Kadettengewehr 1897

Scheda di Frank Mancuso, arma della sua collezione.

 

Che in Svizzera la difesa sia una cosa seria è ben noto, e non dovrebbe quindi essere una sorpresa apprendere che a tale attività il cittadino svizzero si addestra sin da giovane, ben prima dell'inizio del servizio militare, per far fronte in caso di necessità alle proprie responsabilità, lungi dal delegarle a professionisti, o, peggio, ad appaltarle a terzi.

Se le cronache della città di Zurigo narrano dell'addestramento al tiro dei giovani già nel 1576, bisogna aspettare la metà del diciassettesimo secolo per trovare documentazione di quelle manifestazioni di tiro note come "Knabenschiessen", la cui forma odierna, definita nel 1899, impegna ogni anno migliaia di ragazzi e ragazze di età compresa tra i 12 ed i 16 anni nel secondo fine settimana di Settembre.

Il tiro avviene con armi quanto più possibile simili a quelle d'ordinanza, per ovvii motivi, oggi come al momento della nascita della moderno esercito svizzero.

Fu così che l'adozione del fucile Modello 1889 (120 anni fa!) comportò la necessità di sostituire i Vetterli per Cadetti modello 1870 allora già in uso (anche perché la disponibilità di questi ultimi nel 1893 era divenuta problematica).

Gli studi e le prove vennero condotte con le carabine Mannlicher 1893 e con armi di tipo Schmidt, e queste ultime, ovviamente, vennero preferite.

Grazie al Decreto Federale del 21 Aprile 1898, che accordava il sussidio per la fabbricazione dei nuovi fucili per i cadetti, la nuova arma poté essere adottata il 27 Luglio del 1898.

 

 

L'arma è impostata visibilmente sul progetto Schmidt.

 

Le alette di chiusura sull'otturatore sono spostate in avanti rispetto alla posizione prevista dal progetto originale, e si trovano nella posizione utilizzata nel modello 1889/96.

 

L'arma può quindi utilizzare la munizione GP90, come anche le successive GP90/03 e GP90/23, mentre è da evitare l'uso della munizione GP11.

Chi dovesse avere dubbi, perplessità, o, peggio, ferree certezze, su di un eventuale uso di munizioni tipo "GP31" plachi l'anima sua: una munizione così definita in Svizzera non è mai stata prodotta...

Per permettere ai giovani tiratori di prendere confidenza col rinculo venne messa a punto anche una munizione con una carica ridotta di circa il 10% rispetto alla munizione standard: la munizione ridotta permetteva di lanciare la palla da 211 grani ad una velocità di poco superiore ai 500 m/s, contro i quasi 600 m/s della munizione standard.

La regolazione delle mira sulla distanza del tiro desiderata doveva tener conto delle due diverse munizioni impiegate, e per questo furono adottate due scale sui due lati dello zoccolo dell'alzo, come qui di seguito raffigurato.

 

 

La graduazione sulla destra, destinata al tiro con la munizione ridotta, termina a 400 metri: più di quanto ci si possa permettere nel normale balipedio italico.

Qui di seguito un dettaglio dell'estremità anteriore dell'arma, con il mirino, il bocchino con l'attacco per la baionetta (modello 1889 e "successive modificazioni", ma anche l'economico tipo 89/92), ed il gancio per formare il fascio d'armi. 

 

Qualunque munizioni si utilizzi, non c'è un serbatoio per poterne caricare più d'una, poiché l'azione è chiusa inferiormente. Forse per motivi di costo, forse per motivi di sicurezza, o forse per entrambi i motivi, l'arma è monocolpo. 

 

L'impugnatura è un'altra caratteristica dell'arma, poichè è caratterizzata da risalti metallici per aiutare la presa di una mano di piccola taglia (e la cui presenza rende abbastanza scomoda la presa a chiunqua non abbia più un'età da cadetto).

Il pomello di colore marrone scuro, di fattura relativamente recente e reperibile su tutte le bancarelle svizzere di militaria ha sostituito quello originale, rossastro ed abbastanza fragile.

Una pecca tutto sommato veniale per questo esemplare in condizioni molto buone (come è lecito aspettarsi dalle armi svizzere, anche se non bisogna mai darlo per scontato), e prodotto, come si può ricavare dalle tabelle dei campi matricolari, nel 1900.

La produzione, effettuata presso la solita Eidgenössische Waffenfabrik di Berna, terminò nel 1927, ed in totale non raggiunse gli 8000 esemplari (includendo in questo numero quei pochi destinati all'esportazione, e quelli, in numero ancora minore, definiti "sottocalibrati" da John Walter, verosimilmente camerati per l'impiego di munizioni a percussione anulare in calibro .22").

Su Internet ho trovato che il costo di tali armi era inizialmente di 73,00 franchi svizzeri, e di questi 29,90 erano pagati dal Governo Federale, mentre 43,00 erano addebitati al Cantone o alla comunità che aveva commissionato le armi (non ho trovato specificato a chi fossero addebitati i rimanenti 10 centesimi di franco, ma la proverbiale precisione svizzera avrà senz'altro trovato rimedio a questo problema).

Le donazioni erano senz'altro gradite: tra il 1921 ed il 1925 la città di Zurigo disponeva di 150 fucili per organizzare le "Knabenschiessen" già citate all'inizio di questa scheda, ma tutti di tipo obsoleto, e alcuni di essi erano talmente malmessi da essere inutilizzabili (secondo gli standard locali, immagino).

Così, nel 1926, quelle che potremmo definire come le locali "associazioni di categoria" della città, insieme ad altri "sponsor", fecero dono di 120 carabine modello 1897 alla municipalità, che con esse proseguì ad organizzare le gare fino al 1935.

Di queste armi, le ultime 80 rimaste fanno mostra di sé sul lato Sud di una delle sale recentemente restaurate del castello di Zurigo.

Non conoscendo la lingua tedesca, non ho capito se la sala è quella da pranzo, o se invece è la sala d'armi: quel che è certo è che come decorazione deve essere di grande effetto!

Ed ora qualche numero:

Lunghezza

1105 mm

Peso (scarico)

3,500 kg

Canna

590 mm - 3 righe destrorse – passo 270 mm

Serbatoio

Assente

Meccanica

Otturatore ad azionamento lineare sistema Schmidt

Calibro

7,5 x 53,5 svizzero

Velocità alla bocca

580 m/s (GP90) – 510 m/s (munizione "ridotta")

 

 

Bibliografia

* J. Poyer - Swiss Magazine Loading Rifles 1869-1958 - North Cape Publication Inc., 2003

* J. Walter - Rifles of the world - Arms and Armour Press, 1993

Siti Internet

http://www.swissrifles.com  

http://www.radix.net/~bbrown/schmidt_rubin.html#m1897c