La bindella

 

A cosa serve la bindella di Marco Madonia

a parte che anche l'estetica non risponde a canoni fissi, e quindi a qualcuno piace (a me, ad esempio...), la bindella nasce per favorire la ventilazione della canna, e quindi la rapida dispersione del calore.
L'idea, ben prima dei revolver e con migliori effetti, nasce 2 miliardi di anni fa nei fucili cal.12.
Fai conto che lavorano come le alette di raffreddamento dei cilindri dei motori a scoppio o in quelli elettrici ad alto numero di giri.
Gianluca Garolini:Per la verità, la ventilazione della bindella nasce sui fucili da caccia e tiro con un precipuo scopo di alleggerimento e solo secondariamente questa struttura ha la funzione di esporre una maggior superficie metallica
all'azione refrigerante dell'aria.
Nei fucili degli anni precedenti alla II Guerra Mondiale le bindelle erano quasi sempre piene e svolgevano la funzione di migliorare la percezione visiva della linea di mira guidando l'occhio molto più direttamente sul bersaglio.
L'esile entità della ventilazione in realtà non consente un raffreddamento efficace (chiunque sa che d'estate le bindelle dei moderni sovrapposti trap, nonostante la ventilazione generosa oggi diffusissima, emanano un forte riverbero) , mentre abbassa efficacemente il peso della canna di circa 80/100 grammi in un punto che per il bilanciamento dell'arma è essenziale.
Quanto detto è tanto vero che oggi sui moderni fucili Benelli, le bindelle vengono addirittura costruite in fibra di carbonio.
Sui vari revolver nei quali è presente, la bindella ventilata ha uno scopo meramente estetico, anche perché ragionando obbiettivamente, in queste armi il surriscaldamento della canna non arriva solitamente mai a livelli molto elevati, salvo casi molto rari e sporadici di fuoco particolarmente intenso e con cartucce magnum.