LE BAIONETTE DEI FUCILI MOD. 38

 

 

È nato prima l’uovo o la gallina?? È

È nata prima la Baionetta Modello ’38 per il mitra o per il fucile?

 

Scherzi a parte, la storia delle Baionette per i Carcano 1938 è alquanto controversa e confusa.

Forse  (teoria di A. Carter)  tutto ha inizio dallo sviluppo e dalla sperimentazione presso la Beretta di Gardone di un nuovo tipo di arma: il Moschetto Semiautomatico Beretta Modello ’35 (Meglio conosciuto come MSB 35) intorno alla prima metà degli anni ’30 (in pratica il progenitore del ben più famoso MAB 38/A).

Non si sa per quale strana ragione, si decise di corredare questo tipo di arma di una baionetta che potesse essere inastata in caso di necessità, potesse essere ripiegata quando non fosse necessaria (per intenderci … un po’ come la baionetta a spiedo dei 91/38 da cavalleria) e che, fungesse anche da pugnale, al fianco del militare che l’avesse in dotazione, custodita nell’apposito astuccio.

Insomma, una vera arma all-purpose come si direbbe oggi!

 

Il primo esemplare, comparso intorno al 1936, denominato “Baionetta con lama ripiegabile e leva di svincolo per Moschetto 35”, aveva la lama della lunghezza di circa cm 19,6.

La lama si ripiegava di 180° tramite un pulsante presente nella parte terminale dell'impugnatura. Il pulsante sbloccava la molla di tenuta della lama, la lama si tirava leggermente in avanti e dopo poteva essere ripiegata nell’apposito incavo dell'impugnatura.

Il sistema di aggancio all’arma da fuoco funzionava tramite una leva zigrinata posta sulla parte superiore destra dell’elsa. La baionetta si montava tramite un perno a coda di rondine che si innestava in un apposito incavo sul vivo di volata del Moschetto.

Le guancette erano tenute in sede da 4 viti corte (cioè 2 per lato) con testa a sezione trapezoidale.

Contemporaneamente nacque l’idea di dotare anche i Carcano 1938 di tali baionette di nuova concezione, abbandonando la ormai storica Sciabola Baionetta Mod.1891.

La storia delle due baionette (quella per il mitra e quella per il fucile) da questo momento in poi si interseca e procederà di pari passo.

Il primo esemplare di Baionetta per il fucile (“Baionetta con lama ripiegabile e leva di svincolo Mod.91/38) ha anch’essa il sistema di aggancio a “leva di svincolo” e la lama pieghevole, ma rispetto al modello MSB, la lama è lunga cm 18,5 e invece del supporto a coda di rondine, ha un più tradizionale anello di tenuta.

I primi test (probabilmente intorno al 1937) misero in rilievo l’eccessiva fragilità del sistema di aggancio a molla esterna e così si decise di sostituire la leva di svincolo con il più classico bottone di tenuta a molla interna, mantenendo tutte le altre caratteristiche.

Da questa modifica nascono la Baionetta per il MAB 38/A (“Baionetta da Moschetto con lama ripiegabile Mod.38”) e quella per il Carcano 91/38 (“Baionetta con lama ripiegabile Mod.91/38”).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A partire dal gennaio 1938 entrambi i modelli entrano in servizio attivo.

Tuttavia, ben presto l’idea di un’arma bianca multi funzionale viene abbandonata.

Forse, da una parte perché ci si rende conto della inutilità di una baionetta inastata su un mitra, dall’altra parte perché le baionette con lama pieghevole sono eccessivamente fragili, relativamente complicate da fabbricare e, soprattutto, praticamente inutili.

La nostra storia continua dunque e, intorno al 1939, si decide di modificare le baionette a lama pieghevole già esistenti, tramite l’inserimento di un braccio di guardia che ne bloccasse la lama in posizione di apertura. Nasce dunque la “Baionetta  con lama pieghevole convertita Mod.91/38”. Tale Baionetta fu prodotta fino ad esaurimento delle scorte di pezzi per il tipo pieghevole.

 

 

 

Questo modello scardina l’idea della “baionetta pieghevole” ed introduce il primo tipo di “pugnale baionetta” di fabbricazione e concezione italiana.

Al modello “con lama alterata” seguirà l’ultimo modello, in ordine cronologico ed evolutivo, delle baionette per il 91/38 (intorno al 1942-43): la “Baionetta a lama fissa Mod.91/38”.

Quest’ultimo tipo, dimensionalmente identico al precedente, se ne differenzia, per il manico pieno (senza cioè la scanalatura che permetteva alla lama di ripiegarsi indietro) e per le guancette che sono rivettate come nelle baionette del ’91 invece che avvitate.

Tutte le baionette citate risultano avere le guancette in legno. Le Baionette con lama pieghevole e derivate possono avere le lame in acciaio chiaro, brunite o con una speciale finitura rossiccia.

 

 

Per tutte le baionette erano previsti 3 tipi di fodero metallico:

Un primo tipo (molto raro) striato, con passante per la cintura in diagonale. Un secondo tipo, uguale al precedente, ma senza striatura e,  in fine, un terzo tipo (quello più comune) con un gancio di tenuta che si inseriva nell’occhiello della classica tasca per baionetta Mod.1907 per armi modello ’91. Normalmente le baionette a lama pieghevole sono corredate con i foderi del primo e del secondo tipo. Si noti come, malgrado la lama delle baionette per i mitra fosse lievemente più lunga della lama destinata agli esemplari in dotazione con il fucile, entrambe le tipologie adoperino lo stesso fodero.

Infine, capita spesso (…o meglio, quando si ha la fortuna di capitare per le mani una delle rare baionette per i mitra Beretta!) che la maggior parte di queste baionette (sia MSB che MAB) si trovino punzonate con la sigla “SA”. Tale sigla denota l’uso da parte dell’esercito finnico nella guerra d’inverno. A quanto pare infatti, parte delle esigue scorte di baionette per i mitra Beretta furono inviate a dar manforte ai finlandesi.