il Mosin Nagant 1891/30 sniper (con ottica PU)

 

 

(Snayper Vintovka obr 1891/30g.)

 

 

Scheda di Absolut, arma fotografata della collezione privata di Rage Hard.

 

Ci sono cose che mi fanno incavolare... ed una è fotografata proprio qui sopra. Ebbene, stavolta Rage Hard mi ha "fregato sul tempo" ed è riuscito a trovare un Mosin Nagant sniper prima di me.

Cominciamo col dire che ogni armeria di Mosin Nagant sniper ne ha almeno cinque in rastrelliera, e sono tutti "tarocchi", realizzati prendendo un Mosin Nagant 91/30, piegandogli la manetta dell'otturatore ed applicando un supporto dell'ottica moderno, con un'ottica moderna.

Già in passato trovare un Mosin Nagant sniper originale non era facile, e con l'uscita cinematografica del film "Il nemico alle porte" la moda è dilagata, ed ora trovarne uno è quasi impossibile.

La storia di questo fucile comincia nel 1932, con il primo "piano quinquennale" sovietico, quando si decise che anche l'Armata Rossa doveva dotarsi di un fucile di precisione. E così nel 1932 vennero selezionati 749 fucili con ottime doti di precisione, e vennero dotati di ottica, dopo avere piegato la manetta dell'otturatore perché non interferisse con l'ottica.

A quei 749 ne seguirono molti altri, perché dai "sacri testi" risulta che fino al 1945 ne furono prodotti circa 185.000, con un picco massimo di 53.195 pezzi prodotti nel 1942, e la produzione continuò fino al 1947.

La prima ottica utilizzata su questo fucile fu forse la migliore, era l'ottica modello PT (qualcuno la chiama PE, ma questo non ha molto senso, perchè PE è l'acronimo di "pritsel edinii", che significa "ottica generica") a 4 ingrandimenti prodotta per conto dei sovietici dalla Karl Zeiss di Jena. Fu utilizzata dal 1932 al 1935, e come la maggior parte delle ottiche dell'epoca era lunga (28 centimetri) e pesante (600 grammi).

Dal 1936 al 1940 vennero utilizzate ottiche prodotte in Russia utilizzando il disegno della Zeiss, che generalmente vengono definite PEM.

Attorno al 1940 i russi cominciarono ad utilizzare le ottiche russe PU da 3,5 ingrandimenti, decisamente più compatte (17 centimetri) e più leggere (270 grammi) delle ottiche precedenti, ed il fucile fotografato è dotato dell'ottica PU.

L'ottica PU era stata inizialmente sviluppata per l'uso con il fucile Tokarev SVT 40, e fu facilissimo per i russi utilizzarla sul Mosin Nagant. Mentre i primi modelli dotati di ottica PT e PEM potevano avere sia il supporto dell'ottica in posizione centrale (i primi tipi) che sul lato sinistro (i tipi successivi), tutti i Mosin Nagant dotati di ottica PU utilizzavano un attacco laterale sinistro. In ogni caso, i fucili sniper mantenevano le mire metalliche originali, che non venivano asportate.

Diamo un'occhiata al fucile, e la visuale da sinistra mette in evidenza il supporto per l'ottica

 

 

I Mosin Nagant sniper furono prodotti sia a Tula che a Ishevsk, e qui il punzone con una freccia inscritta in un triangolo ci ricorda che siamo di fronte ad un fucile prodotto a Ishevsk, e l'anno di produzione è il 1943.

 

 

Lateralmente si notano i marchi del Banco di Prova tedesco, ed una numerazione aggiuntiva.

 

 

La parte inferiore del fucile è ottimamente conservata e monomatricola.

 

 

Ed ecco il "famoso" otturatore piegato, anche questo monomatricola e con la saldatura della manetta eseguita in maniera abbastanza curata, contrariamente ai numerosi sniper "fabbricati ieri" che spesso troviamo in armeria.

 

 

Ancora una vista dell'otturatore e della manetta di armamento

 

 

ed un dettaglio della parte anteriore dell'otturatore, ed anche qui si nota il punzone di Ishevsk

 

 

Ed ora passiamo al supporto dell'ottica, ed all'ottica PU. Sul supporto, di colorazione abbastanza diversa dagli "sniper rifatti", sono incise a penna elettrica le matricole dell'ottica e del fucile. Come sempre nei Mosin dotati di ottica PU, l'attacco è di tipo laterale. Si nota anche come l'ottica abbia un diametro costante per tutta la lunghezza, contrariamente alle ottiche moderne che hanno la parte posteriore di diametro maggiore rispetto al tubo, oltre ad una diversa colorazione.

 

 

Ed ecco il punzone sull'ottica, che contraddistingue la "Fabbrica Ottica di Mosca".

Le prime due cifre dell'ottica corrispondono all'anno di fabbricazione, in questo caso 1944. E' il caso di notare che in quegli anni non esistevano le produzioni di tipo "just in time", e quindi non è infrequente trovare componenti prodotti a qualche mese di distanza l'uno dall'altro.

 

 

Diamo anche un'occhiata alla parte anteriore del fucile

 

 

ed alla pala del calcio in ottime condizioni.

 

 

Qui Rage Hard si è divertito a mettere a confronto una munizione assemblata con il calco di camera, realizzato utilizzando, al posto del "solito zolfo", una lega che fonde a bassa temperatura (la Cerrosafe Alloy) e che ha il pregio di mantenere dimensioni costanti per lunghissimo tempo. Sul calco si nota facilmente la rigatura.

 

 

Ed ecco il fucile nel suo attuale habitat... sulle linee di tiro.

 

 

E questi sono i primi bersagli ottenuti dal fucile fotografato.

 

 

 

Per i Mosin Nagant è disponibile:

una pagina con foto e dati dei principali Mosin Nagant prodotti,

una pagina di solo testo con l'elencazione delle varie versioni conosciute di Mosin Nagant

ed una pagina con l'elencazione dei vari punzoni e marchi

 

E adesso... qualche numero:

 

Lunghezza 121,8 cm.
Peso (scarico) 3,89 Kg. più ottica
Canna 73 cm. - 4 rigature destrorse
Caricatore 5 colpi, integrato
Velocità di fuoco bolt-action, 10-12 colpi al minuto
Calibro 7.62x54Rmm vintovochnyi patron obr 1891g
Velocità alla bocca 860 m/s