Carabina Danese Krag-Jørgensen modello 1889

 

Scheda di Wittwer - arma fotografata della sua collezione privata

 

Abbiamo già parlato del fucile Krag Jorgsen ma voglio riprendere il discorso in quanto ho messo le mani su di un modello abbastanza raro: la carabina danese da artiglieria modello 1889.

Un po’ di storia

Il Krag Jorgesen è un fucile a ripetizione ordinaria progettato dai norvegesi Ole Herman Johannes Krag e da Erik Jorgensen alla fine del XIX secolo. Fu adottato come arma standard da (in ordine cronologico) Danimarca, Stati uniti e Norvegia.

Inoltre circa 300 di questi fucili vennero inviati alle forze Boere della Zuid-Afrikaansche Republiek o ZAR.

La caratteristica che fa riconoscere a prima vista il Krag è il serbatoio che non è alloggiato separatamente in una scatola serbatoio (vedi Mauser, Mannlicher) ma  ricavato direttamente all’interno della scatola di culatta.

L’introduzione delle cartucce avviene lateralmente previa apertura di uno sportellino situato sul lato destro dell’arma. Una volta introdotte vengono spinte in dentro ed in alto da una molla.

Un simile sistema presentava vantaggi e svantaggi rispetto alle armi alimentate con piastrine.

In caricamento era più lento, dovendo essere le cartucce introdotte una ad una (a dire il vero si tentò anche di costruire delle piastrine “dedicate” a quest’ arma, ma il progetto venne presto abbandonato).

D’altra parte, diversamente dalle armi con magazzino a ”scatola”, le cartucce possono essere introdotte senza una cura particolare nel caricatore del Krag tanto poi ci pensa il meccanismo a molla ad allinearle in modo corretto nel caricatore semicircolare. Altro vantaggio molto (sopra) valutato dagli alti comandi dell’epoca, era la possibilità di integrare la riserva di colpi disponibile semplicemente aprendo lo sportellini ed introducendo delle nuove munizioni.

Per ultimo il serbatoio era più facile da svuotare: si apriva lo sportellino e si facevano uscire le cartucce. Il tutto senza dovere azionare l’otturatore.

La Norvegia aveva adottato lo Jarman caratterizzato da un magazzino tubulare posto sotto la canna che soddisfaceva poco Ole Krag, Capitano e Direttore della Fabbrica Nazionale di armi Norvegese situata a Kongsberg.

Con la collaborazione di Erik Jorgesen continuò a rielaborare i suoi progetti fino ad arrivare a costruire il caricatore a “capsula”, che  inizialmente era destinato a contenere 10 colpi e venne testato su degli Jarman modificati.

Essendo la Danimarca alla ricerca di un nuovo fucile da adottare per rimpiazzare gli obsoleti Rolling Block uno di questi prototipi venne inviato per i test.

I danesi a seguito dei test decisero alcune modifiche: la trasformazione del serbatoio  a capsula in uno a mezza capsula contenente solo 5 colpi, e la modifica dell’estrattore (derivato nel prototipo norvegese da quello dello Jarman).

Pensarono anche di modificare l’otturatore aggiungendo due tenoni di tenuta subito dietro la testa dello stesso ma si resero conto che per la munizione da loro adottata il sistema con un unico tenone anteriore in prossimità della testa dell’otturatore, un secondo situato proprio prima della manetta ed un terzo costituito dalla manetta era sufficiente. Nella decisione influirono anche ragioni di costi e peso.

Come tutti i fucili dell’epoca era dotato di un Cut off situato sul lato sinistro nei pressi della testa dell’otturatore che consentiva il blocco dell’alimentazione quando veniva sollevato per alimentare il fucile con cartucce singole nel tiro mirato.

Prima di esaminare le armi danesi, la tabella seguente riepiloga le ceratteristiche generali di queste armi:

Peso

da 3.375 kg / 7.5 lb a 5.157 kg / 11.46 a seconda del modello

Lunghezza totale

da 986 mm / 38.8 in to 1328 mm / 52.28 in a seconda del modello

Lunghezza della canna

520 mm / 20.5 in a 832 mm / 32.78 in a seconda del modello

 

Munizioni

8x58R Krag Danese
30-40 Krag Statunitense
6.5 x 55 Krag Norvegese

Meccanismo

Ripetizione ordinaria a mezzo otturatore girevole-scorrevole

Velocità iniziale

580 m/s (1900 ft/s) to 870 m/s (2854 ft/s) a seconda della munizione

Gittata utile

900 m (3,000 ft)

Sistema di alimentazione

Serbatoio integrale con l'arma da 5 colpi

Mire

Tacca di mira a V e mirino anteriore

 

I Krag danesi.

Finalmente dopo lunghi tests i Danesi adottarono nel luglio del 1889 il Krag Jorgesen come fucile d’ordinanza. Il loro Krag differiva dal Norvegese ed anche dall’americano per alcune caratteristiche che lo rendono facilmente individuabile:

- Lo sportellino di alimentazione si apre sollevando un nottolino...

   ...e ribaltandolo in avanti;

- La canna è coperta da un tubo in acciaio (per intenderci come il GEW 88);

- ed usa una cartuccia rimmed, la 8x58 R.

 

Per anni complice il Cut off i fucili danesi furono usati come fucili a colpo singolo lasciando il serbatoio pieno per eventuali emergenze di combattimento ravvicinato.

La vita operativa non fu molto intensa anche se pare che questi fucili fecero la loro comparsa sui campi di battaglia durante l’invasione tedesca durante la seconda guerra mondiale.

 

Le varie versioni.

Raccogliere informazioni sui vari modelli di Krag danesi non è semplicissimo.

Quello che segue è un riassunto contenente i modelli principali (tratto da Wikipedia)

 

- Fucile modello 89 (Gevær M/89), caratterizzato da una calciatura che arriva fino alla bocca, privo di guardamano. Ha la struttura tipica dei fucili di quel periodo: canna lunga, calciatura diritta priva di impugnatura a pistola. All’inizio privo di sicura manuale; l’unica sicura era costituita dalla mezza monta del cane. Ne venne dotato a partire dal 1910 e la modifica interessò anche la quasi totalità dei modelli precedenti. E’ situata sul lato destro.

- Carabina da cavalleria M/89 (Rytterkarabin M/89) e carabina del genio M/89 (Ingeniørkarabin M/89), con guardamano in legno, più corte delle altre carabine. Differiscono fra loro per il posizionamento delle fascette  per l’assenza dell’attacco per la baionetta nella versione per cavalleria. Anche quest’ ultima ne venne dotata nel 1923.

- Carabina per l’artiglieria (Artillerkarabin M/89)  e per la fanteria (Fodfolkskarabin M/89-24), che differiscono unicamente per gli attacchi per la cinghia.

- Fucile per tiratori scelti M/89-28 (Finskydningsgevær M/89-28) che in pratica è una modifica del vecchio M89 dotata di guardamano in legno, canna pesante e diottra micrometrica.

Per chi fosse riuscito ad arrivare fino qui senza addormentarsi ecco altre immagini della carabina da artiglieria (le matricole di queste armi sono precedute da una A).

Il lato sinistro dell'arma...

... con, in dettaglio, le iscrizioni sulla scatola di culatta.

L'azione aperta, che evidenzia il vano di presentazione delle munizioni, in basso a sinistra.

Un dettaglio della sicura.

L'alzo, regolabile di 50 metri in 50 metri da 200 fino a 2000 metri.

Il numero di matricola presente sui legni...

... sulla camera di cartuccia ...

... e, con i soli numeri, sull'attacco per la baionetta.

Per finire, le sigle identificative dell'arma presenti sul disco in ottone applicato alla calciatura.