Mauser Karabiner 1898 Kurz (K98K)

 

 

Scheda di Absolut - arma fotografata della sua collezione privata

 

La carabina Mauser 1898 corta è stata l'ultima di una lunga serie di fucili Mauser utilizzati dall'Esercito Tedesco.

Ma visto che qui stiamo discutendo del "Mauser dei Mauser", mi vedo costretto a "rispolverare" un po' di "storia noiosa". Il fondatore della Mauser nasce nel 1838 a Oberndorf am Neckar, nella regione tedesca del Baden Württemberg. Il padre è un armaiolo che lavora all'Arsenale di Stato di Oberndorf. Nel 1859, a 21 anni, Peter Paul va a fare il militare, come artigliere. E nel tempo libero si dedica alla attività di progettista di armi, ma all'epoca l'Esercito Tedesco non è interessato ai suoi progetti. Nel 1865 sviluppa il suo primo fucile bolt action, molto più sicuro di quelli in uso all'epoca. Grazie ad una garanzia concessa dal governo tedesco apre, in società con il fratello, la prima fabbrica Mauser.

Purtroppo per lui, in quegli anni l'interesse verso nuovi prodotti militari era abbastanza scarso, e la fabbrica attraversò momenti difficili. Nel 1867 iniziò la collaborazione tra la Mauser e la Remington, che era rappresentata da Norris. Da questa collaborazione nacque il fucile Mauser-Norris, che lo stesso Norris sperava di potere vendere all'esercito francese. Ma i francesi preferirono un progetto sviluppato in Francia, e la collaborazione tra la Mauser e la Remington non ebbe seguito.

Nel 1871 l'esercito prussiano adottò il fucile Mauser con la denominazione di M71. Si trattava di un fucile in calibro 11 mm. a polvere nera.

Visto il buon successo dell'iniziativa, i fratelli Mauser decisero di creare una fabbrica di armi in grado di eseguire lavorazioni in quantità più elevata. Nel frattempo il fucile veniva adattato a diversi calibri per fare fronte alle richieste specifiche degli eserciti acquirenti, e fu camerato in 7,65 mm Gewehr 88 per l'esercito tedesco e per quello turco, ed in 7 mm. per quello spagnolo.

Il fucile si dimostrò così valido, e diede tanto "filo da torcere" agli americani durante la Guerra Ispano Americana del 1898, che il governo americano ordinò alla Springfield Armory un fucile praticamente identico al Mauser. A seguito di questa mossa "poco astuta" la Springfield fu costretta a pagare 200.000 dollari di diritti di brevetto alla Mauser.

Nel frattempo alla Mauser erano cambiate un po' di cose... il brevetto del Mauser non apparteneva più agli inventori, ma per finanziare la costruzione della fabbrica, e per fare fronte ai primi anni di difficoltà economiche, era stato ceduto ad una merchant bank tedesca, la Ludwig Loewe & Co. Inoltre le numerose commesse arrivate alla Mauser le impedivano di poterne accettare altre, e così si ritrovarono a vendere i diritti di produzione ad aziende estere, come nel caso della Fabrique Nationale belga che acquistò i diritti per la produzione del Mauser M1889 per l'Esercito Belga.

Insomma... tali erano le richieste per questo ottimo fucile che la Ludwig Loewe pensò bene di estendere i "confini della Mauser" creando il "Cartello Mauser", che comprendeva diverse aziende consorziate che producevano fucili Mauser e... oggetti correlati.

Il "Cartello Mauser" era formato dalla Mauser Waffenfabrik, dalla DWM (produttrice di munizioni e polvere da sparo), dalla Fabrique Nationale belga e dall'austriaca Steyr.

Nell'Aprile 1898, per ordine diretto dell'Imperatore, l'esercito tedesco commissionò alla Mauser numerosi fucili che vennero denominati Gewehr 98, ed erano camerati in calibro 7,92 mm.

Questo fucile era destinato a diventare l'arma standard di tutte le forze armate tedesche.

Le vicende belliche sono note, ma il Gewher 98 resta al suo posto come arma di ordinanza fino al 1935, quando la Wehrmacht decide di ammodernare il fucile e richiede una serie di modifiche alla Mauser, dall'accorciamento della canna, al diverso mirino, alla "curvatura" della manetta di armamento, e con un caricatore interno da 5 colpi.

Era nato il Kar98K, o K98K.

Ogni soldato tedesco che abbia combattuto durante la II G.M. ha usato un Mauser K98K, che per lunghi anni è stata l'unica arma lunga individuale in dotazione. E' stato anche un'ottima arma da cecchino, equipaggiato con le ottiche ZF41 (2,5 ingrandimenti) e ZF42 (5 ingrandimenti). E' stato utilizzato anche come fucile lancia-granate, sia di tipo esplosivo che di tipo perforante.

Quando la Germania iniziò la II G.M. poteva contare su 2.769.533 carabine K98K, ed il costo di ognuno era, allora, di 70 Marchi.

Durante la II G.M. fu oggetto di numerosi interventi, volti a ridurre il costo e ad incrementare la produzione, e malgrado fosse in programma di sostituirlo con armi più economiche e con maggiore potenza di fuoco, rimase la principale arma lunga individuale per l'intero conflitto, e venne prodotto in 14 milioni di esemplari.

Diamo una occhiata al mio... questa è l'azione

 

 

e questa è una notevole "collezione" di punzoni sul lato sinistro dell'azione

 

dai quali si deduce che è stato prodotto nel 1939 dallo stabilimento 147, ovvero dalla J.P. Sauer & Sohn di Suhl. I legni sono nel complesso ben conservati, e sia la canna che il calcio

 

e l'otturatore

 

 

sono monomatricola (o quantomeno lo sembrano...).

Tutte le volte che affronto il discorso "Mauser monomatricola" con Massimo Monsagrati, mi fa la solita strigliata: "beh... cosa pretendi da un fucile che ha fatto tanti anni di guerra? che sia monomatricola? Se è veramente un monomatricola, significa che probabilmente ha fatto la guerra in rastrelliera, imboscato come arma d'ordinanza di qualche furiere"... e forse ha ragione, anche perché di recente mi è capitato di vederne diversi con le matricole palesemente alterate per renderlo "mono". Insomma... anche se può sembrare paradossale una "matricola sbagliata" a volte può dare una "garanzia d'autenticità" che il monomatricola non riesce a dare. E così ho trovato una giustificazione per il gruppo di scatto ed il serbatoio, che non sono "mono" :-)

 

come non è "mono" la fascetta anteriore.

 

 

Nel complesso è un bel fucile, e la canna è ottima. E' un'arma che ha combattuto, e non si è fermata alla II G.M., perché le stesse armi del Terzo Reich sono poi passate ad equipaggiare l'esercito israeliano fino all'inizio degli anni 60, a confermare la bontà di un progetto meccanico che risaliva a quasi un secolo prima.

 

A questo punto... iniziano i "miei saccheggi"... ovviamente non ero in grado di cercarmi personalmente i codici (numerici ed alfabetici) relativi ai vari produttori di Mauser. Avrei potuto far "finta di nulla" e tenere gli elenchi trovati sul web solo sul mio disco rigido, a mia esclusiva disposizione. Ma mi sembrava di fare cosa utile inserendoli in una pagina, sperando che questo non urti la sensibilità di nessuno.

Eccoli, in ordine di anno ed in ordine alfabetico.

Rimanendo in tema di "saccheggi", ci sono anche due esplosi del K98K, uno in bianco e nero ed uno a colori.

 

Per quanto riguarda i "numeri", eccone qualcuno:

Calibro 7,92 (8x57 JS)
Lunghezza totale 110,7 cm.
Peso 3,9 Kg.
Canna 60 cm. - 4 principi - destrorsa
Caricatore interno 5 colpi
Ripetizione manuale, sistema Mauser (e cos'altro!!)