Tokarev SVT 40

 

 

Scheda di Absolut - arma fotografata collezione privata di Absolut

 

 

Strana scelta occuparsi del Tokarev... ma è stato un vero fucile all-purpose. E' stato il secondo semiautomatico sovietico (dopo il presto dimenticato AVS 36 di Simonov), ed il primo realmente funzionante. E' stato usato (pur con delle limitazioni strutturali) anche come arma sniper, e trasformato persino in full auto (con la denominazione AVT40), malgrado camerasse una munizione decisamente inadatta in questo ruolo (la solita vecchia 7,62x54 russa, quella dei Mosin Nagant).

Costruito per servire solo nell'esercito sovietico, è stato catturato in notevoli quantità sia dai finlandesi (durante la Guerra d'Inverno, ed in quel caso si trattava di SVT 38) che dai tedeschi che lo hanno utilizzato con successo ed addirittura, nel caso le armi non fossero in buone condizioni, provvedevano alle sistemazioni arrivando persino ad apporre i Waffenamt! 

All'inizio della II G.M. l'Armata Rossa non era pronta per la guerra, e non fu un caso se Stalin strinse una alleanza con Hitler (Patto Molotov-Ribbentrop), che gli storici postbellici hanno preferito ridefinire "patto di non belligeranza". L'armamento individuale dell'Armata Rossa era decisamente datato, ed era il solito  Mosin Nagant 91/30, bolt-action progettato in epoca zarista e "lungo quanto la Quaresima".

Nel 1936 comunque i sovietici stavano cercando di realizzare un'arma lunga semiautomatica "valida", ed a lavorarci (ovviamente su progetti diversi) erano Simonov, Rukavishnikov e Tokarev. Dopo la presentazione dei prototipi e le relative prove, la commissione dell'Armata Rossa scelse il progetto di Tokarev, che fu approvato il 26 Febbraio 1939; non a caso Tokarev era il progettista di armi preferito da Stalin, e questo pesò parecchio sulla scelta dell'arma da adottare.

L'arma si chiamava "Samozaryadnaya Vintoka Tokareva" modello 1938, o SVT 38. La produzione dell'SVT 38 cominciò nel luglio 1939, ma la produzione di massa iniziò solo nell'ottobre 1939 e terminò nell'aprile del 1940. Era una strana arma l'SVT 38... il calcio era in due pezzi, l'asta di pulizia non si trovava sotto la canna, ma sulla parte destra dell'arma, e soprattutto il progetto non era ottimizzato per una produzione in grande serie. In più... gli scontri bellici con i finlandesi avevano dimostrato che c'erano diverse possibili migliorie da apportare, e così l'SVT 38 fu ridisegnato per renderlo più leggero e per semplificarne la produzione. Il calcio era diventato monopezzo, l'asta di pulizia era tornata al suo posto (sotto la canna), l'astina era stata accorciata ed il nuovo fucile si chiamava SVT 40. Anche la baionetta era diventata di dimensioni accettabili e non assomigliava più ad un machete. Ecco una parata di militari armati di SVT 38, con le vecchie baionette di 58 centimetri.

 

 

La produzione di massa cominciò nel luglio del 1940, e nello stesso periodo si procedeva anche all'accorciamento del lunghissimo Mosin Nagant 91/30. L'intenzione dei sovietici era quella di armare tutti i reparti di fanteria con il semiautomatico SVT 40, ed ecco perché è così raro trovare dei Mosin Nagant 91/30 prodotti tra il 1940 ed il 1942. Ma la produzione dell'SVT 40 andava a rilento, nel primo mese ne uscirono dalla catena di montaggio solo 3.416, ed in tutto il 1940 la produzione fu di soli 66.000 SVT 40. La produzione si svolse in tre distinti arsenali, quello di Tula (dove andò avanti fino al 3 gennaio 1945), quello di Ishevsk (dove la produzione fu interrotta nel 1942, quando arrivò l'ordine di abbandonare la produzione dell'SVT 40 e di... ricominciare a produrre i Mosin Nagant 91/30!) e da quello di Kovrov (dove però la produzione andò avanti per meno di un anno, ed è raro trovare un SVT prodotto a Kovrov).

Alla Wermacht capitava abbastanza spesso di catturare dei fucili Tokarev, ed in questo caso le armi venivano testate a 100 metri. Se le rosate erano inferiori ai 10 centimetri l'arma veniva utilizzata immediatamente dalla Wermacht, in caso contrario veniva inviata agli arsenali tedeschi per essere ricondizionata, e prima della riconsegna ai reparti venivano addirittura apposti i Waffenamt. Le quantità di SVT che fecero la II G.M. in mano ai tedeschi erano tali che l'Alto Comando diede delle sigle identificative tedesche agli SVT catturati, e così l'SVT 38 diventò il SIG 258(R) e l'SVT 40 diventò il SIG 259(R). Le truppe tedesche erano soddisfatte degli SVT, e continuarono ad utilizzarli finché durarono le scorte di munizioni catturate ai sovietici.

In campo sovietico, a partire dall'aprile 1940 gli SVT 38 e 40 rimpiazzarono come armi sniper i Mosin Nagant 91/30 PE (quelli con ottiche Karl Zeiss) e rimasero in servizio in questo ruolo fino al 1942, quando con la ripresa della produzione del Mosin Nagant 91/30 furono rimpiazzati dai 91/30 PU. In effetti come fucile sniper l'SVT aveva un paio di gravi problemi, ovvero la cattiva tenuta dell'ottica (che tendeva a spostarsi perdendo la taratura) e soprattutto la inaccuratezza del primo colpo sparato che, per problemi di fluttuazione longitudinale della canna poteva finire "fuori" anche di più di 10 centimetri a 100 metri, mentre i colpi successivi non risentivano del problema.

L'SVT 40 è stato anche modificato come arma automatica, conosciuta come "Automat Vintovka Tokareva", o AVT 40. L'AVT 40 è identico all'SVT 40, salvo per la modifica alla leva di sicura che poteva venire spostata a destra o a sinistra per ottenere la posizione "colpo singolo" e quella "raffica", mentre la posizione centrale della leva era la "sicura". Per permettere questo movimento della leva, era stato realizzato uno "scanso" su entrambi i lati della calciatura all'altezza della leva di sicura. Pare che l'AVT 40 venisse fornita di caricatori maggiorati rispetto a quelli da 10 forniti con l'SVT. L'arma non ebbe un grosso successo. Usava una munizione troppo potente per essere facilmente governabile nel tiro a raffica, e l'uso intenso in modalità full auto poteva provocare rotture meccaniche ed a volte la frattura del calcio. A seguito di questi problemi l'AVT 40 è uscito di produzione nell'agosto del 1943.

Insomma... è un fucile che ha armato per una intera guerra mondiale uno dei più grandi eserciti del mondo... ed in parecchi casi anche il suo nemico! E' stato usato in tutti i ruoli che si potessero richiedere ad un'arma individuale, ma soprattutto è stata l'arma di transizione che ha portato alla realizzazione dell'SKS 45 nel "nuovo" calibro 7,62x39 (arma abbondantemente utilizzata in Corea), che a sua volta e' stata la precorritrice dell'AK 47.

E inoltre le difficoltà costruttive del Tokarev hanno costretto i sovietici alla "riscrittura" del Mosin Nagant in chiave corta, permettendo quest'ultimo "ruggito" al bolt action, con l'ottimo Mosin Nagant Kar44, ben più facile da produrre del Tokarev e comunque micidiale nelle mani di un soldato ben addestrato.

A questo punto... credo sia il caso di dare una occhiata al mio SVT 40. Ecco l'azione

 

un dettaglio dei punzoni laterali

 

 

e di quelli superiori, con l'identificazione dell'arsenale e dell'anno di produzione

 

 

Una piccola nota... non sono proprio sicuro che il mio SVT-40 fotografato qui sopra sia proprio un SVT-40... ma l'ho acquistato come SVT-40, come tale è stato "bancato", e come tale lo ripropongo. Ma una serie di particolari riscontrati sul mio fucile, a partire dalla conformazione del freno di bocca per finire con lo "scanso" della leva della sicura su entrambi i lati della calciatura, e con la leva di sicura che si muove indifferentemente a destra ed a sinistra mi fanno pensare che potrebbe trattarsi di un AVT-40 con la funzione full-auto disattivata.

Ecco un dettaglio della sicura

 

    

e, con vista dal basso, i legni con la fresatura su entrambi i lati

 

 

e questo è il freno di bocca, piuttosto inusuale per un SVT 40 (normalmente il freno di bocca ha dei fori circolari, oppure 8 "feritoie")

 

 

 

Qualche dato tecnico sull'SVT 40, in centimetri e Kilogrammi:
Lunghezza: 122,2 cm
Lunghezza canna: 62,5 cm
Peso: 3.89 kg
Calibro: 7,62x54R
Velocità munizione alla bocca: 830 m/sec;
Caricatore: 10 colpi (si dice 15 o 20 per la versione automatica AVT 40)