Mauser Uruguay modello VZ37 (937)

Scheda di Absolut - arma fotografata della sua collezione privata

 

Sono stato tentato di inserire nella scheda un file musicale di sottofondo... e pensavo a "Sud America" di Paolo Conte. "Ah, Sud America,Sud America, Sud America...".

Non capisco perché mi piacciano tanto i mauser sudamericani, anche se credo che la ragione principale siano i bellissimi crest che in molti casi hanno.

In effetti, salvo rare eccezioni (come nel caso del Mauser 36 messicano), si tratta di fucili tutti uguali, prodotti da aziende europee e venduti a paesi in via di sviluppo non in grado di produrli autonomamente.

Questo fucile realizzato per il mercato uruguayano non fa eccezione.

E' un classico Mauser e non è diverso da tanti altri prodotti per il mercato sudamericano, ma si inquadra in un contesto storico abbastanza particolare. Infatti è prodotto dalla CZ cecoslovacca, ed è stato l'ultimo contratto militare della CZ prima dell'invasione tedesca. E se consideriamo che la Cecoslovacchia fu prima invasa dalla Germania, e dopo la Seconda Guerra Mondiale finì sotto il giogo sovietico, questo fucile rappresenta l'ultima produzione in assoluto della Cecoslovacchia libera.

Insomma... anche se può sembrare assurdo... quando tengo in mano quest'arma non penso tanto all'Uruguay, quanto al destino della nazione che quest'arma l'ha materialmente prodotta.

L'Uruguay aveva un esercito decisamente piccolo, che non giustificava certo lo sviluppo in maniera autonoma di un'arma individuale. L'adozione di questo fucile rappresentò il tentativo di mantenere aggiornato il proprio arsenale, e l'unico modo logico per riuscire era quello di comprare le armi da un produttore che in Sud America aveva un notevole mercato. E così, poco prima dell'invasione della Cecoslovacchia, venne firmato il contratto per un limitato numero di "fucili corti" e di carabine, in calibro 7x57.

Nel complesso è un bel fucile, che non ha particolari pregi in quanto ad originalità, e che si distingue solo per un bel crest e per una notevole quantità di maglie per la cinghia di trasporto.

Diamogli un'occhiata, partendo come al solito dall'azione:

 

 

Si nota la matricola (2563... qui si parla di piccoli numeri!) punzonata sulla manetta dell'otturatore, che nella migliore tradizione cecoslovacca è di tipo dritto.

 

 

Ed ecco, di lato, il punzone della CZ, azienda produttrice del fucile

 

 

Il classico alzo, con la massima elevazione a 2.000 metri

 

 

ed il fondello del serbatoio, ovviamente monomatricola, come è normale aspettarsi da un fucile di questo tipo, che non ha partecipato a rilevanti eventi bellici.

 

 

E finalmente il crest, fantasioso come spesso capita con i fucili sudamericani. Una ricca simbologia con all'apice un sole sorridente, contornato dalla scritta "R.O.U. Ejercito Nacional", e subito sotto il modello del fucile (937) e la matricola (2563).

 

 

Ecco un dettaglio della pala del calcio, con la maglia della cinghia da trasporto in basso, subito sopra il dischetto di identificazione (che in tutti gli esemplari che ho visto era privo di contrassegni di identificazione) e, sulla destra, il dado che tiene in posizione la seconda maglia (laterale) della cinghia di trasporto.

 

 

Ed ecco il calcio visto dal lato sinistro

 

 

Anche nella parte anteriore del fucile troviamo le due maglie per la cinghia di trasporto, decisamente ampie.

 

 

E questo è il fucile visto dal lato sinistro.

 

 

Ecco un po' di dati numerici sul fucile corto modello 937 Uruguay:

 

Lunghezza fucile 110 cm.
Lunghezza canna 59 cm.
Rigature canna 4 destrorse
Peso 4,5 Kg.
Calibro 7x57 mm.
Caricatore Integrato, 5 colpi
Azione Tipo Mauser
Alzo graduato fino a 2.000 metri