Trench-gun Winchester M12

 
     
  Guarda!! Dice l’armiere un M12 perfetto, con la sua cinghia originale, uno dei pochissimi con finitura parkerizzata …beh, l’arma l’ho acquistata comunque, ma la cinghia è una repro e la parkerizzazione… ma andiamo con ordine.  
  A dispetto di ciò che si crede ( e di ciò che scrivono le riviste specializzate) i fucili a pallettoni hanno una lunga tradizione nell’esercito americano.  
  Già durante la guerra di Indipendenza, per insistenza del generale Washington, alle truppe di fanteria vennero fornite cartucce “buck and ball” per i loro moschetti a pietra focaia.  
  Tali cartucce contenevano 5-6 palle di piccolo calibro (circa .31) sopra ad una palla più grossa (da 69 a 75) , il naturale allargamento della rosata uscendo dalla canna liscia aumentavano le ferite al nemico ma soprattutto supplivano alle scarse capacità dei tiratori.  
  Nella guerra civile i Confederati, soprattutto la cavalleria, per mancanza di armi utilizzavano gli shotgun (usiamo il termine americano!) con canne tagliate a 16-20 pollici ma caricate a palla asciutta; gli unionisti invece non usarono tale tipologia di armi.  
  Durante le guerre indiane gli shotgun vennero usati frequentemente anche se mai adottati ufficialmente : il generale Crook comandante del 6’ cavalleggeri contro gli Apaches era noto per nono separarsene mai. Nel 1881 venne infine adottato dal Dipartimento degli Approvvigionamenti il primo shotgun dell’esercito, calibro 20, ottenuto per modifica dei moschetti mod. 1863, anche se non era inteso per il combattimento ma da caccia per integrare il rancio !!!  
  Nel 1886 lo shotgun a ripetizione Spencer ottenne vero interesse : ne furono acquistati 400 come arma standard per le sentinelle.  
  Nel 1898 ci sono i primi veri utilizzi in combattimento: con la guerra ispanoamericana gli USA ottenero il controllo delle Filippine ma si scontrarono con una forte opposizione locale da parte dei civili. Il nuovo fucile a pomoa Winchester M97 che camerava 5 colpi della cartuccia regolamentare 00 ( il nostro 9 palle) venne utilizzato  spesso negli scontri ravvicinati e si dimostrò una delle poche armi capaci di fermare gli attacchi dei guerriglieri Giuramentados indomabili grazie al fanatismo ed all’oppio. Proprio tale occasione dimostro lo scarso stopping power della cartuccia standard per arma corta in .38 e pose le basi della nascita del binomio mitico Colt 1911 e 45acp.  
  L’ M97 ed alcuni M12 accompagnarono poi gli americani in Messico nel 1916 contro Pancho Villa.  
  Ed arriva la WWI. La guerra che avrebbe cambiato il modo di fare la guerra: la combinazione di artiglierie, mitragliatrici, filo spinato e trincee portarono a spaventosi attacchi frontali contro posizioni ben difese che causarono milioni di morti . I generali , si sa, sono sempre preparati a combattere la guerra precedente, non la prossima …  
  Le tattiche, a seguito di tali mattanze, si modificarono con azioni di piccole unità nella terra di nessuno e prima Inglesi, poi Americani utilizzarono i fucili a pompa per gli scontri ravvicinati con alcune modifiche per renderli più maneggevoli : canne commerciali più corte e l’aggiunta dell’attacco della baionetta : quella del P17. Incidentalmente tale baionetta sarebbe rimasta immutata sino al Vietnam, tranne le guancette in plastica anziché legno  
     
 

 
 

 
   
     
  Avrete probabilmente sentito le storie dei soldati americani che sparavano ai piccioni viaggiatori tedeschi o alle granate a mano in volo ?  Sono solo storie di guerra : i piccioni tedeschi andavano verso est e quindi non attraversavano le linee americane e le trincee distavano centinaia di metri… non è una storia invece che il fucile a pompa fu una brutta sorpresa per i tedeschi che minacciarono la fucilazione per chi fosse stato catturato con una di queste armi.  
  Dopo la WWI il fucile a pompa divenne una delle armi preferite dai gangster ma anche dalla polizia alla ricerca di armi più potenti.  
  Durante la WWII il dipartimento degli approvvigionamenti acquistò circa 80.000 M12 di cui 6800 in versione trench gun, 33.000 come riot gun ossia senza attacco baio e altre minime modifiche ed i restanti a canna lunga per addestramento.  
  Tali armi vennero usati poco in Europa, molto di più nel Pacifico dove, nella giungla, trovarono un notevole utilizzo.  
  Alla fine della WWII gli M12 sopravvissuti vennero ritirati dal servizio e riarsenalizzati dai seguenti arsenali: AA Augusta, AN Aniston, BA Benicia, MR Mount Rainer, OA Ogden, RA Raritan,  RRA Red River, RIA Rock Island, SAA San Antonio, SA Springfiled, TE Toole ; le cui iniziali si trovano sul lato sinistro della pala del calcio, tranne che nel Mount Rainer il cui marchio MR si trova sul fondo del calcio a pistola.  
  Vedere queste sigle sul calcio significa SEMPRE riarsenalizzazione e quindi sostituzione di alcune parti dell’arma, in modo del tutto lecito sia chiaro.  
     
 

 
     
  Vediamo come operarono tali arsenali: quasi sempre sostituendo la canna ( i cui marchi non sono più coerenti) cambiando otturatore se necessario, o il calcio (pagliettandolo completamente) ed anche, in almeno 20.000 pezzi a Rock Island nel 45 e pare anche anche in altri arsenali, ma il numero non è stato registrato, eseguendo la parkerizzazione.  
  È importante notare che tutti gli shotgun Winchester sia WWI che WWII venivano finiti per brunitura e solo circa 7.000 con numero seriale oltre 1.028.000 vennero originariamente parkerizzati; talvolta la parkerizzazione postbellica veniva applicata sulla brunitura originaria che traspare.  
  Con la riarsenalizzazione del 45 gli M12 vennero ritirati dal servizio, ma dovevano ancora combattere due guerre : la Corea ed il Vietnam . Solo nel 1969 il corpo dei Marines preoccupato dell’obsolescenza dei materiali decise la sostituzione dei suoi M12 con i Remington 870 ed i Mossberg 500. Una carriera di 60 anni !!!!  
  Meccanicamente l’M12 non ha particolare caratteristiche tranne una che lo rendeva assai gradito ai soldati: l’assenza del disconnettitorere, per cui , mantenendo premuto il grilletto e manovrando l’impugnatura si potevano scaricare in successione tutti i colpi con effetto devastante.  
     
  I marchi  
  Negli M12 WWI  ( rarissimi : la produzione totale è di 19.196 pezzi tra M97 ed M12 con prevalenza dei primi, e molti vennero ceduti agli inglesi dopo Dunkerque) il marchio U.S. e la flaming bomb sono incisi a mano sul lato destro del receiver davanti alla porta di espulsione.  
  Sugli M12 WWII tali marchi sono stampati a macchina in caratteri più grandi e si trovano sempre sul lato destro del receiver ma al di sotto della porta di espulsione.  
     
 

 
 

 
     
  Sugli M12 non sottoposti a riarsenalizzazione si può trovare anche il marchio dell’ispettore associato ai doppi cannoni incrociati e flaming bomb del dipartimento agli approvvigionamenti al centro sinistro della pala del calcio.  
  Il marchio dell’ispettore può essere W.B. iscritto in un rettangolo per gli M12 prodotti fino al Maggio 1942 (seriale oltre 912.000) data in cui il Tenente Colonnello Waldemar Broberg andò in pensione; oppure G.H.D. sempre iscritto nel rettangolo, cioè colonnello, poi generale, Guy H. Drewry dopo tale data  
     
 

Numeri seriali di produzione

WW I

109.000-185.000

WW II

912.000-1.035.000

 
     
 

 
     
 

Numero totale di pezzi prodotti

WW I

19.196  (tra M97 ed M12)

WW II

6.800 Trench, 33.028 Riot

 
     
 

 
 

 
     
  Bondino