Gli inglesi e gli Enfield

 

Scheda di Absolut - armi fotografate della sua collezione privata.

 

Quella degli Enfield è una storia travagliata... lo Short Magazine Lee Enfield (o SMLE) fu adottato nel dicembre del 1902, e subito cominciarono a piovere le critiche.

E non venivano dai militari, ma dall'opinione pubblica e dalla stampa.

Giova ricordare che la rivista Arms and Explosives nel 1908 scriveva del Lee Enfield: "il fucile è sempre stato cattivo, i suoi difetti sempre manifesti e questa impressione negativa continuerà per parecchie generazioni a venire".

La storia del Lee Enfield l'abbiamo sotto gli occhi... L'Enfield no.1 è il fucile che ha accompagnato i fanti inglesi per tutta la Grande Guerra (affiancato dal valido P14) e per buona parte della seconda Guerra Mondiale. E anche quando gli inglesi nel 1941 abbandoneranno il no.1 per passare all'Enfield no. 4 ed al no. 5, altre nazioni del Commonwealth, come l'Australia, continueranno ad utilizzare ed a produrre l'Enfield no. 1.

Questa pagina serve a chiarire un po' le numerazioni degli Enfield "moderni", quelli che hanno visto quasi tutti i campi di battaglia del ventesimo secolo.

 

Il Lee Enfield no. 1... malgrado tutto resta il mio preferito, e non solo perché è il fucile di Corto Maltese, personaggio dei fumetti disegnato da Hugo Pratt. E' stato prodotto in Inghilterra dal 1906 fino agli anni 30 ed in Australia fino alla fine della seconda Guerra Mondiale.  Eccolo:

 

Il Lee Enfield no. 2. Nel 1922, con la Grande Guerra finita da qualche anno, gli inglesi sentono il bisogno di un fucile da allenamento in piccolo calibro, e si inventano il Lee Enfield no. 1 in calibro .22. Questo non ce l'ho (ancora) in collezione, ma ne sono state prodotte numerose versioni, generalmente con caricamento a colpo singolo, ed una versione modificata con l'aggiunta della diottra del Garand è stata utilizzata anche dall'Esercito Italiano. Nel 1926 al Lee Enfield modificato in calibro .22 viene attribuita le denominazione di no.2.

L'Enfield no.3. E' un Enfield, senza "Lee". Progettato in Inghilterra copiando "alla grande" il sistema Mauser, è stato prodotto negli Stati Uniti a partire dal 1916 per far fronte alla necessità di fucili per la Grande Guerra. La denominazione iniziale era P14 (Pattern 14), e la produzione è proseguita fino al 1917. Dal 1917 negli stessi stabilimenti che avevano prodotto il P14 è iniziata la produzione del "gemello" americano P17, camerato in calibro 30.06. La denominazione del P14 fu cambiata in Enfield no. 3 nel 1926. Eccolo:

Il Lee Enfield no. 4 è un altro bel fucile, come al solito messo in produzione troppo tardi. Allo scoppio della II G.M. prima si recuperarono dagli arsenali le scorte degli Enfield no. 1 e degli Enfield no. 2, e solo nel 1941 si iniziò la produzione del Lee Enfield no. 4, che malgrado mantenesse una discreta somiglianza con il no.1, essendo stato totalmente ridisegnato... non manteneva la compatibilità dei ricambi. Eccolo:

Il Lee Enfield no. 5 lo conosciamo tutti come "Jungle Carbine". Forse... il fucile "più sexy" della seconda Guerra Mondiale. Creato per combattere nella jungla, dove serviva un fucile compatto e leggero, continuava ad utilizzare la stessa munizione di tutti gli altri Enfield, la mitica .303 British. Peccato che, allo sparo, il Lee Enfield no. 5 non si dimostri così "amichevole", ed il rinculo ha "punito" parecchi tiratori che pensavano di avere a che fare con un "giocattolo". Eccolo:

 

Questa è solo una "panoramica" senza pretese... le denominazioni militari inglesi sono qualcosa di assurdo, ed al numero del fucile vengono associate le versioni (Mark) che a loro volta possono avere un asterisco che definisce la presenza o l'assenza di determinate caratteristiche. Quindi... a volte ci si trova a "combattere" con denominazioni del tipo: Lee Enfield no. 1 Mk. 3*.... ma gli inglesi sono fatti così, hanno un bisogno quasi "fisiologico" di dare una sigla a qualunque cosa :-)