Fucile da Fanteria Berthier modello 1907/15

(Fusile d'Infanterie Berthier M.le 1907/15)

 

Scheda di Absolut - arma fotografata della sua collezione privata.

 

Durante la Grande Guerra, furono utilizzati sia fucili che carabine. Quasi in ogni esercito c'erano fucili per i tiratori (ad esempio il 91 lungo in Italia, lo Steyr 95 lungo per gli austroungarici, i P14 e Gli Enfield no.1 per i britannici, i P17 e gli Springfield 1903 per gli americani) e carabine per le truppe di supporto (il 91 TS in Italia, lo Steyr 95 stuetzen per gli austroungarici, i moschetti d'artiglieria Berthier per i francesi).

Con questo Berthier... mi sto avviando a completare i "fucili lunghi" da fanteria della Grande Guerra, e confesso che con l'attuale penuria di fucili ex ordinanza "particolari"... non è stato troppo facile.

Basti pensare che oggi basta pubblicare un annuncio del tipo "vendo Carcano 91 lungo" per ritrovarsi bersagliati da telefonate speranzose anche a mesi di distanza dall'annuncio!

Questa premessa... serve solo a presentare il Fucile da Fanteria Berthier modello 1907/15.

Nel 1907 i francesi pensarono che fosse arrivata l'ora di mandare in pensione il fucile Lebel, e visto che il Moschetto Berthier se la cavava decisamente bene, pensarono di allungarlo per realizzare un buon fucile da fanteria con il minimo della spesa, utilizzando in buona parte macchinari già posseduti.

Il fucile modello 1907 fu adottato in effetti solo il 19 Giugno 1908, ed era destinato alle truppe coloniali. Non a caso è più conosciuto con il nome di "fucile da tiratore senegalese", e l'utilizzo sul campo non mise in evidenza particolari difetti, tanto che l'unica modifica effettuata è del 1908 e riguarda l'aggiunta di un perno passante nella parte posteriore della calciatura per evitare lesioni al calcio.

Il calibro restava lo stesso utilizzato nei fucili Lebel e nei moschetti Berthier, ed era il classico 8 Lebel che non aveva mai creato problemi sin dal 1888, anno dell'adozione. In effetti la munizione aveva subito diverse modifiche... come si può rilevare da questa immagine.

Dopo sette anni di onorato servizio nelle colonie, il 26 Febbraio 1915 fu adottato il fucile da fanteria modello 1907/15, che fu prodotto dal 1915 al 1918, e che rispetto al fucile coloniale modello 1907 aveva solo minime differenze, come il grilletto dritto (eccetto che nei primissimi esemplari, che mantenevano il grilletto curvo del modello coloniale) e pochi altri particolari secondari.

Il Fucile 1907/15 utilizzava la lastrina di caricamento del moschetto Berthier modello 1892, a soli tre colpi, e questo rese la sua vita molto breve, perché meno di due anni dopo l'adozione, l'11 Novembre 1916,  fu sostituito dal fucile di fanteria modello 1916, che aveva come principale miglioria una protezione metallica nella parte inferiore del vano di caricamento, che lo rendeva esteticamente più sgraziato, ma gli permetteva di usare le lastrine di caricamento da 5 colpi.

Molti fucili modello 1907/15 furono modificati per diventare come il modello 1916, ma molti rimasero in servizio in Europa fino agli anni trenta del ventesimo secolo, ed ancora più a lungo nelle colonie.

Diamo un'occhiata all'azione, e vediamo che è assente il prolungamento metallico del serbatoio delle munizioni, che lo identifica come un fucile che non ha subito la modifica del 1916. Inoltre il grilletto dritto ci conferma che non si tratta di uno dei primissimi 1907/15 prodotti, che avevano ancora il grilletto di forma ricurva tipico dei fucili 1907 "coloniali". Nella calciatura, in posizione arretrata rispetto all'azione, si nota il perno di rinforzo adottato già nel 1908 sui fucili modello 1907.

 

 

Ecco un dettaglio della parte posteriore dell'azione. Rispetto ad altri fucili della stessa epoca, bisogna notare che le operazioni di pulizia sono più laboriose, e che l'estrazione dell'otturatore richiede almeno l'utilizzo di un cacciavite, e questo non è troppo pratico in un fucile militare dove il rischio di perdere la vite avrebbe potuto rendere inutilizzabile l'arma. In quasi tutti i fucili della stessa epoca, l'estrazione dell'otturatore avveniva con modalità che non richiedevano l'utilizzo di attrezzi.

 

 

Quella "N" punzonata in alto ci indica che il fucile ha "scampato" quasi tutte le modifiche e gli aggiornamenti, ma non ha potuto sottrarsi alla modifica del 1932 ed alla adozione della nuova munizione dotata di palla di tipo "N". A questo punto... forse è meglio fare parlare un'immagine (che conta più di mille parole) e vedere le modifiche che si sono rese necessarie a seguito dell'adozione della munizione "N".

In effetti la lunghissima ed appuntita palla "N" ha dimensioni superiori a quelle delle palle precedentemente utilizzate, ed ha un diametro di .326 contro i .323 delle palle "M" e "D".

Tornando ai punzoni... vediamo che il fucile è marcato MAS (quindi, prodotto a Saint Etienne), l'anno di produzione è il 1915, ed il grilletto di tipo dritto, visto più in alto, ci dice che è stato prodotto verso la fine dell'anno. 

 

 

A conferma, sul lato sinistro troviamo la punzonatura "Saint Etienne - M.le 1907_15".

Sicuramente il fucile è stato oggetto di una ribrunitura, che è seguita ad una pulizia abbastanza sommaria che ha leggermente abraso i punzoni, peraltro intervento d'arsenale abbastanza comune sui Berthier. Si tratta sicuramente di una brunitura correlata alla ricameratura del fucile, avvenuta nel 1932 o negli anni immediatamente successivi.

 

 

A darci una conferma che la ribrunitura è avvenuta in arsenale, e non successivamente alla dismissione dell'arma, possiamo vedere il punzone del banco di prova tedesco (sulla destra, è lo scudetto seguito da 61F, che rappresenta l'anno) che è stato apposto sulla canna già brunita, a dimostrazione del fatto che al momento della bancatura civile l'arma era già stata ribrunita.

E visto che ci siamo... sulla sinistra notiamo il punzone "CC", che corrisponde all'azienda che ha prodotto l'acciaio per la canna, in questo caso la "Chambon-Feugerolles (Claudinon et Cie).
 

 

E passiamo all'alzo, che qui vediamo lateralmente

 

 

Mentre qui lo vediamo nella posizione alzata per il tiro a lunga distanza.

 

 

Il fucile è monomatricola, sia nei ferri che nei legni

 

 

e, com'era consuetudine dei francesi, l'aggancio anteriore per la cinghia di trasporto è del tipo ad anello.

 

 

Ecco il fucile visto da davanti. Il fascio d'armi (o "perno di affastellamento", come dicono quelli "fighi") si trova sul lato destro, e la strana forma della parte anteriore del bocchino ci fa capire che la baionetta utilizzata ha un attacco decisamente "strano", e non è di facilissima reperibilità.

 

 

Qualche dato sull'arma

Lunghezza totale cm. 130,6
Lunghezza totale con baionetta cm. 182,5
Lunghezza canna cm. 80,3
Rigature canna 4, sinistrorse
Peso a vuoto 3,81 Kg.
Azione Berthier
Caricatore Mannlicher lineare 3 colpi, modificato a 5 nel 1916
Calibro 8 x 50 R Lebel