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SMART CHEESE |
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Chi riconoscerà nella foto il tratto della Via Aurelia che prosegue oltre la fine dell'autostrada Roma-Civitavecchia forse saprà già che del chiosco posto in basso a destra nella foto ormai non v'è più traccia.
Ho appreso nel peggiore dei modi che la sua rimozione risale alla fine del 2013, per far posto ad un cantiere autostradale, facendo venire a mancare uno dei miei punti di riferimento per l'acquisto di salumi, insaccati, ma soprattutto prodotti caseari di qualità. Anche se tardiva, tutta la mia solidarietà va alla famiglia Podda, che ha iniziato a far conoscere i suoi prodotti, anni fa, con un tavolino sotto un ombrellone, in quello slargo, a lato dell'Aurelia, che oggi non c'è più. La strade a scorrimento veloce prendono il sopravvento, e, quando non lasciano macerie, come hanno fatto in questo caso, deviano il percorso del viaggiatore, magari con la complicità dei navigatori stradali, e gli impediscono di incappare in attività come il caseificio Facchini, a Sigillo, lungo la sempre più nascosta Via Flaminia. Da tempo le cose buone tocca andarsele a cercare, ma più passa il tempo e più diventa difficile, e, anche se c'è Internet, aumenta il rischio di dover comprar del cacio da chi fino a ieri ha venduto televisori. Peggio va quando chi fa caciotte poi le vuol vendere come fossero televisori. Sembra che un noto produttore nazionale di munizioni abbia rinunciato definitivamente, nonostante ripetute, ma vane, promesse di diverso indirizzo, a produrre munizioni in calibro 10,4 mm Ordinanza Italiana; quelle per le rivoltelle modello 1889, o "Bodeo", tanto per capirci. Ed ha magnanimamente acconsentito alla vendita dei singoli componenti da essa già realizzati, permettendo agli appassionati di provvedere al caricamento casalingo delle stesse. Peccato che di disponibile ci siano solo i bossoli, che da tempo un po' tutti abbiamo imparato a ricostruire partendo da quelli del 44 Magnum. Le palle? No, quelle no. Che sono poi la componente di più difficile realizzazione per il medio italico casalingo caricatore; ma anche per quello un po' più scafato della media. "Accontentiamoci dei bossoli", pensa il medio italico casalingo caricatore, "pazienza per le palle; pur sempre italico sono, per quelle continuerò ad arrangiarmi". Ma congiura contro di lui un'altra anomalia: i bossoli si vendono a pacchi da 5000; prendere o lasciare. Fosse stata una MG42, pure pure. Ma una Bodeo? Anche chi con quella ci fa le gare sarà disposto ad investire un capitale in bossoli? Si, perché io non so quanto verrebbero a costare al cliente finale questi bossoli, ma guardare in giro quelli che sono i prezzi praticati dal noto produttore, azzardo a dire che un singolo bossolo verrà a costare tra 50 e 100 centesimi di euro (è passato Natale ed è passata anche la Befana, e non ci credo manco se lo vedo che verranno proposti a prezzi di realizzo). Ed oggi, quale armeria farebbe un investimento compreso tra 2500 e 5000 euro per mettersi in casa migliaia di bossoli per armi tanto obsolete che quegli stessi bossoli gli rimarranno sul groppone per i prossimi dieci anni? Non parliamo di gruppi d'acquisto, occorrerebbero almeno una cinquantina di persone per liquidare i 5000 bossoli di un pacco. In Italia ci sono due o tre rivenditori che potrebbero trovare interesse nella faccenda, ma tutti e tre cercano per quanto possibile di portare prima a casa un ordine, e solo dopo (e alcuni molto dopo) vanno ad approvvigionarsi di quanto ordinato, spesso oltreoceano. Un amico profetizza che questi bossoli li ritroveremo in Germania. Continueremo ad arrangiarci; il che non è una novità. Invece le novità si trovano all'interno, sotto forma di due schede. Una, realizzata dall'ottimo Alberto De Carli, ha per oggetto il fucile Tokarev modello 1940 e le sue varianti. Ho preferito affiancare una nuova scheda a quella esistente, più che aggiornare quest'ultima, per mettere in maggiore evidenza le informazioni che si sono rese disponibili nel corso di oltre dieci anni. Poi, una di quelle schede che deviano, a stretto rigore, dall'argomento Ex-Ordinanza, e che ogni tanto appaiono sul sito; essa conferma, semmai ce ne fosse bisogno, che sui prodotti di casa Beretta è imprudente pensare di poter mettere un punto fermo. Buona lettura.
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