High Standard Model U.S.A. H-D
Scheda di
Frank A. Mancuso, arma fotografata dalla collezione
di
Beppe.
Ai visitatori più attenti del sito
il nome di High Standard non è nuovo, perché è un nome che ricorre anche nella scheda
dedicata al mitra UD-M42.
A quelli meno attenti ricorderò che Carl Gustaf Swebilius fonda
nel 1926 la
High Standard Manufacturing Company, specializzata nella foratura
profonda, della quale Swebilius conosce bene i segreti avendo
già lavorato con ruoli di responsabilità presso realtà come Marlin e Winchester; l'attività
è necessaria non solo all’industria armiera per la produzione delle
canne, ma anche a tutti quei settori dell’industria che hanno
bisogno di fori di profondità superiore agli standard delle tipiche
foratrici da officina.
Sul finire del
1932 la High Standard rileva la Hartford Arms & Equipment Company, Ditta
sull'orlo del fallimento che all'epoca produce anche una pistola semiautomatica in
calibro 22 l.r.; la piccola semiautomatica, ribattezzata "Modello B", continua
ad essere prodotta dalla High Standard che entra così nel mercato delle armi
corte.
Vi resterà a lungo, facendo delle armi in calibro 22 l.r. il suo
cavallo di battaglia (senza disdegnare digressioni verso i classici
statunitensi, ovvero l'impianto tipo Colt 1911, e, in misura ridotta,
il revolver), guadagnando una solida reputazione nel settore delle
semiautomatiche sia da tiro a segno che propedeutiche a quella pratica.
Le pistole High
Standard verranno usate da agonisti di tutto il mondo: con una di
esse, nel 1960,
William "Bill" McMillan vincerà la Medaglia d’Oro alle
Olimpiadi di Roma nella specialità della Pistola Automatica.
Il
Generale
David M. Shoup, Comandante
del Corpo dei
Marines,
si congratula con William W.
McMillan (sinistra) e con James E. Hill per le loro medaglie ottenute
alle Olimpiadi di Roma nel 1960.
McMillan tiene in mano la
High Standard con la quale ha conquistato la Medaglia d'Oro nella specialità del
Tiro Rapido.
La Ditta, dopo varie vicissitudini iniziate con l'introduzione del famigerato Gun Control Act nel 1968, chiuderà definitivamente i battenti nel 2018, ma già
pochi anni dopo la sua nascita è una protagonista del mondo armiero.
Gli anni 1930 si concludono con una frenetica
corsa agli armamenti, che vede le nazioni europee rivolgersi agli imprenditori
statunitensi per soddisfare le proprie necessità; per poter onorare i contratti
che stipula per la produzione di canne di mitragliatrici calibro .50" con
la British Purchasing Commission, Swebilius costituisce anche una seconda
società, la
High Standard Manufacturing Corporation, Inc., che produrrà tra le altre cose anche canne per i
fucili 1903A1. Alla Ditta si rivolgeranno le autorità
amministrative militari statunitensi quando, dopo il 7 Dicembre 1941,
l'addestramento del personale militare assumerà un peso nemmeno lontanamente
paragonabile a quello del precedente periodo di pace. Si può
comprendere facilmente come per ridurre i costi dell'addestramento sia
preferibile ricorrere ad armi di piccolo calibro, meglio gestibili da una
recluta e dal costo contenuto rispetto a quello delle munizioni d'ordinanza.
Per le armi corte in servizio esisteva già la Colt Service
Model ACE, ma il numero degli esemplari disponibili era insufficiente. Anche
l'idea di aumentare la produzione di quel modello di arma non era delle
migliori, in quanto si sentiva contemporaneamente la necessità di disporre di un crescente
numero di esemplari della versione di grosso calibro la quale condivideva
diversi componenti con la sorella minore; non era certo quello il momento per
alimentare una concorrenza interna, tanto che la produzione della ACE venne
infine sospesa dal 1942 e fino alla fine delle ostilità. La
strada da percorrere fu quindi diversa, e portò a bussare alla porta della High
Standard. E' documentato come sin dai primi colloqui le Autorità
militari preferissero il modello
H-D, forse perché la presenza
del cane esterno lo rendeva più simile alla Colt 1911A1, ma evidentemente la
High Standard non era in grado di far fronte alla richiesta con quel modello sin
dalle prime consegne, probabilmente per le maggiori modifiche richieste al
progetto originale, e fu necessario "ripiegare" sul Modello B, più simile alle
armi già in produzione.
High Standard Modello B, da
www.gunsvalue.com
Solo dalla data del
2 Settembre 1943 iniziano
consegne in quantità apprezzabile dell'arma qui ritratta, che termineranno il 12
Maggio del 1945.
La forza armata che ne ha ricevuto in maggior quantità è
stata la Marina, anche se l'Esercito ha fatto la sua parte.
WAVES (Women Accepted for Voluntary Emergency Service) in
allenamento con il modello H-D (tranne una che impugna una Colt)
Le matricole di queste armi spaziano
(indicativamente) tra 103863 e 149481, ed il totale delle consegne è di circa
32.000 esemplari. Essi rimarranno in servizio fino agli anni 1960, subendo
comunque anche interventi di modifica importanti, oltre che di manutenzione.
Sono poche le variazioni che vengono registrate nel breve periodo di produzione.
La modifica più evidente consiste nel passaggio dalla finitura brunita lucida a
quella parkerizzata, intorno alla matricola 128000. Vengono
inoltre aumentate le dimensioni della vite visibile sul lato destro, tra le
fresature di presa del carrello. La vite fissa la molla comandata da un
pistoncino sporgente davanti alla tacca di mira che è destinata a trattenere in
posizione avanzata il guidamolla e la molla di recupero per avviare la procedura
di smontaggio del carrello (come vedremo più avanti). Il cambiamento viene
introdotto sull'esemplare matricolato 140861, il 21 Febbraio 1945; una data
molto tarda, prossima alla fine della produzione militare dell'arma.
La produzione militare differisce poco da quella
civile, e certamente i marchi sono il dettaglio che maggiormente salta agli
occhi. Sulla canna è chiaramente impresso un esplicito
... che sui primi esemplari era
PROPERTY OF U.S. come invece resterà
sempre impresso sul lato destro del castello, al di sopra dello stemma dell'Ordnance
Corp, raffigurante i cannoni incrociati con bomba
fiammeggiante.
Anche questo punzone muterà nel corso del tempo, passando dal diametro di 1/4",
poco più di 6 mm, sui primi esemplari, ai 6/32", poco meno di 5 mm, sulla
produzione più tarda.
Le sigle degli Ispettori saranno sempre assenti.
Eventuali punzoni con ancore, o comunque marcature riferite alla U.S. Navy, se
presenti vennero apposte dopo la consegna dell'arma.
Sul lato opposto della stessa porzione di fusto c'è scritto un racconto breve,
che non trascrivo ma che può essere letto cliccando sull'immagine per
ingrandirla
...
... e sul carrello il nome della Ditta (dove HIGH viene abbreviato in HI) e
l'indicazione del modello. Il modello H-D ha una sicura che se
inserita blocca anche il carrello; nacque con una tacca di mira
regolabile, sostituita da una fissa nella versione militare ...
... probabilmente per motivi di affidabilità, data la sua indubbia superiore
robustezza rispetto alla versione regolabile ...
... soprattutto se abbinata ad un mirino spartano ma ben realizzato, ad
assicurare ancora una buona acquisizione del bersaglio.
Del resto l'arma mantiene un grilletto zigrinato, che se non è una vocazione è
almeno una aspirazione sportiva.
Sotto la guancetta sinistra si può intravedere la piastrina che chiude il vano
in cui è alloggiata e si muove la barra che trasmette la trazione del grilletto
alla leva di scatto.
L'intercambiabilità delle parti tra due diversi esemplari dell'arma non era
assicurata, ed i singoli componenti richiedevano operazioni di aggiustaggio
manuale. Per questo motivo era opportuno che la matricola fosse presente con i
suoi ultimi 3 o 4 numeri al di sotto del carrello otturatore ...
... e nella sua interezza sul telaio, nella porzione frontale dell'impugnatura
(notare la strombatura delle guancette, che deve certamente contribuire ad una
confortevole impugnatura).
Nell'impugnatura è alloggiato il caricatore, capace di 10 colpi. Per
riempirlo torna comodo il pulsante vincolato alla suola dell'elevatore, che
cammina lungo la finestra realizzata solo nel suo lato destro. Si notino i due
punti di saldatura che tengono uniti i margini della lamiera con la quale è
stato ricavato l'astuccio, alle due estremità della finestra.
Notare anche le labbra del caricatore, la parte posteriore che trattiene le
munizioni è stampata, quella anteriore che le guida è realizzata
tranciando la lamiera. Questo impone qualche accortezza in più per riempirlo
senza far forza sulla cartuccia (si veda, in fondo alla scheda, il foglietto con
le istruzioni).
Cliccare sulle foto per vederle ingrandite
Per finire, due parole sullo smontaggio dell'arma.
Sul lato destro dell'arma, si notano tre comandi. Sul bordo superiore della
guancetta quello zigrinato dell'avviso di arma scarica,
sulla sua verticale e
dietro questo altri due comandi "misteriosi", rispettivamente un pulsante
ed una levetta.
Dopo aver verificato che l'arma è scarica e senza caricatore si arretra
completamente il carrello, e prima di riportarlo in avanti si preme e si
mantiene premuto il pulsante posto sopra di esso.
In questo modo è stata spinta in basso l'estremità di una molla a lamina
ospitata nel cielo del carrello, essa ora trattiene la molla di recupero col suo
guidamolla; se non c'è stata usura tra le parti, il pulsante contrasta col
guidamolla e le due parti restano stabilmente in posizione.
Ora il carrello può scorrere libero sulle sue guide (a meno dell'attrito con il
cane), ma non può essere ancora sfilato via da esse.
Lo trattiene una spalla sulla quale in condizioni normali spinge la molla di
recupero. Ma la spalla è mobile, e con l'asta guidamolla trattenuta in posizione
avanzata può ruotare in avanti sotto l'azione del secondo comando misterioso,
ovvero la levetta.
Ruotata la levetta e con essa la spalla, il carrello può uscire, e si può
passare in modo molto agevole alla pulizia della canna.
Se la molla di recupero dovesse svincolarsi dall'essere trattenuta in avanti,
nessun problema, basta riportarla in avanti e tenere però spinto il pulsante
mentre si procede al montaggio.
Cliccare sulla foto per vederla ingrandita
Non pretendendo di essere il massimo della chiarezza,
cliccando
su questo link si può ammirare un filmato che illustra lo smontaggio del
modello H-B, leggermente differente dal modello H-D, ma che ho ugualmente
preferito ad altri filmati per vari motivi. In primo luogo il modello H-B si
smonta come il modello H-D. Poi, tra i vari filmati, questo è quello dove (1) si
descrive lo smontaggio e non ci si perde in chiacchiere, e (2) si vedono meglio
i dettagli dell'arma: personalmente odio i filmati noiosi e che non fanno vedere
nulla anche se in lingua italiana, figuriamoci in inglese. Infine, dato che la
pistola nelle riprese non vuole collaborare col manutentore, lo spettatore
assisterà alla situazione peggiore in assoluto, e dopo la visione saprà che
potrà solo trovarsi in impicci migliori, o al massimo uguali.
Prima di prendere congedo con la tabellina che riepiloga le principali
caratteristiche dell'arma, ed un poco di documentazione, è doveroso fare cenno
ad un'arma che è la diretta discendente di quelle di cui abbiamo sin qui
parlato, e che difficilmente avrò tra le mie mani per parlarne.
Ma giusto un cenno, infrangendo per un momento la regola del sito che impone di
non trattare ciò che non si ha o comunque non si può illustrare con foto inedite
col consenso del proprietario.
In un'altra scheda si è parlato
dell'attenzione che venne data ad equipaggiamenti destinati ad operazioni
speciali, ed anche le armi di piccolo calibro suscitarono un interesse
facilmente comprensibile: se il rumore dello sparo è già ridotto di suo, è più
facile abbatterlo che non partendo da una munizione più rumorosa.
E le ridotte prestazioni non sono un ostacolo pensando al potenziale scenario
che le vedrebbe protagoniste.
Gli esperimenti con le armi di produzione High Standard iniziarono presso la
Royal Small Arms Factory di Enfield. A testimoniarlo restano due esemplari di
Modello B-US conservati nel British Imperial War Museum, con matricola 97148 e
97643,
consegnati da High Standard allo US War Department nel mese di Maggio del 1942,
marcati come proprietà statunitense, ma privi dello stemma dello Ordnance Corp.
Gli sforzi dello OSS iniziarono con la collaborazione del National Defense
Research Committee e del Maryland Research Lab nel Novembre del 1942, ma i primi
test condotti con la Sedgley Manufacturing Co. e con la Savage Arms Co. e basati
su dispositivi del tipo ideato da Hiram P. Maxim, figlio del più noto (e spero
di non dover dire qui perché!) Hiram S. Maxim, non portarono a risultati
soddisfacenti.
Un contratto per sviluppo di prodotto venne sottoscritto il 9 Gennaio del 1943
con la Western's Electric Bell Telephone Laboratories, che dopo la realizzazione
di un interessante prototipo in calibro .22" (nonostante l'obiettivo iniziale
fosse quello di sviluppare armi silenziate in calibro maggiore) portò a test
estesi a 110 esemplari di armi di produzione Colt ed High Standard acquistati
attraverso i canali commerciali; dopo quei test lo stesso Swebilius contribuì,
personalmente e col suo staff, alla messa a punto del progetto, fino a che il 22
Novembre 1943 lo OSS chiese allo Ordnance Department di assegnare ad High
Standard un primo contratto di 1500 armi silenziate basate sul modello USA H-D,
e denominate HD-MS.
In totale ne verranno consegnate 2620, in tre ordini distinti.
Il catalogo dello OSS pubblicato nel Giugno del 1944 recitava:
DESCRIZIONE: Pistola semiautomatica calibro .22, alimentata con caricatore
da 10 colpi calibro 22 l.r. ad alta velocità, con canan silenziata. Il
silenziatore può essere smontato esclusivamente per la pulizia. Non devono
essere usate bacchette o pezzuole. Uno spazzolino con dettagliate istruzioni per
l'uso e la pulizia sono nella scatola insieme ad ogni esemplare.
UTILIZZO: Arma per uso contro personale a distanza ravvicinata il cui rumore
è ridotto al minimo. La riduzione del rumore del 90% supera le prestazioni
ottenute da ogni altro silenziatore. Il rumore prodotto è solo quello delle
parti metalliche in contatto, e non è sufficiente per attrarre attenzione in
condizioni normali, col rumore del traffico, di porte che si chiudono e altre
attività della vita quotidiana. La pistola è ottima per essere usata in una
stanza chiusa o per eliminare sentinelle. Nessuna vampata dalla bocca, nemmeno
al buio. La portata e la precisione non sono influenzate e restano quelle di un
esemplare normale.
Per quanto riguarda le munizioni, l'introduzione del modello HD-MS contribuì
allo sviluppo di una munizione 22 l.r. con palla blindata. In origine la
richiesta proveniva dalla U.S. Air Force, desiderosa di fornire una piccola
carabina al personale di volo, da usare nel rispetto delle convenzioni
internazionali in casi di emergenza, e nella faccenda si vide coinvolto anche lo
OSS. Non che un membro dell'OSS una volta catturato potesse sperare in un
trattamento di particolare favore se gli fossero state trovate indosso munizioni
coerenti con la convenzione de l'Aia, ma restava pur sempre il problema di
armare personale in
divisa, il quale nell'Agosto del 1944 si era visto proibire l'uso di armi
silenziate con palla nuda. A questo bisogna aggiungere che i residui di piombo
in un silenziatore sono deleteri per il suo corretto funzionamento, e
maledettamente tenaci da rimuovere. Quindi anche l'OSS dette le sue indicazioni
agli sviluppatori di quella che da munizione sperimentale T42 divenne,
all'inizio del 1945, la munizione M24, della cui produzione venne incaricata la Remington.
Infine, e chiudo davvero, durante la Guerra Fredda l'arma ottenne una sua
fama perché recuperata dopo l'abbattimento dell'U2 di Francis Gary Powers
avvenuto il 1 Maggio 1960.
Ringraziando per la pazienza, ecco dunque il foglio
con le istruzioni per l'uso e lo smontaggio dell'arma ...
... la nomenclatura dei singoli componenti ...
... un esploso che può tornare comodo anche se, ancora una volta, non riguarda
il modello HD ma il molto simile modello HB.
Infine,
cliccando qui è
possibile scaricare il cartellino che accompagnava l'arma nella sua scatola di
cartone. Produttore:
High Standard Paese
d’origine:
Stati Uniti d'America Denominazione
del modello:
U.S.A. Model H-D Anni
di fabbricazione: Dal
1943 al 19 Munizione
impiegata:
22 l.r. Numero
di colpi:
10 Caricatore: Monofilare,
estraibile dall’impugnatura Sicure:
Sicura manuale che blocca cane e carrello Lunghezza
della canna:
114 Lunghezza
complessiva:
230 mm Peso
(scarica):
1041 g
Bibliografia
* C. W. Pate -
U.S. Handguns of WW II – The Secondary Pistols and Revolvers – Andrew
Mowbray Inc., Lincoln, 1999
* G. Marino - Il grande
libro dei silenziatori - Giovanni De Vecchi Editore, 1985
Internet
Data di nascita
1940