UN PASSO AVANTI

dFrank A. Mancuso

 

 

In senso ironico, per carità!

Ennesimo episodio di violenza, comunicato ripetutamente con cura e dovizia di particolari, come sembra non si possa rinunciare a fare quando nel suo svolgimento si è fatto uso di un'arma da fuoco.

Con matricola abrasa, si sottolinea.

Chi qui legge capisce che si tratta di un'arma detenuta illegalmente, particolare che quando accompagna un delitto compiuto con l'uso di armi è sistematicamente e, si deve quindi dedurre, intenzionalmente, ignorato nei resoconti radiotelevisivi che  accompagnano il pranzo e la cena degli Italiani.

Un passo avanti?

Non ne sono sicuro, innanzi tutto perché si tace a lungo sul fatto che l'omicida fosse sotto l'effetto di stupefacenti (strano, è un camionista), poi perché un analogo episodio il giorno dopo ha una copertura ben minore (stavolta non ci sono armi di mezzo), ed infine perché mi chiedo: quanti di quelli che ascoltano sono in grado di comprendere quel che suggeriscono, ma non dicono, queste due parole?

La risposta è nell'episodio di questi giorni che vede una nostra Questura preoccupata di accertare se un'arma dichiarata a luminello, calibro 9, risalente alla metà del XIX Secolo, possa sparare munizioni calibro 9 Parabellum.

Se tra gli stessi addetti ai lavori ve ne sono di coloro che ignorano anche gli aspetti tecnici fondamentali della materia di cui si occupano, non è lecito pensare che tra i comuni cittadini ve ne siano di ancor meno ferrati in materia?

Forse su questo si fa leva per giocare a fare disinformazione?

O forse si dovrebbe dire "anche su questo".

Perché, ad esempio, al momento, del rientrato (o rinviato?) colpo di coda pro-catalogo ne parlano in pochi, e quei pochi che lo fanno di quel rientro attribuiscono i meriti in modo differente.

Il dubbio di trovarsi davanti ad una informazione quanto meno parziale è lecito: ma a chi dare credito?

In via del tutto generale, se proprio dovessi fidarmi di chi scrive per comunicare, cercherei prima di capire che interessi ha costui a scrivere sotto dettatura.

Non perché scrivere sotto dettatura sia reato, e poi, qui, da noi, tutti "tengono famiglia": ma, con tutto il rispetto delle famiglie altrui, del prosciutto vorrei  far panini, e non fodere per occhi e orecchi.

Come anticipato, e quindi promesso, qualche settimana fa, ecco due nuove schede che si aggiungono all'elenco di quelle già pubblicate:

- una scheda di Pat, nella quale si torna a parlare di corte, e che senz'altro verrà apprezzata per quel che è, senza dover necessariamente trarne un'impressione positiva per confronto con scritti meno validi;

- ed una di Alberto De Carli, di certo utile per chi ha un Mosin Nagant 1891/30 in versione "sniper" con ottica PU.

E per unire il profano al sacro, segnalo un'ulteriore aggiunta alla pagina della "ricarica", ed il banner che da oggi appare, qui a sinistra, al forum del CESIM.

Buona lettura.

 

N.d.F.

Ero certo che queste note di introduzione fossero andate perdute, forse irrimediabilmente. Tanto che avevo persino scritto una sorta di atto di dolore, nella malcelata speranza che qualcuno le avesse salvate. Poco male, dato che le ho ritrovate, e ve le proporre insieme alle altre.