Carabina Mannlicher M95 (ricamerata in calibro 8x56R)

Repetier Carabiner M1895.(Huzagol 95.M)

 

Scheda di Absolut - arma fotografata della sua collezione privata.

 

Ferdinand Ritter Von Mannlicher era un genio della meccanica, ed ha disegnato oltre centocinquanta diverse armi. Forse solo Browning è stato altrettanto prolifico.

L'arma fotografata qui sopra è uno dei quattro modelli che compongono la "serie 95", serie che gli italiani conoscono bene visto che era l'arma di ordinanza dell'esercito austriaco durante la Grande Guerra.

Anche se a vederla così sembra il "solito" fucile bolt-action dell'epoca, ha la particolarità di avere una azione di tipo straight-pull, cioè la manetta di armamento non deve essere sollevata e poi arretrata per riarmare, ma deve semplicemente essere arretrata per espellere il bossolo sparato, e quindi rimane sempre in posizione orizzontale.

Come meccanismo è molto simile a quello dei fucili svizzeri Schmidt Rubin, con l'innegabile vantaggio estetico che in questo caso l'otturatore non sembra una siringa :-)

Lo svantaggio, rispetto ai bolt action, è che la forza necessaria per azionare il meccanismo è decisamente superiore ed il tiro a cadenza sostenuta, rimanendo in mira, necessita indubbiamente di un maggiore allenamento rispetto, ad esempio, al coevo Mauser Gew. 98.

Ho scritto che la "serie 95" era composta di quattro diversi modelli:

1) il fucile, lungo 127 cm. con una canna di 76 cm., alzo graduato fino a 2600 passi (1950 metri)

2) lo "Stutzen", o fucile corto, destinato alle truppe di supporto come il Genio, o l'Artiglieria (Stutzen in tedesco significa "supporto"), lungo 100 cm. con una canna di 50 cm., alzo graduato fino a 2400 passi (1800 metri), attacco per la cinghia nella parte inferiore della calciatura.

3) la carabina, con le stesse caratteristiche dello "Stutzen" a parte l'attacco per la cinghia sul lato sinistro dell'arma.

4) la carabina-stutzen che ha le stesse caratteristiche dello "Stutzen" ma con il doppio attacco per la cinghia, sia inferiormente alla calciatura che sul lato sinistro.

Effettivamente, oltre a queste quattro versioni, si trova anche una versione molto posteriore, conosciuta come "M95/34 Stutzen" che è stata realizzata negli anni 30 accorciando in arsenale i fucili M95. In questo caso è stato lasciato l'alzo, tarato a 2600 passi, del fucile.

Per quanto riguarda la produzione degli M95, è avvenuta sia negli stabilimenti austriaci "Osterreichische Waffenfabriks-Gesellschaft (Steyr)" (punzone sulla culatta: Steyr M95) sia negli stabilimenti "Femaru Fegyver es Gepgyar, Budapest (FEG)" (punzone sulla culatta Budapest M95). Entrambi gli stabilimenti hanno prodotto anche gli M95 per l'Esercito Bulgaro, ed in questo caso la punzonatura era il classico crest con il leone bulgaro.

Ovviamente gli M95 venivano prodotti nel calibro d'ordinanza austriaco, l'8x50 mm. rimmed.

Alla fine della Grande Guerra ci fu il crollo dell'Impero Austro Ungarico, e gli M95 furono in buona parte assegnati, come riparazione dei danni di guerra, a Grecia, Italia, Ungheria, Bulgaria e Jugoslavia.

La Grecia, la Bulgaria e la Jugoslavia provvidero a convertire gli M95 in calibro 8 Mauser, modificando anche il caricatore per potere utilizzare le lastrine di caricamento tedesche. La Bulgaria assegnò a questi M95 modificati la sigla M95/24, mentre la Jugoslavia li denominò M95M.

Si trattava evidentemente di un buon fucile, tanto che un arsenale di Brno, in Cecoslovacchia, nell'Aprile del 1919, ricominciò a produrre degli M95 punzonati "CS. ST. ZBROJOVKA BRNO", utilizzando impianti ricevuti come riparazione dei danni di guerra, ma la produzione fu piuttosto contenuta.

Nel 1930 il governo austriaco decise di abbandonare il calibro 8x50R per adottare il nuovo calibro 8x56R.

Quasi tutti gli M95 furono convertiti nel nuovo calibro, apponendo un vistoso punzone "S" ed attribuendo agli M95 convertiti la denominazione di "M30". Sulle canne venne apposto il punzone con l'anno di conversione, in alcuni casi sovrascrivendo l'anno di produzione originario.

Un anno più tardi anche l'Ungheria adottò il calibro 8x56R con le stesse modalità seguite dall'Austria, a parte che in questo caso il punzone era una vistosa "H" ed all'arma convertita venne attribuita la denominazione di M31.

Insomma... l'M95 ha visto due guerre mondiali, sia pure, nella II G.M., quasi esclusivamente come arma di seconda linea, ed è stato persino l'arma d'ordinanza della Marina Russa.

La sostituzione dell'arma è avvenuta negli anni 50, dopo oltre mezzo secolo di servizio attivo.

 

Diamo una occhiata al mio. L'azione

 

L'alzo, tarato a 2400 passi (1 passo equivale a circa 75 centimetri)

 

 

ed il punzone "S" che identifica la conversione del calibro ad opera degli austriaci

 

 

e gli altri punzoni sulla culatta, dai quali risulta che è stato prodotto a Budapest

 

 

Anche la pala del calcio risulta punzonata con la matricola dell'arma.

 

 

Un particolare della volata

 

 

ed una vista dal lato sinistro, con la cinghia montata

 

 

E, come al solito, qualche "numero" sulla carabina:

Lunghezza arma 100,3 cm
Lunghezza canna 50 cm.
Peso 3,09 Kg.
Azione straight-pull
Calibro originale 8x50 mm. R (rimmed)
Rigature 4, destrorse
Alzo 2400 piedi (1.800 m.)
Velocità della palla alla bocca 580 m/s con munizione M1893
Periodo di produzione (austro-ungarica) dal 1896 al 1918

 

Per l'M95 è disponibile l'esploso.