Le ex ordinanza lunghe austro-ungariche

 

 

Scheda di Absolut - arma fotografata della sua collezione privata.

 

 

Forse le armi austro-ungariche, utilizzando un criterio "numerico", non avrebbero meritato una sezione apposita. In fondo, parliamo solo di pochi modelli di fucili.

Ma si tratta dei fucili che i nostri nonni si sono trovati contro durante la Grande Guerra, parliamo di fucili come il ta-pum, che sono finiti nelle canzoni militari.

La munizione utilizzata allora dagli austriaci era l'8x50R Mannlicher, progettata nel 1888 per l'uso della polvere nera, ed adattata nel 1890 per il caricamento con polvere infume.

Ma nel 1930 in Austria, e nel 1931 in Ungheria, i fucili ancora in servizio vennero ricamerati in calibro 8x56R Mannlicher M31, e per riconoscere i fucili modificati, venne apposto un vistoso punzone "S" sui fucili modificati in Austria, o un punzone "H" su quelli modificati in Ungheria.

E' abbastanza infrequente trovare fucili di questo tipo in calibro originale, e comunque trovare i bossoli del vecchio calibro 8x50R non è semplice... spesso occorre ricavarli con lavorazioni relativamente laboriose dai bossoli 7,62x54R.

Tra l'8x50R e l'8x56R non cambia solo la lunghezza del bossolo, ma anche il diametro della palla, che passa dalla round nose di diametro .323 utilizzata sull'8x50R alla spitzer di diametro.329 utilizzata sull'8x56R.

Gli austro-ungarici usarono principalmente, durante la Grande Guerra, i quattro modelli della serie M95:

1) il fucile, lungo 127 cm. con una canna di 76 cm., alzo graduato fino a 2600 passi (1950 metri)

2) lo "Stutzen", o fucile corto, destinato alle truppe di supporto come il Genio, o l'Artiglieria (Stutzen in tedesco significa "supporto"), lungo 100 cm. con una canna di 50 cm., alzo graduato fino a 2400 passi (1800 metri), attacco per la cinghia nella parte inferiore della calciatura.

3) la carabina, con le stesse caratteristiche dello "Stutzen" a parte l'attacco per la cinghia sul lato sinistro dell'arma.

4) la carabina-stutzen che ha le stesse caratteristiche dello "Stutzen" ma con il doppio attacco per la cinghia, sia inferiormente alla calciatura che sul lato sinistro.

La produzione degli M95, è avvenuta sia negli stabilimenti austriaci "Osterreichische Waffenfabriks Gesellschaft (Steyr)" (punzone sulla culatta: Steyr M95) sia negli stabilimenti "Femaru Fegyver es Gepgyar, Budapest (FEG)" (punzone sulla culatta Budapest M95). Entrambi gli stabilimenti hanno prodotto anche gli M95 per l'Esercito Bulgaro, riconoscibili dal crest con il leone bulgaro.

Dopo la fine della Grande Guerra, tantissimi M95 furono assegnati alle nazioni vincitrici come riparazione dei danni di guerra, e finirono in Grecia, in Italia, in Ungheria, in Bulgaria ed in Jugoslavia.

La Grecia, la Bulgaria e la Jugoslavia convertirono gli M95 in calibro 8 Mauser, modificando anche il caricatore per potere utilizzare le lastrine di caricamento tedesche. La Bulgaria assegnò a questi M95 modificati la sigla M95/24, mentre la Jugoslavia li denominò M95M.

Nel 1919 la produzione degli M95 riprese per un breve periodo, ma stavolta in Cecoslovacchia. I fucili prodotti erano punzonati "CS. ST. ZBROJOVKA BRNO", utilizzando impianti ricevuti come riparazione dei danni di guerra.

Sono dei bei fucili, ben progettati e ben realizzati... ed a detta dei nostri nonni, che sul Carso c'erano... forse anche troppo ben progettati e realizzati!