Carabina Destroyer calibro "9 Largo"

 

In effetti, non me la sento di dire che si tratta di una ex ordinanza. Come peraltro non me la sento di dirlo per il Greener Police Mk. III.

E' una carabina nata per usi di polizia, e non per usi militari. Ma per me, che sono italiano, la differenza è minima, perché in Italia abbiamo forze di polizia di tutti i tipi.... statali militari, statali non militari, regionali, provinciali e comunali. E di recente... abbiamo anche il Vigile di Quartiere ed il Poliziotto di Quartiere. Aspetto che a qualcuno venga in mente di creare il Poliziotto di Condominio :-(

La carabina è camerata in un calibro non troppo comune, che ha numerose denominazioni. E' un calibro 9x23 mm., che gli spagnoli chiamano "9 Largo", ma che si chiama anche 9 Bergmann Bayard, ed ha altri cinque o sei nomi con i quali è conosciuto.

Personalmente preferisco parlare di "9 Largo", perché questo è anche il nome del principale sito internet mondiale dedicato alle armi in questo calibro, cioè www.9mmlargo.com.

Intanto... cominciamo subito col dire che è una carabina bolt action, molto maneggevole e leggera, camerata in un calibro che è tipico delle armi corte.

Parlare oggi di "calibro 9 Largo" fa sorridere, perché è uno di quei calibri che sopravvivono solo per i collezionisti, e che si trovano solo nelle armerie iper-specializzate. Per fortuna i bossoli sono ancora prodotti dalla Starline, ed i dies per la ricarica sono gli stessi che si usano all'estero per il 9 Luger, ed in Italia per il 9x21 IMI. Ma se pensiamo che questo calibro fu uno di quelli testati dagli USA per la pistola semiautomatica 1911, ci rendiamo conto che solo per un caso oggi il 9x23 non è uno dei calibri più diffusi al mondo.

Di armi spagnole, clonate da armi americane ben più diffuse, ne abbiamo viste in grandi quantità. E questo grazie al fatto che la Spagna, a partire dal periodo attorno al 1910, non riconosceva i brevetti esteri, a meno che non fossero stati depositati (e pagati!) anche in Spagna e che l'oggetto brevettato non fosse stato prodotto anche in Spagna.

Insomma... qualunque armaiolo poteva mettersi a costruire una versione iberica della Colt 1911!

Vabbé... ma questo cosa diavolo c'entra con una carabina prodotta alcuni decenni dopo?

La polizia spagnola aveva sempre avuto in dotazione sia armi corte che carabine, ed inizialmente le carabine erano delle Winchester a leva modello 1873 in calibro .44-40.

Ma erano americane e costavano tanto... non erano brevettate in Spagna e non erano prodotte in Spagna... quindi chiunque poteva mettersi a produrle purché usasse un nome commerciale diverso.

All'Arsenale di Oviedo si misero d'impegno, e "clonarono" proprio delle carabine Winchester, le modello 1892, ovviamente mantenendo inalterato il calibro e cambiando il nome, così nacquero le carabine "El Tigre", che vennero adottate dal 1923 sia dalla polizia che dalle guardie di frontiera.

Nel frattempo, l'Esercito era passato per le armi da fianco dal calibro .44, adottato precedentemente, al calibro 9 Largo.

Fino all'inizio degli anni 30 del XX secolo, la polizia spagnola era una sola, la "Guardia Civil", ed era fedele alla monarchia.

Quando i repubblicani rovesciarono la monarchia (ma non mi pare questo il posto adatto per parlare della Guerra Civile Spagnola), sentirono la necessità di creare una forza di polizia che fosse fedele ai repubblicani, che chiamarono "Guardia de Asalto". Così in Spagna c'erano due diverse forze di polizia, la Guardia de Asalto che di fatto operava nei grandi centri urbani, e la Guardia Civil che operava nelle zone rurali.

Alla fine della Guerra Civile spagnola, il Generalissimo Francisco Franco provvide a riunificare le due forze di polizia, accorpandole nella "Policia Armada y de Trafico", dotata di divise di colore grigio dalle quali deriva il soprannome "Los Grises" (i grigi).

L'arma da fianco era in calibro 9 Largo, mentre l'arma lunga era ancora la "El Tigre" in calibro .44-40. Ad un certo punto (è difficile stabilire la data) le carabine El Tigre furono sostituite da delle carabine bolt-action nello stesso calibro delle armi corte, e dotate di un caricatore intercambiabile. Erano le "Destroyer", anche se il primo tipo era nel complesso piuttosto diverso da quello fotografato in questa pagina, che è del terzo tipo. Tra l'altro il primo tipo era dotato di un tubo sotto la canna che aveva tutto l'aspetto di un caricatore tubolare, che non aveva senso su un'arma dotata di caricatore lineare, e che altro non era che un "ripostiglio" per la bacchetta di pulizia. Per quanto riguarda il terzo modello, agli inizi della Seconda Guerra Mondiale la produzione delle carabine Destroyer fu ripresa dalla Ayra Duria (ma secondo il Catalogo Nazionale delle Armi, si chiama Ayra Durex), azienda armiera di Eibar, che continuò la produzione fino almeno al 1975.

I "grigi" utilizzarono queste carabine fino a quando non vennero sostituite dalle pistole mitragliatrici Star, e la forza di polizia mantenne il proprio nome fino al 1975 quando, alla morte del Generalissimo Franco, fu riorganizzata e cambiò il proprio nome in "Policia Nacional".

Ma torniamo alla Destroyer. Ecco l'azione, una classica bolt action, chiusa

 

 

e con l'otturatore aperto

 

 

L'alzo è regolabile fino a 700 metri... ottimisticamente.

 

 

in questa terza versione, possiamo notare che la guardia del grilletto ha due viti (precedentemente ce n'era una soltanto) ed il caricatore è da sei colpi.

 

 

La matricola, piuttosto bassa per un'arma di produzione tarda, ci fa capire che di queste carabine non ne sono state certo fabbricate milioni...

 

 

e troviamo punzonato anche il calibro, il 9 Bergmann, che è uno dei tanti nomi di quello che in Spagna viene chiamato "9 Largo".

Ogni tanto si sente dire che con queste carabine si può sparare di tutto... dal Colt .38 super, al Colt .38 Auto, al 9 PB al 9x21 IMI.

Questa "voce" nasce dal fatto che queste carabine sono state prodotte per l'esportazione in quantità limitate ANCHE in questi calibri, e non è un caso se in Italia questa carabina è catalogata in calibro 9 Steyr. Probabilmente chi l'ha catalogata non aveva voglia di chiedere la catalogazione di un nuovo calibro, ed ha scelto un calibro che "entra in camera" con il quale effettuare le prove forzate al Banco di Prova, ma che non è il calibro vero di questa carabina che tra l'altro non è mai stata prodotta in 9 Steyr.

Il consiglio, sul quale il sito  9mmLargo si dilunga parecchio, è quello di utilizzare esclusivamente munizioni in calibro 9 Largo, che non sono da confondere con quelle in calibro 9x23 Winchester, decisamente più performanti.

In fondo... non è così difficile! I bossoli si trovano (magari ordinandoli!), e l'attrezzatura per la ricarica è la stessa che si utilizza per il 9x21 o per il 9 PB (con il quale sul Catalogo Nazionale risultano camerati alcuni revolver).

 

 

Diamo un'occhiata al crest... troviamo un "Destroyer Trade Mark", tipico della produzione della Ayra Duria di Eibar, il marchio di prova spagnolo ed "F1" corrisponde all'anno di prova a fuoco, in questo caso il 1960.

 

 

 Qualche informazione sulla carabina:

 

Calibro 9x23 mm o "9 Largo"
Lunghezza arma cm. 100
Lunghezza canna cm. 54
Caricatore intercambiabile, 6 colpi
Peso Kg. 2,8