo di Fucile Automatico Leggero) non ha niente a che fare con il FAL di progettazione belga.

Quello che in Italia, da militari, abbiamo chiamato FAL, altro non è che il Beretta BM59, ovvero un Garand modificato che a volte veniva ottenuto per trasformazione dei vecchi Garand M1 già in dotazione, ed altre volte veniva costruito ex novo.
Per dirla tutta, l'Esercito Italiano utilizzava tre distinti modelli di "FAL", tutti derivati dal Garand ed opera dell'Ing. Domenico Salza, ed erano:
BM 59 ITAL - "quello degli assaltatori", calciatura in legno senza impugnatura a pistola
BM 50 ITAL-ALPINI - calcio pieghevole e impugnatura a pistola
BM 59 ITAL-PARACADUTISTI - come l'alpino ma con canna più corta e tromboncino asportabile

Oltre che all'Esercito Italiano (che e' stato il maggior acquirente), la Beretta ha venduto i BM 59 anche ad Argentina, Danimarca, Libia, Indonesia.
Non e' un'arma catalogata sul catalogo nazionale delle armi e quindi non è liberamente detenibile, salvo che per una abbastanza rara versione civile del BM 59 ITAL, ovviamente solo semiauto, che si chiamava BM 62.

Nella sezione "Fotografia" saranno a brevi disponibili delle immagini di FAL "veri" in azione, relative alla Guerra Rodesiana.