Il fucile MAS 36/51

 

Scheda di Absolut - armi fotografate della sua collezione privata.

 

Forse sono ripetitivo... ma dei MAS francesi sono veramente innamorato. Lo so che sono corti e sgraziati, ma tirano benissimo e, per ragioni ergonomiche che non riesco a spiegarmi, mi "vanno alla spalla" in maniera estremamente naturale.

Abbiamo già visto che i bolt action della serie MAS sono quattro, ed uno di questi in Italia non risulta che sia mai stato importato per problemi legali (il calcio pieghevole non è una caratteristica molto apprezzata dai nostri burocrati).

Già dopo la seconda Guerra Mondiale i francesi avevano deciso di utilizzare il MAS 36 anche per il lancio di granate, ed era nato il MAS 36 LG 48. Ma le granate utilizzate erano di progettazione e produzione francese, e non rispettavano gli standard delle granate NATO da 22 millimetri.

Per ovviare a questo inconveniente, si decise di modificare il disegno del MAS 36 per renderlo idoneo ad utilizzare le granate a standard NATO, aggiungendo un vistoso mirino lanciagranate e cambiando totalmente la forma della canna.

A parte queste modifiche marginali, le differenze tra il MAS 36 (il primo dei bolt action MAS) ed il MAS 36/51 (l'ultimo dei bolt action MAS) ci sono solo delle differenze marginali, come la inclinazione della manetta di armamento (il MAS 36 è quello in alto)

 

 

e lo si può notare anche con una vista dall'alto, che permette di verificare che gli alzi sono identici,

 

 

e nell'immagine qui sopra, il MAS 36 è in basso, ed il MAS 36/51 in alto.

Quando nel 1951 i francesi decisero che il fucile doveva anche servire come lanciagranate (prima che mi arrivino a casa i Carabinieri, tengo a precisare che la foto qui sotto l'ho trovata su un sito web!)

 

 

si limitarono a sostituire la canna con una un po' più lunga e di maggior diametro, ed aggiunsero il mirino lanciagranate del quale si è detto:

 

 

Il mirino peraltro, con le attuali norme sulla demilitarizzazione delle armi ex ordinanza, dubito possa continuare ad esistere sugli esemplari importati successivamente al 2002. Forse qualche "genio" al Ministero ha paura che qualcuno voglia utilizzare un fucile vecchio di oltre mezzo secolo per sparare granate introvabili!

La foto qui sotto mostra le diverse conformazioni anteriori del MAS 36/51 (in alto) e del MAS 36 (in basso)

 

 

 

Un'altra lieve modifica ha riguardato il mirino (chiuso nel MAS 36 ed aperto nel MAS 36/51) e la forma del supporto per il fascio d'armi:

 

 

Ovviamente, quello con la mira per le granate è il MAS 36/51, ed altrettanto ovviamente quella "protuberanza" sotto la canna è la baionetta, che viene estratta spingendo un pulsante di rilascio e che viene montata nello stesso foro dal quale è stata estratta:

 

 

Per quanto riguarda il mio MAS 36/51, ovviamente è monomatricola, ed anche in questo caso è in condizioni di nuovo di arsenale. Ecco la punzonatura sul lato sinistro dell'azione

 

 

e la "cartouche" stampigliata sul lato sinistro del calcio, con l'anno di produzione (1954).

 

 

Ovviamente tutti i MAS originali sono camerati per il calibro 7,5x54 (7,5 MAS), anche se sui forum americani si parla spesso di MAS 36 camerati in 308 Winchester, ma in questo caso si tratta di una modifica civile (nella quasi totalità dei casi opera della statunitense Century Arms) spesso effettuata in maniera decisamente poco curata e con risultati balistici "pietosi". Purtroppo la stessa modifica viene fatta anche da un importatore italiano, che ha provveduto a fare catalogare questo obbrobrio balistico e collezionistico.

Ecco qualche dato (in centimetri ed in Kilogrammi, lunghezze riferite all'arma senza baionetta inastata):

 

 

MAS 36

MAS 36/51

MAS 36CR49 (piegato)

Lunghezza totale

102,00

106,50

88,30 (62,50)

Lunghezza canna

58,00

62,50

45,00

Peso (scarico)

3,72

4,30

3,87

Capacità serbatoio

5

5

5