Caricatore per cartucce propulsive per StGw57

 
 
  Foto di Fox, descrizione di Fox e di Filo, testo di F.A.Mancuso

 

 
  Molto difficilmente vedremo dalle nostre parti l'accessorio del FASS 57 (come era denominato lo StGw 57 quando indossava l'uniforme svizzera) che Fox ha avuto l'opportunità di fotografare e di descrivermi, e che è l'oggetto di queste note.

E credo che proprio per questo esso possa essere certamente di interesse per i visitatori del sito, che non saranno sorpresi, considerando la sua origine, dalla sua sofisticazione.

Da qualunque lato lo si guardi, l'aspetto è quello di un comune caricatore.

 

 
 

 

 
  Osservandolo con attenzione si notano però delle differenze rispetto al caricatore originale, ovvero:

- il colore, argenteo (a cui deve la denominazione informale di "magazzino bianco");

- la presenza di una sporgenza cilindrica sul suo fondo;

- la ridotta capienza (solo 6 colpi).

Inoltre lungo la sua parete posteriore è presente un dente mobile che scorre in senso verticale, e la lunghezza del vano per le munizioni è ridotta, e non consente di inserirvi munizioni di lunghezza standard.

 

 
 

 

 
  Per quanto possa sembrare strano, lo scopo del caricatore è quello di consentire il corretto lancio sia della granata attiva sia di quella inerte (denominata UG, acronimo per Ubungsgranate, ovvero granata da esercitazione, come quella un po' malconcia illustrata nella foto seguente, che, come gli altri oggetti fotografati in questa scheda, non ha mai varcato gli italici confini).

 

 
 

 

 
  Sulla zampa del bipiede sono visibili i riferimenti per l'alzo: sospendendo all'attacco della baionetta un filo a piombo (ottimo allo scopo il temperino d'ordinanza), e facendo coincidere la verticale così materializzata con la tacca della distanza da coprire, si ottiene l'alzo desiderato.

Come si può facilmente immaginare, il caricatore è destinato ad ospitare delle munizioni specificatamente destinate al lancio delle granate.

 

 
 

 

 
  L'oggetto misterioso illustrato insieme alla munizioni è il simulacro, realizzato in gomma, a scopo di esercitazione, di una carica aggiuntiva.

Ma la funzione del caricatore non si esaurisce nel dare ospitalità alle suddette munizioni.

Un volta che questo è stato riempito ed inserito nel suo vano, il dente mobile che si trova sul suo lato posteriore va ad inserirsi in un recesso del portaotturatore, e ne blocca ogni movimento.

Questo non consente ai rulli del sistema di chiusura metastabile di rientrare, e quindi all'otturatore di aprirsi, e l'arma risulta costretta a funzionare a ripetizione ordinaria.

Per aprire l'otturatore è necessario premere verso l'alto la sporgenza posta sotto il caricatore, che non è altro se non un pulsante che comanda l'abbassamento del dente di blocco, e mantenerla premuta mentre si tira indietro la manetta.

 

 
 

 

 
 

I vantaggi del tiro ad otturatore bloccato sono intuibili: la totalità dei gas di sparo viene destinata a spingere la granata, il sistema canna-otturatore-bossolo può affrontare sollecitazioni non minori di quelle sostenute nel normale uso, nessuna ipotetica ripetizione del colpo è possibile se il selettore di tiro è rimasto posizionato sul tiro a raffica.

La ridotta lunghezza del caricatore impedisce l'uso accidentale di munizioni complete di pallottola.

Unico problema non eliminabile: il tormento che l'arma subisce nel lancio della granata.

Esistevano vari tipi di granate modello 58 per fucile modello 57:

  • granata nebbiogena

  • granata a frammentazione

  • granata perforante a carica cava (anticarro)

Oltre alla granata inerte raffigurata (con carica propulsiva aggiuntiva) ne esistevano anche altri 2 tipi:

  • granata senza carica propulsiva aggiuntiva (con il codolo di colore nero);

  • granata lanciafilo (con una fascia azzurra, invece che nera, a metà altezza).

Quest'ultima veniva impiegata dai telefonisti per lanciare prima una corda oltre un ostacolo, e poi passare un filo telefonico, sfruttando la corda appena lanciata.

Per concludere, ricordiamo che in Svizzera il lancio di granate con il fucile non è stato introdotto con lo STG57.

         

Cliccando su queste immagini è possibile scaricare alcune pagine di istruzione sulle armi modello 11 e modello 31, che illustrano anche i tromboncini necessari ad effettuare il tiro.

Notare come solo un tipo fosse adatto ad entrambe le armi, mentre quello dedicato alla carabina modello 31 fosse adatto solo a quest'ultima.

 

Bibliografia

H. Habegger - Panzerabwehrwaffen in der Sammlung des Vereins Schweizer Armeemuseum - S.A.M. Dokumentation Nr. 6 – September 2006