Le ex ordinanza lunghe americane

 

 

Scheda di Absolut - arma fotografata (Colt AR15) della sua collezione privata.

 

A parecchi amici questa pagina non piacerà, e mi rendo conto che quello che sto scrivendo è solo un mio parere personalissimo, talmente personale che forse non vale l'inchiostro (virtuale) con il quale è stato scritto.

Io credo che, da collezionisti di ex ordinanza, non si possano non avere le armi americane... hanno combattuto in tutti i teatri bellici mondiali.

Eppure... non ne sono troppo entusiasta.

Il fatto che siano americane, o giapponesi, o russe... per un oplofilo conta ben poco. Le cose "importanti" in un'arma ex ordinanza sono la storia (e di storia le americane ne hanno tanta!), la tecnologia (intesa come progettazione meccanico-balistica e realizzazione), e l'innovazione apportata.

Le americane sono nel complesso delle gran belle armi, avvantaggiate da un punto di vista qualitativo dal fatto di essere state prodotte in una nazione che, a parte il singolo evento bellico di Pearl Harbour, non ha mai avuto un attacco sul proprio territorio.

Quindi, mentre un'arma giapponese del 1944 era costruita con acciai di qualità molto inferiore a quelli pre-bellici, le armi americane non hanno mai risentito di cali di qualità dovuti all'incalzare degli eventi bellici, perché le guerre gli americani le hanno sempre combattute fuori dalla loro nazione.

Al limite, periodi particolarmente sfavorevoli da un punto di vista bellico hanno solo procurato delle "semplificazioni di lavorazione", ma la qualità è sempre rimasta molto alta, e non poteva essere diversamente visto che nessuna fabbrica americana ha mai lavorato "sotto i bombardamenti", come invece è capitato alle fabbriche inglesi, tedesche, giapponesi o italiane.

Eppure, se da un lato ogni singola arma americana è ben realizzata, qualunque sia stato il periodo di produzione, ci sono due cose che non mi piacciono nelle armi americane.

La prima è che, secondo me, manca una "continuità". La maggior parte delle nazioni ha sviluppato un'arma lunga individuale, ed ha continuato a migliorarla ogni volta che si presentava la possibilità di aggiornarla con  nuove soluzioni tecniche. Gli americani invece... per troppi decenni hanno continuato a ri-progettare tutto da capo, e questo lo riscontro nelle armi prodotte dall'ultimo scorcio del diciannovesimo secolo fino alla Guerra del Vietnam, quando fu introdotto l'M16 e finalmente gli americani cominciarono a capire che si poteva migliorare un'arma piuttosto che disegnarla da capo cambiandola totalmente ogni 10 o 15 anni. Paradossalmente... forse furono proprio i malfunzionamenti dei primi M16 a convincere definitivamente gli "alti papaveri" del Pentagono che un'arma lunga spesso aveva bisogno di essere "sistemata sul campo" per funzionare perfettamente in ogni situazione.

La seconda è che troppe armi americane... sono americane solo di produzione, ma sono state progettate attingendo alle idee di altri, e quindi hanno il pregio di una costruzione ottima, ma spesso manca l'originalità dell'ideazione.

Per cercare di rendere più chiaro il mio punto di vista, diamo una occhiata ad alcune armi lunghe americane, e partiamo dal fucile Krag, attorno al 1880, che tutto era fuorché un fucile americano. La progettazione era scandinava.

Arriviamo alla fine dell'ottocento, e durante la Guerra Ispano Americana il fucile Krag si trova come avversario diretto il Mauser 1893, talmente più valido del Krag che nel 1900 gli americani decidono di progettare un nuovo fucile, successivamente denominato modello 1903. Inizialmente lo producono in calibro 30-03, poi quando si accorgono che i tedeschi hanno realizzato una munizione spitzer con caratteristiche molto superiori, cambiano "al volo" il calibro passando al 30-06. A me piace tantissimo lo Springfield 1903, ma resta comunque una bellissima copia americana del Mauser... e non è una mia fantasia, tant'è che il Governo Americano ha dovuto pagare delle royalties alla Mauser per avere prodotto lo Springfield 1903.

E comunque... i tempi di "messa a punto" sono talmente lunghi che gli americani a fare la Grande Guerra ci portano ben pochi M1903... si portano il P17, anche questa volta un fucile favoloso, un fucile che mi piace veramente tantissimo... ma che di americano non ha nulla. L'hanno disegnato gli inglesi e l'hanno fatto produrre agli americani in calibro .303 British per carenza di strutture industriali in Gran Bretagna.

Gli americani si sono limitati a cambiare il calibro in 30-06 e a chiamarlo P17 anziché P14. Gran fucile... ma di americano ha solo la costruzione, perché la progettazione è inglese, e come se non bastasse gli inglesi si sono "ampiamente ispirati" ai fucili tedeschi.

Il Garand... va bene... una grande progettazione di John Cantius Garand... un grande fucile... ma troppo simile ad un altro fucile canadese per essere considerato un "design originale".

L'M14 mi manca in collezione, anche se ci ho sparato spesso... ma anche l'M14 manca dei requisiti di originalità. Dal mio punto di vista... l'M14 è il Beretta BM 59 americano... ed i risultati ottenuti sul campo non furono eccezionali. Se non ricordo male un presidente americano lo definì "una disgrazia", e gli impianti di produzione furono venduti ai cinesi, che ancora oggi producono cloni di M14 usando le macchine vendute dalla Springfield.

Le cose cominciano a cambiare solo con l'M16, un meraviglioso progetto di Eugene Stoner (anche se non possiamo dimenticare che è basato su un sistema di presa di gas progettato dai francesi per il Rossignol 1901) che purtroppo il Governo Americano riuscì a tramutare in un'arma che richiese anni ed anni per la messa a punto.

Dopo quanto ho scritto, credo che il mio punto di vista sia chiaro. Gli americani per l'Esercito hanno sempre utilizzato armi lunghe impeccabili dal punto di vista della realizzazione. Sul fatto che si tratti di armi essenziali dal punto di vista storico non ci sono dubbi.

Sulla scelta di queste armi, sulle specifiche assurde spesso richieste dal Pentagono, sulla mancanza di continuità tra un'arma lunga e quella successiva... io qualche dubbio ce l'ho.

Resta il fatto che le armi americane hanno rappresentato per molti anni lo "stato dell'arte" in ambito oplofilo, e che fucili come lo Springfield 1903, il P17, il Garand e la Carabina M1 sono dei "must have" per ogni appassionato di ex ordinanza.