Moschetto per truppe speciali modello 38 in calibro 7,35x51

Scheda di Franz64 - arma fotografata della sua collezione privata.

 

Credo sia necessaria una “non breve” introduzione.

Intorno al 1938 il Regio Esercito avviò un processo di “ammodernamento” dei fucili 91, consistente, per lo più, nel tentativo di portare a soluzione l’unica “pecca” fino a  quel momento addebitabile nei confronti dell’arma italiana: lo scarso potere vulnerante.

Intendiamoci: una palla da 160 grani a 650 metri al secondo non è sicuramente per uso pediatrico, ma la particolare forma di questa, unita al passo di rigatura delle armi che la sparavano, provocava spesso ferite “passanti”, facilmente guaribili.

Venne quindi sviluppata la “nuova” 7,35x51 (una calibro .30 “reale”, poiché il calibro in pollici è intorno al .298/.300) che, mantenendo con la vecchia 6,5x52 buona parte delle quote di costruzione, permetteva il recupero anche di vecchie canne usurate per mezzo della semplice nuova foratura (….un bell’esempio di risparmio e di buona gestione della cosa pubblica, mentre oggi si preferisce spendere denaro dell’erario per distruggere queste armi invece di rivenderle ai collezionisti…vabbé, modo polemico OFF).

L’aumento del potere vulnerante era provocato dall’introduzione di una palla vagamente “spitzer” del peso di circa 128 grani, che pur essendo totalmente blindata aveva la punta di alluminio. Tale accorgimento riusciva a spostare all’indietro il centro di gravità del proiettile, conferendo una spiccata tendenza al “tumbling”.

Tornando alle armi mod. 38, la prima arma nata e sviluppata per questo calibro fu il “fucile corto” modello 38, con canna della lunghezza di 53,5 mm.

A seguito di questa vennero costruite anche le altre versioni, simili, esternamente, a quelle già prodotte nel vecchio 6,5 e cioè il modello M38 da cavalleria ed il modello M38 Truppe Speciali (di cui parleremo tra poco).

Come noto, l’incalzare degli eventi bellici costrinse lo Stato Maggiore italiano ad una precipitosa marcia indietro del progetto “7,35”.

La produzione di armi in questo calibro venne fermata nel 1940 dopo circa 285.000 pezzi prodotti nelle varie tipologie (*).

94.500 fucili corti, completi di baionette, cinghie e munizioni, vennero spediti in Finlandia come “aiuto militare” contro i sovietici e ben usati dai finnici, poiché questi, nel 1957, ne rivendettero soltanto 74.300 alla ditta “Interarms” statunitense (ancora oggi sul mercato USA è facile imbattersi in questi fucili, che riportano tutti il marchio SA ed un nuovo mirino tarato a 150 metri) (*).

Torniamo ora al protagonista di questo scritto, il moschetto TS mod.38 in calibro 7,35.

Questa particolare tipologia risulta essere quella prodotta in minor numero di esemplari.

Sempre secondo Hobbs (*) ne vennero prodotti circa 40.000 in totale dalla Beretta e dalla FNA di Brescia.

L’arma ha la particolarità di essere munita (come tutte le armi della serie 38) di una tacca di mira fissa tarata a 200 metri, di una canna di lunghezza pari a 45 cm ed una lunghezza totale di 91,5 cm.

Sulla tacca è riportata l’indicazione del calibro.

 

 

Il moschetto raffigurato nelle foto ha ulteriori particolarità, in quanto:

-  riporta sul calcio un particolare “scudo” numerato

 

 

ed una stampigliatura di un’ancora sotto la camera di cartuccia. Tali marchi – secondo Hobbs (*) – stanno ad indicare l’assegnazione dell’arma alla Regia Marina;

 

 

-   il numero di matricola rappresenta un’ulteriore “stranezza” poiché, secondo quanto riferitomi da un noto collezionista tedesco, esperto di armi mod. 91, il  “1938-XVI B 8294” è ancora un Moschetto TS 91/28, mentre il “1940-XVIII C 8532” è già un Moschetto TS 91/38 in 6,5!

Vi confesso che la cosa mi intriga molto e sono ben contento di possedere quest’arma che, detto per inciso – spara anche abbastanza bene.

(*) dati e riferimenti tratti dal libro “The Carcano – Italy’s military rifle” di Richard Hobbs.

                                                                                                                        Franz64

 

Qualche dato sui Carcano:

- una tabella con i dati relativi alle principali varianti 

- l'esploso

- una pagina con alcuni dati relativi all'anno di fabbricazione dei vari modelli di Carcano.

- i fatti di guerra che hanno visto protagonisti i Carcano.