Mauser Svedese M38

(Gevär M/38)

 

Scheda di Absolut - arma fotografata della sua collezione privata.

 

Anno domini 2004... i Mauser svedesi modello 1896, conosciuti come "Carl Gustafs" stanno lentamente diventando un ricordo. Fino a due anni fa, non c'era armeria interessata al settore delle ex ordinanza dove non ce ne fossero cinque o sei in rastrelliera. Nel 2004 abbiamo toccato il fondo. I prezzi sono triplicati rispetto ad allora, le canne veramente "belle" sono solo un ricordo... e quel che è peggio... è che si vedono in giro sempre più fucili "assemblati".

Avrei potuto evitare una scheda sul Mauser M/38, ma ci tenevo ad averne uno, perché era il fucile che mi mancava per completare la serie dei fucili svedesi a mire metalliche dal 1886 al 1945, ma soprattutto mi hanno convinto a comprarlo i "Gustavi" che sto vedendo nelle armerie. Ormai... se da lontano vedo la sagoma di un Mauser svedese lungo... quasi sicuramente avvicinandomi scoprirò che non è monomatricola (e non mi riferisco alla matricola della bacchetta di pulizia, o di una fascetta... ma al receiver ed all'otturatore!), e soprattutto molto probabilmente l'otturatore sarà un otturatore sbagliato per quel fucile, e sarà con tutta probabilità quello di un M/38.

Le leggi di mercato, in presenza di una forte domanda (e la domanda è forte... perché chi comincia a collezionare ex ordinanza cerca disperatamente un Mauser svedese, accreditato di una precisione notevole) ed in presenza di un'offerta ormai inesistente (cavolo! Stiamo parlando di fucili prodotti un secolo fa che sono stati "cannibalizzati" in tutti i modi possibili, trasformandoli in fucili corti, in fucili civili da tiro come il modello 63 o il modello 80, e che spesso hanno concluso la loro vita in un altoforno!)... portano i prezzi ad aumentare, a meno che l'offerta non aumenti.

Beh... siamo appassionati di armi ex ordinanza, e sappiamo che l'offerta di un fucile di questo tipo non può aumentare, perché non ci sono Paesi che ne abbiano ancora in arsenale che li possano immettere sul mercato... ma il "genio" dei distributori non ha limiti, e qualcuno sta raschiando il fondo del barile assemblando i pezzi di ricambio... venti canne qua (magari ritubate, tanto chi se ne accorge!)... venti otturatori là... i calci rimasti inutilizzati quando tanti M/96 furono trasformati in fucili da tiro modello 63 o modello 80... ed ecco come per incanto ricomparire sulle rastrelliere dei "Carl Gustafs" modello 1896 (quelli lunghi, i più richiesti!)... peccato che siano dei collages di canne prodotte nel 1901, calci del 1915, otturatori del 1942 e... prezzi del 2004!

A questo punto... credo che sia necessario dare una "ripassata" alla storia del Mauser svedese modello 1896.

Alla fine del diciannovesimo secolo... nacque la polvere infume, e questo rischiava di sconvolgere tutti gli equilibri mondiali in materia di supremazia militare. Dopo aver un po' tergiversato... gli svedesi si accorsero che il Remington Rolling Block modello 1867, sebbene convertito nel 1889 in calibro 8x58RD a percussione centrale, non era un'arma al passo con i tempi.

La Mauser stava "lavorando alla grande", e fu naturale che la Svezia si rivolgesse alla Mauser per ottenere un fucile al passo con i tempi.

Lasciamo perdere il primo fucile fornito dalla Mauser, denominato M/93, e prodotto in soli 52 esemplari!

Il primo fucile adottato fu la carabina M/94, seguita a ruota dal fucile M/96. Nel 1899 comincia la produzione su licenza in Svezia del fucile M/96, e prosegue fino al 1925.

Alla fine degli anni trenta del ventesimo secolo, in Svezia si accorgono (come peraltro nel resto del mondo!) che i lunghi fucili progettati alla fine dell'ottocento non sono più adatti ai tempi. Spirano venti di guerra, e bisogna muoversi velocemente. In Svezia la fabbrica d'armi Carl Gustafs comincia a modificare i lunghi M/96 trasformandoli in fucili più corti e maneggevoli, denominati M96/38... ma i fucili non bastano, e si decide di farne produrre di nuovi alla Husqvarna... non si tratta di una mega-commessa... sono solo 20.000 fucili M/96 e 60.000 fucili corti M/38.

E gli M/38 hanno una particolarità... la manetta di armamento non è dritta come nei fucili della Carl Gustafs, ma è piegata. Se un Carl Gustafs ha la manetta piegata... beh, o qualcuno ha fatto questa modifica per conto proprio, o l'otturatore non è il suo!

Credo sia ora di dare un'occhiata al mio "Husky" 38, cominciando dall'azione:

 

 

La manetta di armamento non è semplicemente piegata, ma è forgiata, e dal dettaglio il particolare risulta più chiaramente:

 

 

l'alzo è tarato a 600 metri, e nella parte inferiore troviamo il marchio G.B. che identifica l'ispettore che ha esaminato il fucile, e si tratta di Carl Gustaf Bjorkenstam, che ci permette anche di stabilire che l'arma è stata prodotta entro il settembre del 1942, poiché dall'ottobre 1942 l'ispettore non era più in servizio.

La corona inclinata di 45 gradi ci garantisce che l'alzo è di produzione Husqvarna, come riportato a fondo pagina.

 

 

può capitare di fare una foto sfuocata.... il crest dice: Husqvarna Vapenfabriks - Aktiebolag - 1942

 

 

ed ecco la parte anteriore del fucile, in tutto e per tutto simile all'M/96-38

 

 

ed anche la pala del calcio è quella "classica", con il solito dischetto

 

 

che qui è ingrandito

 

 

Qualche "numero" sul Mauser svedese M/38:

 

Lunghezza arma

cm. 112

Lunghezza canna

cm. 59

rigature

4

peso

Kg. 3,8

caricatore

5 colpi, interno

 

Una curiosità... mentre i Mauser svedesi 96/38 avevano calciature diverse a seconda del tipo di legno utilizzato per la calciatura (frassino, noce, faggio ecc.), i Mauser 38 hanno tutti la calciatura in faggio.

Un'altra curiosità che può essere utile per capire chi ha costruito il pezzo che stiamo osservando, è che il marchio di accettazione, stampato su parecchie parti del fucile e rappresentato da una corona, è in asse con il fucile se si tratta di un'arma prodotta dalla Carl Gustafs, ed inclinato di 45 gradi se si tratta di una produzione Husqvarna.

 

Per i Mauser svedesi è disponibile una pagina relativa agli ispettori ed agli anni nei quali hanno prestato servizio.

Per quanto riguarda invece i numeri e gli anni di produzione, qui c'è una tabella.

E, come al solito, qui c'è il manuale (tradotto in inglese) mentre qui c'è l'originale in svedese.