Greener Martini Police Shotgun Mark III

Scheda di Absolut, arma fotografata della sua collezione privata

Beh.... non avete mai visto un fucile da caccia? :-)

Questo... è un fucile da caccia, una alternativa ai fucili a pompa.

Credo che il marchio "Greener" la dica lunga sul fatto che è un fucile che è stato progettato da chi i fucili a canna liscia li conosceva bene, e la Greener in questo campo ha fatto ottimi lavori.

Il problema è che spararci non sarà troppo facile, perché non utilizza una munizione consueta. Sul calibro, bisogna mettersi d'accordo... perché secondo l'importatore è un calibro 13, secondo gli americani un calibro 14... ma c'è un buon motivo per il quale hanno entrambi ragione :-)

La Greener aveva progettato il fucile per l'utilizzo militare e di polizia, ed in anticipo sui tempi aveva deciso di utilizzare una munizione "strana". Infatti nella prima progettazione, che è degli inizi del XX secolo, venne utilizzata una munizione in calibro 14 di forma svasata, in maniera che l'arma non potesse essere utilizzata con le munizioni commerciali.

Doveva essere un... sistema antifurto, visto che se il fucile fosse stato sottratto non sarebbe stato possibile caricarlo con le normali munizioni in calibro 14... e questo modello era conosciuto come Greener Mark I/14.

Nel 1922 la Greener fornì 22.000 fucili Mark I/14 all'Egitto, che all'epoca aveva qualche "problemino" con la delinquenza locale.

Ma come sempre... il mondo non è troppo pieno di "onesti", e chi riusciva a sottrarre ad un poliziotto un Greener Mark I/14, lo faceva sparare comunque usando delle munizioni calibro 16 che venivano rese conico avvolgendo della carta attorno al bossolo per renderlo conico!

La Greener corse ai ripari, e realizzò questo fuciletto qui sopra, che utilizza un calibro non troppo "consueto", questo fotografato qui sotto:

 

 

e questo è il disegno della munizione... interamente d'ottone, che era prodotta dalla Kinoch con la denominazione di "14 Greener":

 

 

Qualcuno potrà obiettare che anche in questo caso era possibile usare uno spessore nella parte posteriore del bossolo, ed utilizzare le munizioni calibro 16... ma la Greener aveva pensato a tutto, rendendo la vita difficile ai ladri di fucili, ma soprattutto a quei "poveri cristi" che si sarebbero cimentati nella ricarica ottant'anni dopo... ed ecco cos'hanno studiato per il fondello:

 

 

quella fresatura circolare attorno alle sede d'innesco è fondamentale... perché se la fresatura manca il fucile non spara.

Attualmente i bossoli Kinoch sono reperibili in Canada alla modica cifra di dieci dollari cadauno :-(

 

Ed ecco l'azione del fucile, vista lateralmente in posizione di riposo,

 

 

ed in posizione di ricarica 

 

 

e qui si può vedere l'azione dall'alto, e spicca il marchio "Greener Mark III"

 

 

Questo è un dettaglio dei punzoni, e si notano le scritte egiziane, oltre ai (troppo) numerosi punzoni del banco di prova inglese, compreso il punzone "nitro proof 1 1/2 oz.".

 

 

Valeva la pena inserire una foto della parte anteriore del fucile, perché non è comunissimo trovare un fucile per usi militari e di polizia con calciature stuetzen.

 

 

Chi crede che le Beretta della serie 9 abbiano lo scatto duro... beh, deve provare questo!

Così, a spanne... direi che siamo su uno scatto da 6 Kg...!

E dopo averlo provato... una Beretta di serie sembrerà accuratizzata! :-)