Westley Richards B

 

Scheda di Tappo, diottra fotografata dalla sua collezione.

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Questa rientra tra le diottre “rare”. Le uniche tracce della sua esistenza sono riuscito a trovarle su una mezza paginetta di un vecchio catalogo del 1912.

I numeri di brevetto fanno pensare però che sia un po' più datata. I brevetti, stampati nella parte interna della diottra, sono 3; il più vecchio è 13345/01 che dovrebbe indicare brevetto 13345 del 1901, un secondo brevetto 1389/05 dovrebbe risalire all'anno 1905, ed il più recente 20284/11 dovrebbe risalire al 1911. Forse 3 brevetti così distanti nel tempo indicano aggiunte o modifiche sostanziali (purtroppo la ricerca on-line di questi brevetti è stata vana :-( ).

La Westley Richards “B” viene espressamente dichiarata (da catalogo) per Enfield Lungo, CLLE (Charger Loader Lee-Enfield) ma come sicuramente avrete notato dalle date dei brevetti ciò non è possible. Nel 1901 (data del primo brevetto) il CLLE non era ancora stato sviluppato (le prime conversioni avvenero a partire dal 1 Luglio 1907 [1]), al suo posto in servizio si trovava il predecessore MLE (in servizio dal 11 Novembre 1895 [1]) e si poteva trovare anche l’ancor più datato MLM (in servizio dal 22 Dicembre 1888 [1]). Tuttavia la somiglianza tra i modelli non ne impedisce l’intercambiabilità. Si monta semplicemente al posto del volley-sight. Il corpo principale, composto dallo stelo verticale e quello orizzontale sono costruiti in un due parti fisse, senza snodi. Questo la rende sicuramente robusta e più rigida rispetto alle sue coeve BSA 9, BSA 9C, Fenby Hale, Mues ... tutte diottre prodotte per fucili “Service” con la caratteristica di potersi ripiegare lungo il fianco del fucile quando non in uso. Per il montaggio sarà sufficiente sostituire nel fucile la vite/perno su cui ruota il volley Sight, mettendone una più lunga che permette oltre all’inserimento della diottra, anche il serraggio di una vite/pomello per bloccare la diottra nella corretta posizione. Penso sia più che altro una sicurezza, per garantirne la stabilità durante lo sparo ed eliminare su di essa gli eventuali spostamenti causati dal rinculo. La posizione di “uso” o “riposo” è data come in tutte le diottre che si montano al posto del “volley” dai denti della leva di sicura (nel caso del CLLE la molla serve solo a tenere in posizione il volley sight, in quanto la sicura si trova ancora nel Cocking-piece sull’otturatore). Vista dal lato sinistro, si vede in cima allo stelo verticale il pomello per la regolazione dell'elevazione, sul "braccino" orizzontale il pomello per la regolazione in deriva e sul retro dello stelo il pomello per la regolazione "rapida" in pratica svincola il braccio dalla barretta filettata e da la possibilità di fare velocemente spostamenti in altezza.

A differenza di tutte le altre diottre, questa ha tutti i “comandi”, raggiungibili e utilizzabili dalla mano sinistra.

Nella prossima foto, presa dal lato “giusto” si possono notare due cose che la rendono curiosamente insolita.

- la prima è la presenza di un foro sullo stelo che funge da Volley-Sight, il che fa pensare che questa diottra sia quantomeno stata pensata per un uso "operativo" come in effetti risulta dalla pagina del catalogo che dice: “Patent Military and Target Windgauge Match Peep Sight” anche se nel 1912, (data in cui compare sul catalogo) il CLLE In Inghilterra era già stato destinato ad un uso marginale nelle riserve, per l’addestramento o in reparti non di prima linea di stanza nelle numerose colonie.

- la seconda particolarità è l’ oculare con dispositivo "anti-canting" non saprei come tradurlo, se non come "anti inclinazione" (N.d.F.: anti sbandamento?).

Qui si vede un po' meglio...

Qui si capisce decisamente bene come funziona. In pratica è un rudimentale ma funzionale sistema per rilevare l'inclinazione dell'arma al momento di mirare. Un foro, sopra a quello di mira coperto da un "lamierino" che funge da pendolo, bilanciato da due piccoli contrappesi. Il foro risulterà chiuso solo ad arma perfettamente verticale. Se l'arma fosse inclinata (sul lato destro o sinistro) il foro potrà essere parzialmente o completamente aperto in base al grado di inclinazione. (Garantisco che se l'arma non è verticale, anche la minima luce dal foro risulta fastidiosissima all‘occhio che mira).

La presenza di questo dispositivo farebbe pensare ad un uso più "agonistico" che "operativo".

Quando non in uso, la diottra può essere abbattuta permettendo il normale uso di tacca di mira e mirino.

All’apparenza sembrerebbe una diottra solida e ben costruita, ed in effetti lo è, però ... penso si possa dire che gli ingegneri della Westley Richards si siano persi in un bicchier d’acqua. :-(

Niente da dire sul sistema di fissaggio, il pomello che va a stringere la base la rende inamovibile, niente da dire neanche sulla rigidità, non avendo snodi è paragonabile alla PH5. Tanto di cappello all’oculare innovativo con dispositivo “anticanting”... ma i “click” di regolazione affidati a mollette lamellari sagomate ... decisamene una pessima idea. :-(

Con il tempo si sono “stancate” e gli spostamenti precisi in verticale e orizzontale sono solo un bel ricordo. Magari gli ingegneri non pensavano che qualcuno avrebbe voluto usarla a più di un secolo dalla sua creazione, anche se a guardarle bene, anche da nuove dovevano essere molto “delicate”. :-(

Lo stesso sistema per dare i “click” è presente su altre diottre ben più economiche prodotte dalla Westley Richards.

La rotellina dentellata che si intravede nella parte bassa dell'oculare, serve per regolare la dimensione del foro, in pratica è un disco che ruota con 4 fori di misure diverse, sistema del tutto simile a quello della BSA e della Parker Hale.

 

Questo particolare oculare denominato C1 è integrato nel braccio della diottra, qui si vede in tutta la sua apparente semplicità. Si possono vedere incisi sui pesi i numeri 3 - 4 e incisi sul corpo dell’oculare gli stessi numeri, indicazione per il corretto montaggio, la cosa potrebbe sembrare banale ma i pesi hanno una polarità magnetica e montati correttamente funzionano da “freno” per il pendolino (per fare un esempio, come nella mitica bilancia per polveri della RCBS 505). Se montato al contrario il “pendolino” tende ad oscillare ad ogni minimo sussulto e perché si fermi ci vuole assoluta immobilità per lungo tempo ... congegno decisamente notevole per l’epoca.

 

Come si vede dalla pagina del catalogo ne esisteva una variante più piccola ed indipendente, denominata D1. Creata appositamente per essere utilizzata anche su altri tipi di diottra più comuni e popolari. Tanto che lo stesso catalogo la indica come: “adatta all’uso su diottre BSA...”.

La Westley Richards B, nonostante le caratteristiche di solidità e l’innovativo sistema anti inclinazione, non ebbe un gran successo, forse complice il fatto che nacque per un fucile ormai in declino anche se ancora ampiamente utilizzato nelle gare di tiro o forse il prezzo non proprio in “fascia economica”. Maggior fortuna ebbe l’oculare D1 abbinato alle più economiche e più diffuse diottre BSA, montate sui fucili di piccolo calibro.

I più attenti avranno notato dalle fotografie che la diottra qui fotografata non è montata su CLLE ma su un più vecchio MLE e avranno notato anche che manca il “pomello” di fissaggio sulla vite alla base della diottra (pomello che si può vedere nella pagina del catalogo) ... Ahimè non si può avere tutto ;-)

[1] Fonte: “List of Changes in British War Material” di Ian Skennerton (salvo castronerie nel tradurre ;-)