il Mosin Nagant russo 1891 da fanteria - primo tipo

 

 

(Pekhotnaya Vintovka Obrazets 1891 - ogo goda)

 

 

Scheda di Absolut, arma fotografata della sua collezione privata.

 

Era da un po' che cercavo un Mosin 91 lungo russo... e non immaginavo che ce n'era uno a dieci minuti da casa mia, a San Marino.

Purtroppo l'otturatore non è monomatricola, ma sarebbe stato improbabile il contrario, visto che non si tratta di un fucile fabbricato negli anni venti del ventesimo secolo... è uno dei primi Mosin Nagant 91 prodotti.

Il Mosin Nagant 91 è il progenitore di una serie di fucili prodotti dal 1891 (in teoria, perché in pratica la produzione in serie iniziò in Russia nella seconda metà del 1893) al 1948, e che hanno continuato a subire trasformazioni fino al 1959. Diversi modelli di fucili Mosin Nagant sono rimasti in servizio attivo fino agli anni settanta del ventesimo secolo. Dovunque ci sia stato un evento bellico c'erano i Mosin Nagant. E non sto parlando di decenni fa, ma anche di tempi recenti.

Sulla pagina "i Mosin Nagant" è raccontata, a grandi linee, la storia dei fucili Mosin Nagant, progettati per sostituire i fucili Berdan.

Quel che non c'è scritto è che gli inizi non furono facili, e i russi furono costretti a fare produrre 503.539 fucili nell'Arsenale di Chatellerault, in Francia, tra la fine del 1892 ed il 1895.

Come tutti i fucili, anche i 1891 all'inizio hanno avuto bisogno di un buon "rodaggio", e le modifiche nei primi tempi furono numerose. Non è un caso se nella scheda dei vari tipi di Mosin Nagant prodotti, che pure è tratta dal più autorevole sito mondiale dedicato a questi fucili, il 1891 lungo fotografato è abbastanza diverso dal mio.

Dopo l'adozione del fucile come arma individuale di fanteria, ci volle qualche anno perché i Mosin 1891 vedessero i primi combattimenti, ma dal 1904 al 1905 la Guerra Russo-Giapponese mise a dura prova questi fucili. I problemi maggiori erano legati agli organi di mira inadeguati e ad una munizione poco performante. Ai pochi Mosin 1891 che "tornarono a casa" dalla guerra, gli organi di mira furono sostituiti nel 1908, utilizzando quelli disegnati da Konovalov. Sempre nel 1908 fu adottata la munizione spitzer da 150 grani, che garantiva migliori risultati balistici. Solo nel 1910 si decise di adottare i supporti per la cinghia di trasporto del tipo passante nella pala del calcio, mentre fino a quell'anno i supporti per la cinghia erano simili a quelli del Berdan, con un supporto passante metallico nella parte anteriore del serbatoio.

 

A questo punto... diamo un'occhiata al mio. L'azione:

 

 

e questa è una vista laterale dell'alzo, graduato in "arshin" (misura che corrisponde a circa 72 cm., visto che il sistema metrico decimale fu adottato dai russi solo nel 1920) che veniva utilizzato in posizione abbassata per i tiri ad una distanza compresa tra 400 Arshini e 1200 Arshini (da 288 metri a 864 metri)

 

 

ed in posizione alzata per i tiri fino a 3200 Arshini (prestazione da considerare decisamente ottimistica!).

Questo organo di mira è del secondo tipo, implementato nel 1908 a seguito dell'adozione della munizione con palla spitzer da 150 grani. Si tratta sicuramente di una modifica effettuata al fucile in epoca successiva alla Guerra Russo-Giapponese.

 

 

Questi sono i punzoni sulla camera... il fucile è stato costruito all'Arsenale Imperiale di Tula (che ha utilizzato questo marchio fino al 1913) ed ha ancora intatto il punzone zarista, L'anno di costruzione è il 1893, e la numerazione non è del tipo che siamo abituati a vedere di solito... non ha caratteri cirillici, ma solo il numero... N° 72418....

Insomma... uno dei primi fucili prodotti in Russia, nel primo anno nel quale iniziò la produzione in serie.

 

 

E questo è l'otturatore, non monomatricola. Ma se consideriamo che si tratta di un'arma che è stata soggetta a diversi interventi di arsenalizzazione per aggiornarla, la cosa non stupisce.

 

 

Ecco il passante anteriore della cinghia... quasi identico a quello che siamo abituati a vedere, a parte il fatto che la "banda" è del primo tipo, ma questo lo si rileva solo smontandola.

 

 

A questo invece siamo meno abituati.... la pala del calcio non ha fori passanti per l'attacco della cinghia, ed il supporto è costituito dalla maglia applicata nella parte anteriore del gruppo serbatoio. Questa soluzione, che era già stata utilizzata sui Berdan, è stata abbandonata nel 1910.

 

 

Ecco un dettaglio della parte inferiore del gruppo serbatoio dal quale si rileva la modalità di aggancio della maglia.

 

 

Di solito i calci dei Mosin arrivano "massacrati". In questo, sulla pala del calcio è ancora parzialmente visibile un timbro

 

 

Non mi pare ci sia molto altro da dire. Questo non è "un" Mosin Nagant, ma è "il" Mosin Nagant, quello dal quale sono derivati tutti i modelli successivi. E le modifiche non hanno riguardato la parte balistica del fucile, ma sono state modifiche relativamente marginali, come il cambio degli organi di mira o l'accorciamento, che hanno permesso di adattare il fucile alle mutate condizioni di combattimento, permettendogli una vita lunghissima.

 

Di 1891 ne sono stati fatti tantissimi nei 37 anni di produzione (dal 1891 al 1928), eppure non se ne trovano poi tanti in giro.

La ragione è semplice... sono stati "cannibalizzati".

Basta pensare che tutti i Mosin Nagant 1891/30, disponibili in grandissime quantità, che riportano date di fabbricazione antecedenti al 1927... non sono nati come fucili 1891/30, ma come fucili 1891, e sono stati accorciati per adattarli alle diverse esigenze belliche.

Lo stesso discorso vale per le carabine 1891/59 (molto simili alle carabine modello 38, ma ottenute per accorciamento di fucili più lunghi) e per le carabine 1891/38 che negli anni settanta del ventesimo secolo erano ancora in dotazione ai "Vopos" (la polizia di frontiera dell'ex DDR).

Spesso quando i "Vopos" disertavano, lo facevano portando con sé il fucile d'ordinanza, che molto spesso era stato ricavato accorciando un fucile 1891.

Se agli esemplari cannibalizzati aggiungiamo quelli che sono stati venduti all'estero (ad esempio alla Finlandia), quelli che sono stati distrutti in combattimento e quelli radiati perché ridotti in condizioni pessime, ecco che si arriva facilmente a capire il motivo dell'attuale scarsità di Mosin Nagant 1891.

 

Vediamo qualche "numero":

Lunghezza fucile 129 cm. senza baionetta
Lunghezza canna 76 cm. - 4 rigature destrorse
Peso 4,06 Kg.
Caricatore 5 colpi, integrato
Calibro 7.62x54Rmm vintovochnyi patron obr 1891g
Velocità della palla alla bocca 615 m/s
Arsenali di produzione Tula, Ishevsk, Sestroretsk,Chatellerault, Westinghouse, Remington
Anni di produzione dal 1891 al 1928

 

Per i Mosin Nagant è disponibile:

una pagina con foto e dati dei principali Mosin Nagant prodotti,

una pagina di solo testo con l'elencazione delle varie versioni conosciute di Mosin Nagant

ed una pagina con l'elencazione dei vari punzoni e marchi.