Carabina Modello 1893

Scheda di Frank Mancuso

Nel 1886 il Governo Svizzero dette incarico all'Esercito di valutare lo sviluppo di un'arma che potesse sostituire le armi Vetterli allora in uso.

Tali studi condussero all'adozione del fucile Modello 1889, e della munizione Modello 1890. 

Uno dei sinonimi di Svizzera è passione per la meccanica fine, curata con precisione fin nei minimi dettagli, tanto che a volte è lecito dubitare che il vero obiettivo di un meccanismo svizzero sia poi quello di essere utilizzato, e che invece non sia quello di essere ammirato nella sua ideazione e realizzazione. 

Ma questa passione non impedì ai militari svizzeri di rendersi conto che il nuovo fucile era ancora un po' troppo lungo, pesante ed ingombrante se il soldato che ne era dotato era montato a cavallo o in bicicletta. 

Per questo, dopo soli due anni dall'adozione del nuovo fucile, ci si mise alla ricerca di un'arma più compatta destinata ad affiancarlo.

E questa è una foto della prescelta, che fu preferita tra vari progetti, sia ad otturatore girevole-scorrevole (due modelli SIG, uno Mannlicher, un Mauser modificato), che straight-pull (ancora un modello Mannlicher, ed uno realizzato da Vogelsang e Krauser).

Anche senza andare a consultare i Sacri Testi, basta guardare questa bella carabina da vicino per rendersi conto che abbiamo a che fare con un progetto Mannlicher: eccola a confronto con una carabina M95.

 

L'arma adotta un sistema di alimentazione a caricatore separabile dall'arma in sostituzione di quello più comune sulle armi di Mannlicher, ovvero scatola-serbatoio solidale all'arma e munizioni raccolte in lastrine-caricatore. 

Ovviamente il tutto è realizzato con cura svizzera! Si noti, ad esempio, nelle foto degli otturatori, come la guida a coda di rondine nell'arma svizzera corra lungo tutta la parte inferiore del corpo otturatore, assicurandone uno scorrimento senza incertezze ed una manovra di espulsione e caricamento fulminea.

 

Le mire posteriori prevedono una tacca fissa per i 300 metri, che non può impigliarsi da nessuna parte, ed il sollevamento di una foglietta per i 400 metri, montata su un alzo a tangente graduato di 100 metri in cento metri fino a 1200 metri (lateralmente sono evidenziate le posizioni a 500 e 1000 metri).

 

L'arma, nata per essere utilizzata con la munizione tipo 1890, o con la equivalente 1890/03 (dotata di innesco non corrosivo), è priva di cut-off e di attacco per baionetta.

In freddi numeri, pesa 3,100 kg, è lunga, in totale, 1015 mm, la canna è lunga 550 mm, il caricatore ospita affidabilmente 6 colpi.

Ne vennero prodotti 7750 esemplari, di cui 4250 dalla SIG di Neuhausen (come quella qui presentata). 

Sembra che quest'arma non abbia suscitato grandi entusiasmi: le si attribuirono una scarsa precisione (forse ingiustamente), ed una eccessiva difficoltà nello smontaggio dell'otturatore nei suoi componenti (più di qualche otturatore venne danneggiato nel riassemblaggio, nonostante il buon livello di addestramento dei militari svizzeri). 

Rimase in produzione per una decina d'anni, non venne mai ufficialmente destinata ai reparti per i quali era stata inizialmente pensata (genio pionieri e truppe montate), e infine venne sostituita dalla carabina Modello 1905, una delle varianti del progetto Schmidt, derivata dal fucile 1889/1900, solo di poco più ingombrante della carabina esistente (la lunghezza delle canne è la stessa, la lunghezza totale delle due armi differisce di soli 53 mm ed il peso di circa 500 grammi). 

Anche ad uno sguardo meno che distratto potrebbe apparire come una svelta carabina da caccia.

E per tale fine, nonostante la scarsa precisione di cui ci si lamentò, almeno questo esemplare potrebbe anche essere stato utilizzato: il caricatore reca tracce di due perni destinati ad impedire il riempimento del serbatoio, probabilmente applicati in ossequio a qualche normativa venatoria. 

È difficile non essere portati a credere che in realtà essa non sia stata niente altro che una delle tante vittime di quella guerra economica che si combatte con le armi dell'orgoglio nazionale, nella quale la Svizzera non è mai stata neutrale.

Bibliografia

J. Poyer - Swiss Magazine Loading Rifles 1869-1958 - North Cape Publication Inc., 2003

P. Scarlata - Mannlicher Military Rifles - Andrew Mowbray, Inc., 2004

http://www.swissrifles.com