Fucile Mannlicher Ungherese mod. 35

Gyalogsagi Puska 1935 Minta

 

Continuità nella tradizione... non mi viene in mente un altro modo per parlare del fucile ungherese per fanteria mod. 35.

Tutto inizia con la carabina Mannlicher 1890 dalla quale sono derivati il fucile Mannlicher 95 (il Ta-Pum) e le tre carabine Mannlicher 95, tutti in calibro 8x50r.

Ma per questi fucili ci sono già le schede nella sezione "gli Austro-Ungarici".

Nel 1931 sia gli austriaci che gli ungheresi decidono che il calibro è inadeguato ed adottano quasi contemporaneamente il calibro 8x56R (munizione denominata 31M).

Inizialmente modificano i Mannlicher 95 che sono già in dotazione, limitandosi ad apporre un vistoso punzone sulla camera di cartuccia, una "S" nel caso degli austriaci, ed una "H" nel caso degli ungheresi.

Ma rimaniamo in Ungheria... il Mannlicher 1895 modificato in calibro 8x56r viene denominato M31, ma ormai è un fucile progettato trentasei anni prima, e forse è il caso di "rivisitare" il progetto.

E così nel 1933 si comincia a lavorare su un nuovo fucile, che mantenga le buone caratteristiche del predecessore ma che sia progettato sulla nuova munizione d'ordinanza.

Viene abbandonato l'otturatore straight-pull a favore di un disegno di tipo bolt-action, con una calciatura in due pezzi sul genere già adottato dai Lee Enfield britannici. Il caricamento avviene con una piastrina, e visto che allora i fucili li disegnavano i tecnici, e non Giugiaro... il punzone anteriore che funge da supporto per la baionetta è veramente brutto, ma è estremamente pratico.

La produzione è stata effettuata dal 1936 al 1942 dalla "solita" FEG (Femaru Fegyver es Gepgyar) di Budapest.

Il fucile sarebbe forse rimasto in produzione più a lungo se, a seguito degli eventi bellici, la FEG non fosse passata a produrre i fucili M98/40 "Danuvia" per l'Esercito Tedesco.

Diamo un'occhiata all'azione dal lato destro

 

 

e dall'alto:

 

 

Il crest è decisamente "minimalista"

 

 

Presumo che il "39 sul punzone sia l'anno di produzione

 

 

L'alzo è un classico, da 100 a 2.000 metri

 

 

ed una vista inferiore, che mette in risalto una leggera ammaccatura della parete del serbatoio

 

 

La fascetta posteriore copre la congiunzione tra le due parti della calciatura, e funge da supporto laterale per la cinghia; il supporto inferiore invece è collocato posteriormente, inferiormente alla pala del calcio

 

 

La fascetta anteriore ospita le maglie per la cinghia, che può essere posizionata inferiormente o lateralmente

 

 

Una vista della parte anteriore, con l'orribile quanto funzionale perno che funge da supporto per la baionetta, che è realizzata appositamente per questo fucile

 

 

Lateralmente troviamo il punzone della matricola

 

 

mentre, contrariamente al solito, posteriormente la matricola non è riportata sulla pala del calcio, ma direttamente sul calciolo a caratteri cubitali.

 

 

Qualche dato sul fucile Modello 35:

Lunghezza fucile cm. 110
Lunghezza canna cm. 60
Rigature 4 destrorse
Caricatore 5 colpi con clip interna
Peso Kg. 4
Calibro 8x56 R
Velocità palla alla bocca 730 m/s