SENZA NULLA A PRETENDERE

di  Frank A. Mancuso

 

 

 

Ovvero: per parlare bene di un prodotto non è necessario ottenere in cambio un compenso.

Basta essere convinti della sua bontà, e non approfittare della visibilità di cui, a torto o a ragione, si gode.

Ed è quindi con questo spirito che ho ritenuto di poter dare spazio al frutto delle fatiche di Michael Heidler: un bel testo sui codici militari tedeschi in uso durante la Seconda Guerra Mondiale.

 


Il titolo mette un po' in soggezione:

"Deutsche Fertigungskennzeichen bis 1945".

Nelle 500 pagine che lo compongono vengono presi in esame tutti i metodi di codifica, e si esamina il loro sviluppo dalle origini, sulla base di documenti originali dell'epoca.

Il doppio ordinamento alfabetico permette di risalire dal codice al produttore, e viceversa.

Ecco altre immagini (per vederle a tutto schermo è sufficiente "cliccarvi" sopra):
 

     

 

La prefazione ed il testo che accompagna il contenuto del libro sono scritti sia in tedesco che in inglese.

Poiché non è previsto affidare la distribuzione del libro ad un distributore al di fuori della Germania, per averne una copia qui, da noi, bisogna contattare Michael per accordi (ovviamente è possibile farlo anche in inglese).

Il prezzo di 35 euro comprende anche le spese postali all'interno dell'Europa, ed il contenuto del libro sembra proprio valere la spesa.

L'amico Andrea Turchi è un altro "prodotto" delle cui qualità sono convinto (e proprio perché tale mi dovrà perdonare per averlo definito così): è stata quindi una simpatica sorpresa vedere la sua firma apparire in fondo all'ottava pagina del numero di Marzo de "La Vetrina della Armi", a presentare quella che lui stesso definisce una nuova avventura, ed un articolo sui Mosin Nagant finnici "serie P".

Non ho mai nascosto le mie perplessità nei confronti delle riviste di annunci di armi usate, e quando a tali contenuti d'uso immediato ne vengono affiancati altri di più ampio respiro, e, aspetto non secondario, affidati ad una chi è competente, non posso che fare i miei migliori auguri per un buona riuscita dell'iniziativa.

Cosa altro aggiungere?

Un invito a consultare la scheda che si è appena aggiunta al sito, e che ha per oggetto un antagonista del Garand.

Non un Mauser, o un Carcano, o un Arisaka, ma lo statunitense Johnson M1.

Per comprendere perché definirlo antagonista, non resta che cliccare qui.

Buona lettura.