Mauser 98 norvegese in calibro .30-06

(7,62 mm. MauserKarabin M/98kF1)

 

La Norvegia ha avuto una storia "autonoma" abbastanza breve. Un tempo costituiva un unico Stato con la Danimarca, finché non è passata a costituire un unico Stato con la Svezia.

Solo nel 1905 è diventata indipendente, e nel complesso non temeva aggressioni esterne, sia per la posizione geografica decisamente "decentrata", sia per l'inospitalità del territorio che è contraddistinto da un clima non esattamente "splendido".

Come la Svezia, con la quale ha continuato a collaborare anche dopo l'indipendenza, si è sempre tenuta lontana dai conflitti, limitandosi ad "osservare dal nord" le tempeste d'acciaio che attraversavano il resto del mondo. Parliamo di una nazione che ha un territorio più vasto di quello italiano, e con una popolazione totale di meno di cinque milioni di abitanti.

Insomma... 14 abitanti per chilometro quadrato, contro i 192 dell'Italia.

Come la Svezia aveva optato per una politica di assoluta non-belligeranza, e grazie a questo era riuscita a rimanere fuori dalla Grande Guerra.

Ma con questa politica di non-belligeranza, conquistare militarmente la Norvegia sarebbe stato un gioco da ragazzi per chiunque.

Ed infatti il 9 Aprile 1940 la Norvegia venne invasa dalle truppe tedesche, e quando le truppe arrivarono ad Oslo il re, il primo ministro ed i membri del governo fuggirono attraverso la Svezia e raggiunsero l'Inghilterra, lasciando la Norvegia occupata, e limitandosi a sporadici messaggi d'incoraggiamento dai microfoni della BBC (lo so... "re", "primo ministro" e governo" dovrebbero essere scritti in maiuscolo... ma non sono sicuro che un re che fugge meriti la maiuscola!).

Quando l'8 Maggio 1945 i tedeschi, ormai sconfitti, lasciarono la Norvegia, come in Italia ci fu un notevole processo sommario nei confronti dei cosiddetti "collaborazionisti", con circa 100.000 processi e circa 46.000 condanne (non pochi, se si considera la popolazione totale!).

In effetti il contributo militare della Norvegia alla Seconda Guerra Mondiale, fu quello di avere fornito un singolo reggimento di fanteria e quattro squadre aeree agli "alleati".

Ma almeno la Norvegia aveva capito, da questa batosta militare, che nessuno poteva estraniarsi dagli equilibri militari mondiali, e nel 1949 decise di entrare a far parte della NATO ricevendo, dagli inizi degli anni 50 del XX secolo fino agli anni 70 un totale di 7.763 veicoli militari, 479 pezzi d'artiglieria, 171.068 fucili e 624 tra aerei ed elicotteri.

Inoltre i tedeschi, andandosene, avevano lasciato molti dei loro armamenti, in particolare fucili Mauser K98K, ed i norvegesi li adottarono come armi d'ordinanza, inizialmente nel calibro originale 8 Mauser e successivamente trasformandoli quasi tutti (perché la Marina Norvegese continuò a tenerli in calibro originale!) all'arsenale di Kongsberg in calibro .30-06, e denominandoli M/98kF1.

Il problema è che non si capisce quando i fucili K98K siano stati trasformati... Olson non ne parla, e se la cava con quattro righe dicendo che "i fucili furono trasformati a Kongsberg in calibro .30-06". Ball si limita a ricordare che alcuni Mauser norvegesi furono ricamerati in calibro 7,62 NATO, dimenticando completamente il passaggio per il calibro .30-06.

Pagani arriva ad affermare, contro qualunque logica, che il cambio di calibro dall'8 Mauser al .30-06 fu effettuato tra gli anni 60 e 70 del XX secolo, e questa affermazione sfiora il ridicolo per almeno due ragioni... perché i Mauser norvegesi furono radiati dal servizio nel 1973, e prima di quella data diversi erano stati nuovamente ricamerati in calibro 7,62 NATO... e poi non si capisce per quale oscura ragione un Paese membro della NATO avrebbe dovuto ricamerare dei fucili adottando un calibro che negli anni 60 era già stato sostituito da un calibro successivo!

Io, per evitare di scrivere castronerie, mi sono limitato a contattare un alto ufficiale delle Forze Armate Norvegesi per chiedere informazioni.

Dalle sue fonti (che mi paiono qualificate!), la trasformazione dei Mauser K98K in M/98kF1 avvenne all'Arsenale di Kongsberg nel 1953 e 1954. Successivamente, in momenti diversi, parecchi di questi fucili furono nuovamente ricamerati in calibro 7,62 NATO assumendo la denominazione di M/98kF2.

Gradualmente i fucili assegnati alle varie Forze Armate furono radiati fino alla totale dismissione avvenuta nel 1973.

 

Diamo un'occhiata al fucile, partendo dall'azione, che non è diversa da un classico Mauser tedesco:

 

 

Anche l'alzo è "standard"

 

 

Ed arriviamo al crest... il fucile è stato prodotto nel 1943 alla Waffen Werke Brünn A.G. di Bystrica (marchio DOU)

 

 

E qui... cominciano le mie teorie, che restano solo teorie (ma non ci sono in giro tanti Mauser norvegesi in calibro .30-06 per poterle verificare)...

Cominciamo con l'osservare che i numeri di matricola riportati sulla parte inferiore non sono uguali...

 

 

Ma quando un fucile veniva inviato a Kongsberg, veniva stabilito a quale Forza Armata doveva essere assegnato, tanto che le lettere prima della matricola corrispondono alla Forza Armata, e possono essere:

HÆR  Hæren                                Esercito

HV      Heimevernet                      una specie di "Guardia Nazionale"- per Pagani è "Servizio Dighe"

FLY    Flyvǻpenet                          Aviazione

KNM   Kongelige Norske Marine  Marina (hanno mantenuto il calibro 8 Mauser)

K.ART Kistartilleriet                    Artiglieria Costiera

NSB    Norges Statsbaner           Polizia Ferroviaria

POLITI  Polizia - hanno utilizzato quasi soltanto i Mauser 33/40 - dal 1949

 

La mia teoria è che il livello di lavorazione della Fabbrica d'Armi di Kongsberg fosse diverso a seconda dalla Forza Armata che doveva ricevere l'arma. Ad esempio quella qui sopra era destinata all'Aviazione ed è plurimatricola, mentre su quasi tutte quelle che venivano assegnate all'Esercito gli svedesi apponevano il NUOVO numero di matricola anche sulla manetta dell'otturatore e sul fondello del caricatore. In molti "HÆR" anche la calciatura è nuova e riporta il punzone "K" di Kongsberg.

La teoria (forse peregrina) si basa anche sul fatto che, sulle foto che mi è capitato di vedere di Mauser norvegesi "KNM" per la Marina, il mirino rimaneva quello originale a triangolo, mentre sugli "HÆR" e sui "FLY" veniva sostituito da un mirino con pareti parallele.

Insomma, sembra quasi che ci sia una "personalizzazione" dell'arma a seconda della forza armata alla quale era destinata.   

 

 

Sulla canna si nota la punzonatura "KAL 7,62 m/m", e subito sotto, poco visibile in foto, ".30-06".

 

 

La fascetta anteriore è quella tedesca classica, con l'attacco della cinghia laterale.

 

 

Per il resto è un Mauser K98K a tutti gli effetti, a parte il fatto che rimango sempre perplesso quando inserisco una munizione in .30-06 in un Mauser, e quando gli ho guardato la canna la prima volta sono rimasto sconvolto vedendo rigature che sono molto diverse da quelle alle quali mi hanno abituato i Mauser in calibri Mauser :-)