Gli accessori delle armi svizzere

 

Mi piacciono gli accessori svizzeri...  si vede che il loro esercito non ha problemi economici di alcun tipo.

Realizzano qualunque cosa con la massima cura. Giorni fa stavo smontando un StGw 57 alla presenza di un amico orologiaio, ed approfittavo della chiacchierata per dare una pulita al fucile, e lo vedevo affascinato da alcuni particolari costruttivi, come il perno che permette di smontare l'impugnatura. Dove qualunque altro esercito avrebbe usato un perno fisso con una coppiglia, gli svizzeri hanno utilizzato un perno con un pulsantino che permette di chiudere due alette tenute aperte da una molla, che si trovano all'altra estremità del perno. Gli ho dato il "colpo di grazia" facendogli vedere il kit di pulizia dell'StGw 57, con la bacchetta formata da tanti pezzi avvitabili tra loro, lo specchietto per verificare le condizioni della canna, gli scovoli per la pulizia della canna e della camera di cartuccia, il tutto nel minimo spazio possibile.

E così... ho deciso con il cominciare ad inserire gli accessori svizzeri :-)

 

Questa è la baionetta di uno Schmidt Rubin 1911, fotografata senza dragona.

In effetti la denominazione corretta è "Modello Svizzero 1889/11", ed è stata la terza ed ultima variazione delle baionette della serie Schmidt Rubin modello 1889.

 

 

E qui, la baionetta estratta dal fodero. Si nota il vistoso "scannatoio" centrale a sezione rettangolare

 

 

ed un particolare dei marchi... nelle armi svizzere, niente è lasciato al caso...

 

 

Questa invece è la baionetta di un StGw 57, nel suo fodero. In effetti non è esattamente una baionetta svizzera, ma si tratta di un modello "SIG Export M.1957" costruito per le forze armate cilene. Le uniche differenze rispetto al modello in dotazione all'esercito svizzero sono date dalla forma asimmetrica del blocco in cui è alloggiato il pulsante di sgancio, e dalla parte terminale della lama che termina in maniera più "raccordata" rispetto alla versione svizzera. 

 

 

Eccola estratta dal fodero

 

 

anche in questo caso, non poteva mancare il punzone sulla lama.

 

 

 

Questa è una baionetta... ma è lunghissima, pesantissima, e fa senza problemi il lavoro di un'ascia.

E' una baionetta svizzera da pioniere modello 1911, adatta allo Schmidt Rubin 1911

 

 

eccola aperta. Da notare la robustissima lama che da un lato funge da sega.

 

 

E qui... si cambia genere... questo è il kit di pulizia dello Schmidt Rubin

 

 

con il contenuto, compreso l'immancabile specchietto per verificare la pulizia della canna. 

 

 

Facciamo un balzo in avanti, ed ecco un altro kit di pulizia, stavolta del SIG StGw 57

 

 

una volta aperto, sembra un negozio di ferramenta... ci sono olio e grasso lubrificante, la bacchetta componibile con l'impugnatura a cacciavite, gli scovoli per la canna e per la camera di cartuccia oltre all'immancabile specchietto :-)

 

 

E questo... è un giochino strano. Nel 1938 in Italia si decise di eliminare, sul Carcano 38, l'alzo regolabile.

Con un alzo regolato a 200 o a 300 metri, a seconda del fucile, bene o male un nemico lo si colpiva comunque... se non lo si prendeva al petto lo si prendeva nella pancia, ma alla fine contava il fatto di averlo colpito. Ma gli svizzeri... hanno la "testa da orologiaio"... e non solo non hanno eliminato l'alzo, ma si sono inventati questo "giochino", che va montato sotto l'alzo, che è un divisore che permette di regolare l'alzo di dieci metri in dieci metri, ruotando la rotellina laterale. Eccolo con la sua scatoletta.

 

 

E questo è un dettaglio della rotellina... purtroppo la foto è scura, e non si notano i numeri che consentono di impostare le decine di metri

 

 

Qui... sfioriamo la paranoia allo stato puro :-)

Nella scheda del fucile Carcano 91, c'è la foto di un attrezzo per tarare i mirini e correggere l'impatto del proiettile a destra o a sinistra. Si tratta di un oggettino semplice, del peso di pochi grammi.

Questo attrezzo qui sotto... svolge le stesse funzioni... ma pesa qualche centinaio di grammi ed è costruito con una cura maniacale :-)

 

 

Questa è una vista dall'alto. L'attrezzo è unico sia per le carabine 1911 che 1931, semplicemente si infila la canna nell'attrezzo, si sposta la leva centrale a destra o a sinistra a seconda del modello del fucile, e poi girando quella enorme "farfalla" in senso orario o antiorario si provvede alla taratura del mirino.

 

 

E se uno si dimenticasse in che posizione deve essere spostata la leva se il mirino da regolare è quello di un K31? Niente etichette, quelle alla lunga si staccano... il tipo di fucile è inciso nell'acciaio, a fianco della leva... spostando la leva in questa direzione, si predispone la regolazione per un K31 :-)

 

 

Spostando la leva nell'altra posizione, ovviamente, si regola la mira di una carabina 1911, ma figuriamoci se gli svizzeri comunque non incidevano sul metallo le indicazioni :-)

 

 

Dopo avere parlato di Schmidt Rubin... non poteva mancare la clip di caricamento, forse una delle più brutte clip tra quelle che ho visto, e penso che sia questa la ragione per le quali nessuno la usa :-)

E' realizzata in cartone e latta, ma bisogna riconoscere che è decisamente pratica:

 

 

Ovviamente le clips vanno inserite in una giberna... e questa è la giberna il cuoio del K31...

 

 

prodotta nel 1942, come si "intuisce" dalla marcatura "42" nella parte sinistra, sotto lo stemma svizzero. Sulla destra è riportato il fabbricante.

 

 

e questo, è un vecchio oliatore svizzero... dei primi del novecento.