Mosin Nagant Fucile M/27

(Jalcaväenkivääri m/27)

 

Scheda di Absolut, arma fotografata della sua collezione privata.

 

Abbiamo visto che i finlandesi negli anni venti del ventesimo secolo avevano come fucile d'ordinanza il Mosin Nagant modello 1891, ma si trattava pur sempre di un fucile progettato oltre trent'anni prima, e forse era il momento di dare una "revisionata" alla lunghezza dell'arma e ad altri particolari. E l'esigenza non era sentita solo dai finlandesi, perché anche i russi nel 1930 modificarono, accorciandolo, il modello 1891, e dando origine al 91/30..

Il fucile M27 è stato progettato per rimpiazzare il fucile 1891 come fucile standard per la fanteria. I primi fucili furono prodotti alla fine del 1927, ed erano ancora dotati del calcio monopezzo. Trovare oggi un fucile M27 del primo tipo prodotto è molto, molto difficile, perché praticamente tutti sono stati modificati tra il 1935 ed il 1937.

La progettazione dell'M27 fu travagliata, perché ci si chiedeva se fosse più saggio modificare i fucili 1891, o disegnare un fucile ex novo. E si decise, sia per ragioni politiche che per ragioni di costi, la produzione di un fucile 1891 modificato, da destinare solo alle truppe di prima linea, mantenendo l'armamento già presente per le truppe di seconda linea.

Il nuovo fucile era più corto di 15 centimetri rispetto all'M91, perdendo 11 centimetri di lunghezza di canna, inoltre il mirino risultava protetto da due alette laterali che fruttarono al fucile il soprannome di "Pystykorva", che in finlandese significa "spitz", una varietà di cani con orecchie di forma particolare.

Il piano iniziale era quello di produrre 120.000 fucili in tutto.

La numerazione partì da 20.000, e tra il 1927 ed il 1934 furono prodotti circa 60.000 fucili.

La produzione andò decisamente "a singhiozzo"... nel 1927 furono prodotti 799 fucili, nel 1929 solo 84. Nel 1930 i fucili furono 1500 e nel 1931 furono 6.100. Dal 1931 la produzione si assestò tra i 9.000 ed i 12.000 fucili all'anno, fino al 1934.

Nel 1935 la produzione venne bloccata, ed anche i fucili già prodotti furono assoggettati ad una notevole revisione, con numerose modifiche che comprendevano il cambio della calciatura, abbandonando l'iniziale calciatura monopezzo, che era realizzata accorciando le calciature del Mosin 91, ed adottando una nuova calciatura realizzata in due pezzi uniti tra loro con innesti tondeggianti, ed adottando soprattutto un nuovo bocchino anteriore più solido del precedente. In effetti il Mosin Nagant modello 27 adottò, nel corso della sua produzione, non meno di sei diversi tipi di calciatura.

Quando la produzione del Mosin Nagant 27 riprese nella seconda metà del 1935, si iniziò anche a modificare i fucili già prodotti.

A causa di questi "intoppi" la produzione fu decisamente rallentata, e tra il 1935 ed il 1937 furono prodotte solo poche migliaia di fucili, con il record negativo nel 1936 con una produzione di 250 pezzi in tutto.

Nel 1938 la tensione con l'Unione Sovietica era alle stelle, e la maggior parte degli sforzi furono dedicati alla progettazione di un nuovo fucile, che sarebbe poi diventato il Mosin Nagant M39, e questa nuova rotta portò i finlandesi a produrre pochissimi fucili nel 1938 e nel 1939. La produzione, che sarebbe dovuta terminare nel 1939, a causa della Guerra d'Inverno proseguì invece fino all'Aprile del 1940.

L'M27 continuò a rimanere l'arma lunga individuale della fanteria finnica anche durante i primi anni della Guerra di Continuazione (dal 1941 al 1944), affiancato dai Mosin Nagant 91 ancora presenti in arsenale e da nuovi Mosin Nagant 91 prodotti per far fronte all'impegno bellico.

Tra il 1942 ed il 1943 il Mosin Nagant M39 cominciò a rimpiazzare l'M27, ed iniziava così la storia dell'ultimo Mosin Nagant finnico.

Durante la Guerra d'Inverno i finlandesi si accorsero a loro spese che, malgrado la munizione utilizzata fosse la stessa usata dai russi, la maggior qualità di lavorazione dei fucili finlandesi, e le minori tolleranze meccaniche, spesso impedivano di utilizzare le munizioni catturate al nemico. Adottarono quindi delle nuove munizioni dotate di palla D-166 molto più simili a quelle sovietiche, e modificarono le camere di cartuccia per permettere l'utilizzo sia di queste nuove munizioni che di quelle catturate ai russi, e per contraddistinguere i fucili adattati per funzionare con questa munizione venne apposto un punzone "D" in corrispondenza della camera di cartuccia. E' molto raro trovare un fucile finlandese che non abbia questo punzone, visto che la modifica fu effettuata in maniera molto radicale.

 

Credo sia ora di dare un'occhiata al fucile, partendo come al solito dall'azione

 

 

e proseguiamo con l'alzo, che ha la gradazione della distanza in posizione laterale.

 

 

Ancora l'alzo, ma questa volta in posizione per il tiro a lunga distanza.

 

 

Ed ecco uno dei tratti più salienti del Masin Nagant 27 di produzione successiva al 1934, il robusto bocchino anteriore con la lamella di rinforzo, e la tacca di mira protetta dalle alette laterali. Si nota che la cinghia di trasporto nella parte anteriore è fissata con il sistema "a collare" usato anche dai russi.

 

 

Il calcio è realizzato in due pezzi, fissati tra loro con un innesto tondeggiante. Questo innesto verrà utilizzato anche negli M39 bellici, dove verrà sostituito da innesti di forma squadrata in epoca postbellica.

 

 

E passiamo ai punzoni. Il fucile è del 1935, quindi fabbricato nell'anno di ripresa della produzione, la matricola è 83152 (considerando che la numerazione degli M27 è partita da 20000) ed il punzone "T" inscritto in un triangolo indica che la canna è stata prodotta dalla Tikkakosky (conosciuta come Tikka).

Il punzone "F" identifica la dimensione della camera di cartuccia al momento della produzione, mentre la "D" indica che la camera è stata modificata in arsenale per potere utilizzare le munizioni D-166 finlandesi e le munizioni russe catturate.

 

 

 

E qui, vedendo i punzoni sull'otturatore, constatiamo che l'arma è monomatricola.

 

 

Ecco la calciatura. Nata inizialmente con l'attacco per la cinghia di trasporto "a collare", è stata modificata con una maglia inferiore, ed il foro di passaggio nel calcio della cinghia è stato chiuso con un riporto.

La pala mostra anche il dischetto reggimentale, abbastanza raro da trovare su un calcio di M27, perché dopo la Guerra d'Inverno i finlandesi decisero di rimuovere i dischetti per non permettere al nemico di potere stabilire il posizionamento dei vari reggimenti.

 

 

Qui il dischetto reggimentale è ingrandito, e sulla destra si nota il marchio impresso sul legno del calcio, che indica che la calciatura è stata prodotta dalla "V. Lindholmin Oy".

Per quanto riguarda la "traduzione" del dischetto reggimentale, MGK indica, in lingua svedese, "Maskin Gevaer Kompani", cioè una compagnia di mitraglieri. UR indica la località di origine della compagnia, in questo caso la regione costiera di Usimaa, nelle vicinanze di Helsinki, abitata prevalentemente da cittadini di etnia svedese, e questo giustifica la dicitura "MGK", che appunto è una abbreviazione in lingua svedese. Il numero 6 indica che il fucile era il sesto di quella compagnia.

Confesso che se non ci fosse stato l'aiuto dei membri di Gunboards... il significato del dischetto sarebbe rimasto oscuro!

 

 

Per i Mosin Nagant è disponibile:

una pagina con foto e dati dei principali Mosin Nagant prodotti,

una pagina di solo testo con l'elencazione delle varie versioni conosciute di Mosin Nagant

ed una pagina con l'elencazione dei vari punzoni e marchi, sia russi che finnici.