Stutzer Modell 1851
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Un'arma per l'Indipendenza e l'Unità d'Italia
Lo
studio che ho portato a termine sulla carabina federale è stato lungo e ci si
chiederà cosa mai c’era ancora da dire su questa bellissima arma oltre a tutto
ciò che era già stato scritto.
Se avessi dovuto fare la cronaca sulla sua adozione e descrivere le parti che la compongono sarebbero bastate poche decine di pagine, ma ciò che ho voluto è stato di ricercare il suo impiego in attività sportive o militari per conoscere se le sue potenzialità tanto decantate fossero vere o no.
Ebbene, nelle cronache del tempo ho trovato quello che andavo cercando rimanendo, in un caso o nell’altro, piacevolmente sorpreso quando non esterrefatto.
Tanto per fare qualche esempio, in una delle primissime gare indette in Liguria nel 1853, si dovette procedere a uno spareggio perché i primi due classificati avevano entrambi colpito il cartoncino di 8 cm posto a 160 metri per ben 1.026 volte ciascuno!
Ho ricercato poi le cronache delle gare nazionali di Torino del 1863, di Milano del 1864 ma anche di quelle provinciali dove ho potuto scoprire che se nelle prime competizioni i tiratori svizzeri la facevano da padroni, con il passare del tempo dovettero sempre di più misurarsi con quelli italiani, e le decine di carabine che venivano regalate per essere messe in palio da personaggi o istituzioni italiani ed elvetici.
Di quasi tutte le gare ho i punteggi ottenuti e il nome di chi le vinse spesso con belle placche apposte sui calci.
In ambito militare, poi, grazie a Memorie lasciate scritte da chi partecipò ai combattimenti per l’indipendenza italiana, ho scoperto i lunghissimi tiri che venivano effettuati che hanno dell’incredibile trattandosi di distanze che vanno da 400 a 700 o 800 metri e i tipi di proiettili impiegati.
Posso infine confermare che ciò che si scrisse allora era tutto vero e le gare attuali lo confermano essendo qualcuno arrivato a 87 punti a 200 metri e 71 a 300.
In sostanza, ho suddiviso il lavoro in più capitoli:
- GLI ANTEFATTI
- LE PROVE E L’ADOZIONE
- I MODELLI DERIVATI
- PRECISAZIONI
- LA PRATICA DEL TIRO
- IL TIRO A SEGNO A GENOVA
- LA CAMPAGNA DEL ’59
- PRELUDIO ALLA CAMPAGNA MERIDIONALE
- I MILLE
- L’ESERCITO MERIDIONALE
- LE CARABINE SVIZZERE NELL’ESERCITO BORBONICO
- LA STAGIONE DEI TIRI A SEGNO
- LE CARABINE FABBRICATE IN ITALIA
- LE GARE NAZIONALI E PROVINCIALI
- L’ATTESA E LA PREPARAZIONE
- LA CAMPAGNA DEL ’66
- LE CAMPAGNE PER ROMA CAPITALE
- I REDUCI
- IL TIRO MODERNO.
375 pagine complessive in formato “A4”; 182 foto circa; 9 tavole di disegni (marchi, punzoni, traiettorie, ecc.); 45 documenti riprodotti o trascritti; cartine; note; bibliografia ecc.
Costo € 40 Franco partenza più spese.