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Degli squallidi Totò |
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Riguarda un fucile d'assalto, il primo, la scheda che
ho appena aggiunto al sito. L'arma presentata è una Ex-Ordinanza le cui origini non
possono essere confuse con quelle delle armi da caccia o con quelle da tiro a
segno, e che oggi nessun bipede mammifero userebbe per offesa contro i propri
simili. Nessuno può negare che sia nato per essere usato anche
in tal senso; sottolineo anche, ovvero non esclusivamente, poiché un'arma che
nasce con la divisa deve servire tanto bene all'offesa come alla difesa, e
nemmeno sempre è destinata ad avere come bersaglio d'elezione un essere
umano. Se, prima del pensionamento, ha visto dei teatri
operativi, su di essa sono stati emessi giudizi più autorevoli di una
sentenza, sulla base di test che vanno al di là di qualunque protocollo
militare, da giurie più autorevoli di un ispettore, che se ne fregano dei lobbyisti,
del nepotismo e delle mazzette. In ogni caso chi per diporto ne studia la storia, e,
nel rispetto di quella, di quando in quando, ne fa uso, non rinnega il suo
essere arma, come sentono il bisogno di fare altri diportisti che nascondono
le origini delle loro armi dietro improbabili colori per bucarci la carta o
poco più, o costosi imbellettamenti per bersagliare volatili e quadrupedi. Che poi le Ex-Ordinanza siano armi neglette ai più è un
dato di fatto, che non ha nulla a che vedere con la loro pretesa
pericolosità: esse portano denaro ad un ridotto numero di operatori presenti
sul mercato, rappresentato per lo più da importatori. Ma questo non deve essere motivo per ridurne la
fruibilità, uccidendo un settore di mercato solo perché vi operano in pochi. Certo molti di quelli che qui leggono ricordano il
personaggio impersonato da Totò nel film “Totò, Peppino e la dolce vita”,
ovvero il posteggiatore abusivo
Antonio Barbacane, sedicente titolare della “Società
Posteggiatori Abusivi”, che sbarcava il lunario in Via Veneto,
arrotondando gli incassi con i servizi di ruffiano che offriva ai suoi
clienti. E quei molti ricorderanno anche quando prima arringava
altri poveri disgraziati nella sua stessa condizione per incitarli a chiedere
la regolarizzazione della categoria, poi si limitava a chiedere al ministro
di autorizzare la sua sola posizione, e, quindi, tornato in piazza, alzava le
braccia con falsa rassegnazione davanti a chi in lui aveva posto fiducia, e
lo aveva sostenuto. Nel film Antonio Barbacane veniva punito: subito dopo
che il ministro, sotto pressione, gli dava la sua parola d'onore di dargli
l'agognato posto, la radio informava che il governo era caduto già da un'ora. Perché nel film sul personaggio negativo bisogna
riderci sopra, per dimenticare quegli squallidi Totò che su due tavoli ci
giocano nella realtà, e che troppo spesso non sono alla portata di un sonoro
pernacchio. Fatto di testa e di petto. Ed ecco i link agli aggiornamenti, ovvero: - ad una scheda sulle armi della famiglia
MP 42 - StG 44; - alla scheda esistente della
Carabina M1, ora
completa del manuale in Italiano. Buona lettura. |
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