Springfield modello 1816 modificato da pietra a luminello

per uso della cavalleria (non risulta ufficialmente adottato)

 

Scheda di Absolut - arma fotografata della sua collezione privata.

 

Malgrado l'età avanzi, a volte succede di essere trascinati dal "gusto del bello", pur senza capire, per mancanza di cultura specifica, se l'acquisto che si sta facendo abbia un qualche valore. Ovviamente quando parlo di valore, non mi riferisco al valore venale (che onestamente non mi interessa troppo) ma di valore storico.

Insomma.... una volta tanto ho comprato un fucile perché è veramente bello da vedere, e perché utilizza soluzioni meccaniche che non mi è capitato di vedere in altre armi.

Come mi accade quando non so "che pesci prendere", e quando i libri non mi aiutano a trovare una soluzione, ho chiesto aiuto ad alcuni amici italiani, e nei forum americani dedicati all'avancarica.

La denuncia di acquisto dice: "carabina marca Springfield anno 1830 circa calibro 18".

Sono andato a misurare il diametro della canna... ed è .58, ovvero un calibro che è stato in uso per lunghi anni nelle armi ad avancarica, ma che non era il calibro dello Springfield 1816.

Intanto... diamo un'occhiata alla meccanica...

 

 

e diamo anche un'occhiata più da vicino ai punzoni:

 

 

Possiamo vedere che si tratta di un "classico" Springfield 1816, nato come fucile a pietra e successivamente trasformato (direi negli anni attorno al 1840) in un fucile a luminello. I punzoni ed i marchi sono corretti per l'epoca.

Lo Springfield 1816 però... era parecchio diverso. Intanto il calibro era .69, e la lunghezza della sola canna era di 42", cioè una canna lunga oltre un metro. Inoltre era un moschetto da fanteria privo di organi di mira.

Verso il 1840 molti di questi moschetti a pietra furono trasformati a luminello, usando due diversi sistemi. Nella maggior parte dei casi la trasformazione fu del tipo "belga", che prevedeva l'inserimento del porta-luminello nella parte destra del fucile. Ma il fucile restava un lungo moschetto privo di organi di mira, ed inoltre la capsula d'innesco poteva facilmente essere persa durante gli spostamenti ad arma carica, visto che era trattenuta in posizione solo dall'attrito.

Ovviamente un moschetto con la canna di oltre un metro non era certo adatto per la cavalleria, che aveva bisogno di un'arma decisamente più corta, ed ovviamente aveva bisogno che la capsula non si perdesse durante le cavalcate.

Ho già detto che questo fucile non risulta ufficialmente adottato, anche se parlare di "adozioni ufficiali", considerato il periodo, è decisamente fuori luogo. Basta ricordare che durante la Guerra Civile Americana si combatteva con qualunque cosa che fosse in grado di sparare. Era il comandante del battaglione a scegliere gli armamenti, e non esisteva una vera e propria adozione ufficiale dell'arma.

E' possibile che questo Springfield, nato come modello 1816, sia stato trasformato per delle prove di valutazione... come è altrettanto possibile che sia stato adottato da qualche reparto. Sicuramente le modifiche sono state decisamente sostanziali. E' stata cambiata la canna, utilizzandone una di dimensioni molto più ridotte ed abbandonando il calibro .69 a favore del più moderno .58.

Innanzitutto è sicuramente un fucile da cavalleria, come si può notare sia dalle ridotte dimensioni della canna, sia dall'anello che consentiva di agganciare un correggiolo che impedisse la perdita dell'arma.

 

 

Ecco un dettaglio dell'anello e dei punzoni presenti sul gruppo di scatto.

 

 

Quello che mi ha colpito, da un punto di vista meccanico, è la soluzione per impedire la perdita del luminello, problema ovviamente molto più sentito dalla cavalleria che dalla fanteria. E' stato montato un alzo con incernierata lateralmente una copertura per il luminello:

 

 

Ed ecco il dettaglio del punto di incernieramento, lateralmente alla tacca di mira:

 

 

Si nota che l'alzo, con la parte destra della tacca di mira limata per permettere il sollevamento del meccanismo di blocco del luminello, è stato punzonato con il marchio "US" e con il numero "22", numero che ritroviamo anche sul calcio del fucile. Questo fa pensare che si tratti di un fucile destinato a delle prove di valutazione, perché all'epoca gli americani avevano la consuetudine di numerare i fucili destinati alle prove sul campo.

Per capire meglio il funzionamento di questo congegno, ecco una foto che mostra il blocca-luminello alzato. 

 

 

E qui, ecco una vista anteriore del cane, con il blocca-luminello in posizione abbassata.

 

 

La parte inferiore della calciatura evidenzia una corta astina sottocanna, trattenuta da un anello diverso da quello del modello 1816, mentre sulla destra della foto si nota che un ebanista ha provveduto ad inserire un tassello di legno nella parte centrale della calciatura per riempire lo spazio inizialmente occupato dalla bacchetta di caricamento.

 

 

Ovviamente l'aggiunta di una tacca di mira ad un fucile che ne era originariamente privo, ha costretto il progettista a realizzare anche un mirino. Eccolo:

 

 

Questi sono i punzoni presenti sulla canna, all'altezza della culatta sul lato destro del fucile.

 

 

E mi pare opportuno dare un'occhiata anche alla parte sinistra dell'arma, che fino ad ora è stata un po' .... trascurata...

 

 

Insomma... le notizie su quest'arma sono veramente poche.

Sicuramente devo ringraziare l'amico Andrea T. che mi ha fornito un aiuto prezioso nel reperire parecchie notizie, visto che io di avancarica so veramente poco. E devo ringraziare gli amici dei forum americani che mi hanno confermato che la base dell'arma è sicuramente uno Springfield 1816, e che i punzoni ed i marchi sul meccanismo di scatto sono corretti per l'epoca di produzione, e che il tipo di lavorazione effettuato per la modifica è sicuramente di tipo militare.

I dubbi che restano riguardano l'autore della conversione. Insomma, potrebbe trattarsi di un esemplare di prova, utilizzato per le valutazioni e che non ha successivamente avuto una fase di produzione in larga scala (in effetti il meccanismo del blocca-luminello non risulta utilizzato in altri fucili americani), come potrebbe trattarsi di una elaborazione effettuata da qualche esercito estero, magari europeo...

Come sempre... se qualcuno ha altre notizie su quest'arma, mi farebbe cosa oltremodo gradita dandomele via e-mail.