LA CARTUCCIA 7,62x54R DAL 1891 A OGGI.

Scheda di Alberto De Carli - foto di munizioni presenti nella sua collezione. E' vietata la riproduzione di questo articolo o di parti di esso, nonchè delle immagini presenti, senza il permesso dell'autore o di chi cura questo sito web.

 

Parte 1: La produzione Russo-Sovietica

Questo articolo ha lo scopo di fornire un' analisi sufficientemente esaustiva di quella che fu la munizione principale dell'armamento russo e sovietico dal suo sviluppo, avvenuto nella seconda metà del '800, fino ai giorni nostri.

Nonostante siano passati ormai centoventi anni dalla sua adozione, questa cartuccia è ancora in uso in ambito militare, non solo nell'odierna Russia, ma anche in molti altri paesi, principalmente quelli che costituivano il patto di Varsavia.

 

NOTA:  I dati forniti riferiti al peso delle palle, polvere nonchè alla velocità dei proiettili possono subire variazioni. Questo è dovuto alla variabilità dei pesi di palle e cariche di polvere (e quindi delle velocità) presenti nelle cartuccie militari, che spesso, pur se dello stesso tipo e dello stesso lotto di produzione presentano differenze considerevoli. I dati presenti fanno quindi riferimento ai valori più probabili. Le velocità (se non diversamente specificate) sono espresse in metri/secondo e sono riferite al fucile Mosin Nagant m1891/30, la cui lunghezza di canna è di 730mm ed il passo di rigatura è di 1: 241 millimetri (1 : 9,5 pollici). Per comodità e per un'immediata comprensione ho deciso di esprimere i pesi relativi a pallottole e dosi di polvere in grani, unità di misura comunemente usata in questo campo.

 

La seconda metà del 1800 è stata caratterizzata da numerosi cambiamenti e innovazioni per quel che riguarda l'armamento degli eserciti di tutto il mondo. Lo sviluppo di armi a ripetizione, di munizioni di calibro più piccolo rispetto a quelle usate fino ad allora e lo sviluppo di polveri da sparo infumi, influenzarono tutti i Paesi, che adottarono soluzioni differenti al fine di essere tecnicamente efficienti sul piano militare.

Anche la Russia zarista, reduce dalla guerra con la Turchia, si impegnò nello sviluppo di un'arma a ripetizione, che avrebbe dovuto rimpiazzare il Berdan II a colpo singolo. A questo progetto partecipò il Capitano Sergei Ivanovich Mosin, all'epoca a capo della divisione meccanica dell'arsenale di Tula.

I primi sforzi furono rivolti verso la conversione del Berdan II in un'arma a ripetizione, ma dopo attenta analisi del nuovo calibro 8x50R Lebel caricato con polvere senza fumo e adottato dalla Francia nel 1886, il progetto fu abbandonato e le attenzioni si concentrarono sullo sviluppo di un'arma di calibro inferiore. Lo studio delle nuove munizioni sviluppate da altri paesi europei continuò, e già nello stesso anno in cui fu introdotto l'8x50R Lebel, un prototipo di fucile a colpo singolo in calibro 8mm ( 3,15 linee, nell'unità di misura russa) fu presentato come possibile successore del Berdan mod. 1870. La cartuccia da 3,15 linee proposta dal Colonnello Rogovstev sviluppava una velocità iniziale della pallottola di 550 metri al secondo, ma la polvere da sparo usata, che conteneva anche da nitrato d'ammonio (sale formato da ammoniaca e acido nitrico), risultò non essere adatta a lunghi periodi di stoccaggio, oltre a favorire la corrosione delle canne delle armi in cui tali munizioni venivano usate.

Nel 1889 la commissione a capo dello sviluppo di una nuova arma e di un nuovo calibro esaminò anche la cartuccia austriaca 8x50R per il fucile Mannlicher, assieme al prototipo di fucile a ripetizione del belga Leon Nagant camerato nella cartuccia da 3,15 linee.

Nel 1890 fu deciso di adottare una cartuccia di calibro ancora inferiore, da tre linee ( 7,62 mm-una linea corrispondeva a 2,54 mm o 0,1 pollici), il cui bossolo era molto simile all'austriaco 8X50R, ma con il colletto di lunghezza superiore. L'arma che doveva usarla fu il risultato dell'unione di un prototipo a colpo singolo di S.I. Mosin e del sistema di alimentazione del belga Nagant.

 

Da sinistra: cartuccia 8x50R Lebel, 8x50R Mannlicher, 7,62x54R.

 

La cartuccia fu denominata "Cartuccia per fucile da tre linee, Modello dell'anno 1891" ("3-линейный патрон обр. 1891 г." ). La nuova munizione utilizzava una palla round nose lunga 30,4 mm costituita da un nucleo centrale formato da una lega di piombo e antimonio all'1,5%, rivestito da una camiciatura in maillechort (lega formata dall'85% di rame e dal 15% di nichel). Il peso della palla era di 211 grani ed il suo diametro era compreso tra .306 e .307 pollici (mentre le canne dei fucili m.1891 avevano diametri di brocciatura -il diametro compreso tra i "vuoti" della rigatura- maggiori, che partivano da .311 pollici, e tali rimasero per tutta la produzione russo-sovietica delle armi Mosin Nagant). I bossoli utilizzati erano in ottone, caricati con innesco di tipo Berdan, e contenevano 36 grani di una nuova polvere infume che generavano una velocità iniziale del proiettile (nel fucile da fanteria m1891) di 620 m/s.

 

 

L'impianto per la fabbricazione di munizioni situato a San Pietroburgo fu il primo a produrre, nel 1891, questa cartuccia. Nel 1893 fu la volta della fabbrica di Tula, seguita da quella di Lugansk, impianto nuovo la cui produzione iniziò nel 1895. Nello stesso anno fu introdotta la crimpatura del colletto del bossolo, prima in due e successivamente in tre punti.

La munizione adottata nel 1891 fu utilizzata per la prima volta in combattimento durante la guerra Russo-Giapponese del 1904-1905. Essa si dimostrò inadeguata a causa della scarsa precisione e della traiettoria la cui parabola era molto accentuata e risultò non essere efficace su bersagli protetti. Per ovviare a questo problema, già nel 1902 una diversa versione munita di palla monolitica in bronzo da 160 grani con una velocità di 724 m/s fu sviluppata dal Colonnello Rostovshchikov, ma il progetto, nonostante i risultati promettenti non ebbe seguito. Le esigenze belliche portarono allo sviluppo di contratti esteri per la produzione della cartuccia da tre linee, in Germania, Austria e Belgio. La produzione estera continuò brevemente anche dopo la fine delle ostilità.

Parallelamente furono sviluppate diverse varianti di questa cartuccia destinate all'addestramento, come versioni a salve che utilizzavano bossoli di recupero delle cartucce ordinarie, caricate con carica ridotta compresa tra 14 e 23 grani e che spesso montavano una falsa palla in carta.

Molti esperimenti furono svolti con munizioni destinate al tiro ridotto, adottando varie soluzioni, diverse delle quali insoddisfacenti, come l'uso di palle troppo leggere che, unite probabilmente a un diametro inopportuno e a una carica non adeguata fornivano risultati pessimi. Furono usate palle in piombo, che davano problemi di impiombatura della canna e vi furono esperimenti con palle in legno, abbandonati quasi immediatamente. Successivamente un'altra versione contenente circa 4,6 grani di polvere semi infume che montava una speciale palla in piombo da circa 70 grani fu utilizzata e ulteriormente modificata usando una palla in stagno da 46 grani. Nonostante diversi problemi riscontrati con queste ultime due versioni, esse furono prodotte fino alla metà degli anni venti.

Altre varianti furono sviluppate e sperimentate, inclusa una falsa cartuccia con riduttore di calibro.

Non mancarono le cartuccie da manipolazione. Furono prodotte copie identiche della munizione ordinaria, ad eccezione di alcuni solchi persenti sul bossolo necessari per distinguerle dalle cartuccie cariche. Altre varianti utilizzavano palle in legno o erano costituite da un corpo centrale in legno e montavano il fondello del bossolo in ottone e la palla ordinaria.

Riproduzione di munizione a salve
costruita dall'autore a scopo dimostrativo.

 

Il fallimento della munizione ordinaria nel conflitto con il Giappone impose la revisione di tale cartuccia al fine di ottenere prestazioni migliori. Già nel 1905 fu testata una nuova versione sperimentale, costruita al pirotecnico di San Pietroburgo. La palla spitzer a base piatta utilizzata, del peso di 165 grani, raggiungeva una velocità di 720 metri al secondo (nel fucile m1891). Tuttavia la precisione non era accettabile, forse dovuta al fatto che il diametro della palla era identico a quella introdotta nel 1891.

Nel 1906 fu istituita una commisione che aveva lo scopo di sviluppare una nuova e definitiva munizione ordinaria. Particolare interesse destò la cartuccia tedesca 7,9x57 del 1904 con palla spitzer (S patrone), che influenzò notevolmente il lavoro della commisione. Ne risultò una nuova versione adottata nel 1908 che montava una palla spitzer a base piatta da 148 grani, della lunghezza di 28,5 mm e denomina "Л" ("L"- "Legkoy", leggera.) -Identificata con il codice 57-H-321-, le cui caratteristiche della camiciatura erano identiche a quella della palla precedente del 1891, ad eccezione dello spessore che fu incrementato da 0,3 a 0,5 mm.

 

 

Il nucleo era formato da una lega di piombo-antimonio all'1-2 %. Anche il diametro fu aumentato a .310 pollici. Il bossolo continuò, per il momento, a essere costruito in ottone, e conteneva circa 47 grani di polvere che fornivano una velocità alla nuova palla di 860-870 m/s. Inizialmente la palla era allogiata per 5 mm all'interno del colletto, ma nel 1909 questa lunghezza fu incrementata a 7,5 mm, probabilmente dovuto a esigenze legate all'uso di questa cartuccia con armi automatiche. Nello stesso anno fu introdotta la crimpatura del colletto in tre punti mentre l'impianto situato a Lugansk la utilizzò in otto punti, ma successivamente le palle vennero munite del solco di crimpatura, dapprima liscio e in seguito con zigrinatura verticale.

La nuova cartuccia portò molti cambiamenti. Le armi furono aggiornate per l'uso della nuova munizione, e fornite di un nuovo alzo (Konovalov), oltre ad una vite passante nel calcio necessaria per assorbire il rinculo generato dalla nuova cartuccia.

Questa divenne la munizione ordinaria dell'esercito russo e successivamente sovietico, fino alla fine della produzione di questa particolare versione, avvenuta nel 1954.

 

Alcune ulteriori modifiche furono apportate alla costruzione di questa cartuccia nel corso degli anni. Dagli anni '30 il fondello del bossolo non ebbe più un profilo raggiato ma bensì sfacciato, mentre la camiciatura della palla cominciò a essere prodotta in acciaio ricoperto da una lega costituita dal 90% di rame e dal 10% di zinco, anche conosciuta come "tombacco" (D'ora in avanti, per comodità e brevità chiamerò questo tipo di camiciatura semplicemente "acciaio-tombacco"). Questo portò a una nuova denominazione della munizione: modello 1908/30 con palla tipo "L" - Identificata con il codice 57-H-322 -. Successivamente i bossoli iniziarono a essere anche costruiti in acciaio ramato -codice 57-H-323-. La carica di polvere fu incrementata nel corso della produzione fino a raggiungere il peso di 50-51 grani, mentre la velocità sviluppata rimase pressochè invariata.

 

 

Dal 1939 al 1941 una particolare versione subsonica con palla " L " mod.1908/30 ( denominata " УС " - " US " )  fu sviluppata per gli esperimenti condotti con armi munite di silenziatore ( Fucile Mosin Nagant 91/30 con silenziatore "C-40" -S-40-). La palla da 148 grani era completamente di colore verde, così come il fondello del bossolo, e raggiungeva una velocità di 260 m/s grazie alla dose di polvere utilizzata, corrispondente a 7,7 grani.

Nonostante fosse stata ufficialmente adottata come munizione ordinaria nel 1908, furono condotti ulteriori esperimenti, probabilmente fino all'inizio del primo conflitto mondiale, esaminando vari tipi di palla e svariate soluzioni. Anche le cartuccie da manipolazione subirono un' evoluzione e furono prodotte nuove versioni che rispecchiavano la nuova palla "L" (sia con la palla in legno, sia con il bossolo costituito di legno e fornito di un fondello in ottone e palla ordinaria da 148 grani). Successivamente furono create copie identiche delle cartuccie cariche, munite di piccoli avvallamenti sul bossolo per poterle identificare facilmente.

 

 

Durante la Prima Guerra Mondiale fu ufficialmente adottata la prima versione con palla perforante per questa cartuccia. Essa fu ideata dal capitano Kutovy e fu denominata mod. 1916. Essa montava una palla della lunghezza di 33,84 mm del peso di circa 170 grani, formata da una camiciatura esterna che conteneva un alloggiamento conico cavo, il quale ospitava un nucleo in acciaio della stessa forma della palla con funzione perforante. Il bossolo in ottone conteneva 44 grani di una nuova polvere estrusa tubulare simile alla "du Pont" che forniva una combustione controllata della polvere e manteneva la pressione generata più a lungo. La velocità raggiunta da questa pallottola, nel fucile m1891, era di 650 m/s.

La Rivoluzione del 1917 causò la fine della produzione di munizioni allo stabilimento di San Pietroburgo, i cui macchinari e tecnici furono trasferiti nei nuovi impianti di produzione sorti rispettivamente nel 1919 e 1920 a Simbirsk ( successivamente rinominata Ulyanovsk) e Podalsk. La formazione dell'Unione Sovietica portò anche l'adozione del sistema metrico che sostituì l'antiquato sistema di misura dell'epoca zarista.

Nel 1930 una nuova variante della cartuccia 7,62x54R fu introdotta e prodotta parallelamente alla munizione ordinaria con palla "L". Essa utilizzava una nuova palla boat tail da 182 grani ( palla tipo "Д" - "D", "Dal'noboinaya" che significa lunga distanza) lunga 33,5 mm, facilmente identificabile dalla punta di colore giallo. Essa era costituita dal nucleo in lega di piombo e antimonio al 2% rivestita dalla camiciatura in acciaio-tombacco. 48,5 grani di polvere estrusa erano alloggiati nel bossolo - prima costruito in ottone -codice 57-Д-422- e successivamente anche in acciaio ramato - codice 57-Д-423 - e fornivano una velocità iniziale di 800 m/s. Come già detto, questa versione era paticolarmente adatta per tiri a lunga distanza. La produzione continuò fino al 1953.

 

Sempre nel 1930 fecero la loro comparsa due nuove versioni, quella perforante e quella tracciante. La perforante -identificata dal codice 57-Б-222- montava una palla boat tail lunga 36,5 mm denominata "Б-30" ("B-30") del peso di 165 grani costituita da un nucleo della stessa forma della palla in acciaio rivestito da piombo e da una camiciatura in acciaio-tombacco la cui punta era di colore nero. L'acciaio utilizzato per la fabbricazione del nucleo con funzione perforante poteva essere del tipo Y10 (1,03% C - 0,33% Si - 0,33% Mn), Y12 (1,23% C - 0,33% Si - 0,33% Mn) o Y12A (1,23% C - 0,33% Si - 0,28Mn). 48,5 grani di polvere fornivano al proiettile una velocità di 820 m/s e alla distanza di 200 metri riusciva a penetrare una blindatura dello spessore di 10 mm. Il bossolo era costituito in ottone. Nonostante una nuova versione con palla perforante-incendiaria, che verrà trattata in seguito, fù introdotta nel 1932, la "B-30" continuò a essere prodotta fino al 1941. La cartuccia con palla tracciante a base piatta "T-30" da 148 grani e della lunghezza di 38 mm era munita di camiciatura maillechort e successivamente in acciaio-tombacco la cui punta era di colore verde . Il nucleo conteneva una miscela compressa (probabilmente di fosforo) che formava una scia luminosa durante la sua traiettoria fino alla distanza di 800 metri. Questa cartuccia era caricata con 48 grani di polvere che davano una velocità di 820 m/s.  Essa fu prodotta fino al 1938 quando fu sostituita dalla versione con palla "T-46" (denominata così perchè prodotta dall'impianto n°46) dalle caratteristiche costruttive analoghe, ma della lunghezza di 35,5 mm e che generava una scia luminosa fino a 1000 metri.

 

 

Per queste versioni il codice 57-T-322 indica la munizione con bossolo in ottone e 57-T-323 quella con bossolo ramato. La "T-46" cessò di essere prodotta nel 1974.

Come già accennato, nel 1932 fu introdotta una nuova versione perforante-incendiaria con palla boat tail da 168 grani lunga 36,5 mm, munita di solco per la crimpatura e denominata "Б-32" ("B-32"), la cui punta della camiciatura in acciaio-tombacco era munita di una striscia di colore rosso e nero. Il nucleo era costituito da un ogiva in acciaio Y12A collocato posteriormente a una miscela incendiaria di fosforo e alluminio. 49 grani di polvere fornivano una velocità di circa 850 m/s. Il bossolo era inizialmente in ottone -codice 57-Б-322- e successivamente in acciaio ramato -codice 57-Б-323-. Essa rimase in produzione fino al 1969. Anche per la "B-32" la penetrazione di una blindatura a 200 metri era di 10 mm ed era efficace fino alla distanza di 500 metri. Sempre nel 1932 fu introdotta parallelamente una ulteriore variante perforante-tracciante -codice 57-БТ-322- costituita da un bossolo in ottone contenente 48 grani di polvere che fornivano alla palla a base piatta denominata "БТ" ("BT"), della lunghezza di 40,5 mm e del peso di 169 grani, la velocità di 820 m/s. La palla presentava una camiciatura in acciaio-tombacco la cui punta era di colore viola mentre il nucleo era formato da una miscela di fosforo collocata posteriormente a un' ogiva in acciaio Y10 o Y12A. La produzione terminò nel 1937.

 

Nel 1935 fu la volta della versione incendiaria. La palla utilizzata fu denominata in tre modi differenti: "ПЗ" ("PZ"), "ЗП" ("ZP"), "З" ("Z"). Questa pallottola boat tail era alquanto complessa. Essa presentava una camiciatura in acciaio-tombacco la cui punta era colorata di rosso ed all'interno del nucleo era alloggiato una sorta di percussore che aveva lo scopo di innescare la carica posta anteriormente ad esso al momento dell'impatto. Il peso era di 156 grani, mentre la lunghezza era di 38,5 mm e raggiungeva una velocità di 830 m/s in seguito alla combustione di 48 grani di polvere.  Inizialmente costruita con il bossolo in ottone -codice 57-ПЗ-322- questa cartuccia fu seguita dal bossolo in acciaio ramato -codice 57-ПЗ-323- e successivamente dal bossolo in acciaio laccato da una copertura di colore verde.

Alcune fonti indicano questa cartuccia anche come incendiaria-esplosiva. Questa cartuccia è tutt'ora in produzione.

   
Nel 1936 fu sviluppata una variante perforante-tracciante-incendiaria. La palla a base piatta lunga 40 mm denominata "БЗТ" ("BZT") pesava 140 grani ed era costituita esternamente dalla camiciatura in acciaio-tombacco la cui punta era di colore rosso-viola, ed internamente dalla miscela tracciante (probabilmente fosforo) collocata posteriormente ad un ogiva in acciaio (Y10 o Y12A) a cui seguiva un'ulteriore miscela, probabilmente analoga a quella usata nella palla "B-32". 47,5 grani di polvere erano allogiati nel bossolo in ottone e fornivano una velocità di circa 820 m/s. Il codice per questa cartuccia era  57-БЗТ-322. La produzione cessò nel 1940 quando fu sostituita dalla versione con palla "ЗБ-46" ("ZB-46"), di costruzione analoga, ma il cui mantello in acciaio-tombacco ( la cui punta rimase di colore rosso-viola) era munito di tre scanalature. Il peso e la lunghezza furono incrementati rispettivamente a 155 grani e 41 mm. La carica di polvere da 47,5 grani, contenuta nel bossolo in acciaio ramato, forniva una velocità di 815 m/s. La produzione durò per tutto il periodo della Seconda Guerra Mondiale.

Tra il 1940 e il 1941 un'ulteriore versione perforante-incendiaria fu prodotta. La palla a base piatta della lunghezza di 30,7 mm fu denominata "БС-40" ("BS-40"). Era costituita da un'ogiva in carburo di tungsteno al cui apice era posta la miscela incendiaria, il tutto ricoperto da una camiciatura in acciaio-tombacco munita di un solco per la crimpatura. La palla intera era di colore rosso e la punta era dipinta di nero ed aveva un peso complessivo di 185 grani. Questa palla raggiungeva una velocità di 810 m/s. I bossoli utilizzati furono in ottone e in acciaio ramato e contenevano circa 49 grani di polvere.

A partire dagli anni '30 alcune versioni del 7,62x54R furono prodotte espressamente per l'utilizzo con la mitragliatrice ШКАС (ShKAS), utilizzata su vari aereoplani come per esempio i Polikarpov. Esse furono sviluppate da una commisione capitanata da N.M.Yelizarov e dovevano essere prive di quelle caratteristiche, presenti nelle munizioni destinate all'armameto leggero, che causavano inceppamenti in questa particolare mitragliatrice. La produzione iniziò a Tula e a Podolsky, e fu introdotta una speciale crimpatura, necessaria per garantire il buon funzionamento nel sistema di alimentazione della ShKAS. A Podolsky otto depressioni verticali nel bossolo trattenevano la palla, mentre a Tula le otto depressioni erano orizzontali, poste su due livelli. Lo spessore della parete e del fondello dei bossoli, inizialmente in ottone e successivamente costruiti in acciaio ramato, fu incrementato al fine di impedire rotture di questi ultimi durante lo sparo. Queste munizioni sono identificabili dalla lettera Ш posta sul fondello ( da non confondere con la lettera E, che indica l'anno di produzione 1954 su munizioni post belliche. Le munizioni per ShKAS sono state prodotte durante la Seconda Guerra Mondiale) e dall'innesco crimpato nel bossolo che molto spesso è di colore rosso.

 

Particolari di una cartuccia con palla "L" destinata alla Shkas costruita a Podolsky

Queste versioni possono risultare pericolose se utilizzate in armi ordinarie, quali i fucili Mosin Nagant, oltre alle altre armi camerate per questa cartuccia. Spesso il loro uso ha causato la rottura dell'estrattore. Le versione per la mitragliatrice ШКАС compresero la versione con palla: "Л" (codice 57-H-425), "Д" (codice 57-Д-425), "Б-30" (codice 57-Б-425), " Б-32" (codice 57-БЗ-425), "T-30" e "T-46" (codice 57-T-425), "БТ" (codice57-БТ-425), "БЗТ" e "ЗБ-46" (codice 57-БЗТ-425) nonchè la "ПЗ" (codice 57-ЗП-425).
Dopo la fine del secondo conflitto mondiale sia la munizione con palla "Л" che con palla "Д" furono tolte dalla produzione (1953-1954) e furono rimpiazzate nel 1953 da una nuova versione con palla boat tail da 148 grani lunga 32 mm il cui nucleo era composto da una ogiva a punta tronca in acciaio e da piombo. La camiciatura in acciaio-tombacco aveva la punta di colore argento (la stessa versione con la palla priva di colore di identificazione è stata prodotta a partire dagli anni '70). Questa palla, denominata "ЛПС" ("LPS"- Legkoy puley stal) raggiungeva la velocità di 870 m/s a seguito della combustione di 48,5 grani di polvere. Il bossolo fu, per la produzione russa, costruito in acciaio ramato e dagli anni '70 i marchi dei produttori cominciarono a essere impressi sull'anello interno del fondello. Per questa cartuccia il codice di riferimento fu 57-H-323C.

 

Essa rimase in produzione fino a 1991 quando fu completamente rimpiazzata dalla cartuccia con palla "CT-M2" ("ST-M2"), la cui produzione iniziò nel 1988. Questa pallottola boat tail lunga 33 mm da 150 grani è costituita da un nucleo contenente un ogiva tronca in acciaio 65Г (0,7% C, 0,37% Si, 1,2%Mn), da un mantello in lega di piombo e da una camiciatura in acciaio-tombacco. 49 grani di polvere, contenuti nel bossolo di acciaio ramato, forniscono una velocità iniziale di 835 m/s. Questa munizione è tutt'ora in produzione.

Nel 1954 fu adottata la versione sostitutiva per la cartuccia con palla perforante-incendiaria "Б-32". La nuova palla boat tail "Б-32M" lunga 38 mm e del peso di 160 grani era di costruzione pressochè identica alla precedente ma differiva nella forma. Il colore della punta rimase nero su anello rosso ed il bossolo fu inizialmente costruito in acciaio ramato, in seguito sostituito con quello in acciaio laccato di colore verde. Circa 47,5 grani di polvere fornivano una velocità di 810 m/s. Questa cartuccia, identificata con il codice 7Б3-3 è tuttora in produzione.

Con l'adozione del SVD nel 1963 come fucile sniper principale (in sostituzione del Mosin Nagant 91/30 con ottica PU) fu sviluppata una versione destinata esclusivamente a quest'arma. Dal 1967 fu prodotta questa cartuccia (codice 7H1), la cui palla FMJ spitzer boattail denominata "СН" del peso di 151 grani e della lunghezza di 32,5 mm era costituita da un nucleo in piombo e acciaio. La camiciatura in acciaio-tombacco non aveva alcun colore di identificazione.  48,5 grani di polvere fornivano una velocità iniziale di 830 m/s (misurata nell'SVD). La produzione cessò nel 1999 quando fu sostituita dalla versione il cui codice è 7H14, con palla "СНБ" ("SNB") spitzer boat tail, del peso di 153 grani e della lunghezza di 32,5 mm. Il nucleo in piombo alloggia anche un ogiva in acciaio Y12A con funzione perforante. La camiciatura è priva di colori di identificazione. Questa cartuccia, caricata con 49 grani di polvere, fornisce una velocità alla pallottola di 830 m/s (misurata nell'SVD). E' attualmente in produzione e, come la versione che l'ha preceduta, viene costruita con il bossolo in acciaio ramato.

Dagli anni '50 furono sviluppate alcune cartuccie destinate alle competizioni a 300 metri, che presero il nome di "Богиня" ( La Dea), "Тайфун" (Typhoon) ed "Экстра" ( Extra). Tutte montavano una palla da 200 grani. La variante denominata "Extra" presentava la palla boat tail della lunghezza di 35,5 mm munita di solco di crimpatura. Il nucleo era in lega di piombo-antimonio mentre la camiciatura era in acciaio-tombacco. 45,8 grani di polvere, contenuti nel bossolo in ottone, fornivano alla palla una velocità di 750 m/s. Queste cartuccie erano costruite con particolare cura e la variabilità presente tra i pesi delle palle e delle cariche era minore rispetto alle cartuccie destinate all'uso militare, proprio perchè dovevano garantire prestazioni elevate e rosate di ridotte dimensioni. Dalle specifiche tecniche presenti sulle confezioni in cui queste munizioni erano contenute si evince che esse garantivano una rosata a 300 metri entro i cinquanta-settanta millimetri.

Nel 1974 fu introdotta una nuova versione tracciante (codice 7T2M) la cui palla da 148 grani era denominata "T-46M". Essa sostituiva la precedente "T-46" e montava una nuova pallottola lunga 35 mm sviluppata nell'impianto n°46. Era costituita dal nucleo il lega di piombo contenente la miscela tracciante e dalla camiciatura in acciaio-tombacco la cui punta era di colore verde. La nuova palla boat tail era innovativa, in quanto presentava un profilo insolito dovuto ad uno "scalino" a metà della sua lunghezza. Circa 48 grani di polvere fornivano una velocità (rilevata nella mitragliatrice PKM) di 815 m/s. Il bossolo era costruito in acciaio ramato. Nel 1995 un'ulteriore versione (codice 7T2M1) con palla denominata "T-46M1" ha sostituito la "T-46M". Essa presenta sempre la palla con punta di colore verde ed è attualmente in produzione.

Sempre a partire dagli anni '70 furono prodotte versioni destinate alle prove di pressione presso gli arsenali costruttori e agli enti preposti alla verifica delle armi. Versioni denominate "УЗ" ("UZ"), comprendono le cartuccie con palla "Л", "ЛПС" e "СТ-М2" e presentano le palle interamente di colore nero. Esse sono caricate con dosi maggiorate di polvere.  La versione denominata "ВД" ("BD") genera pressioni elevate e comprende la cartuccia con palla "Л" di colore giallo, oltre a una particolare variante con palla "a doppio diametro" round nose da 196 grani.  Queste versioni sono tutt'ora prodotte e utilizzate. Inutile dire che, qual'ora capitassero nelle mani di qualche tiratore, il loro uso in armi camerate in questo calibro risulterebbe molto pericoloso.

Due ulteriori versioni perforanti sono state introdotte negli ultimi anni. Nel 1993 la cartuccia con palla "ПП" ("PP"), il cui codice è 7H13, ha fatto la sua prima apparizione. La sua palla boat tail lunga 32,8 mm del peso di 147 grani è costituita da un nucleo contenente un ogiva in acciaio Y12A, ricoperto dalla camiciatura in acciaio-tombacco. 49 grani di polvere forniscono una velocità di 835 m/s. Il bossolo è in acciaio laccato di colore verde. Il 1999 ha visto l'adozione della cartuccia con palla boat tail perforante "БП" ("BP") -codice 7H26- della lunghezza di 33,5 mm e del peso di 151 grani. Il bossolo in acciaio ramato contiene 48 grani di polvere che forniscono una velocità iniziale della pallottola di 835 m/s. La pallottola, anche in questa versione è costituita da un nucleo in acciaio Y12A ricoperto dalla camiciatura in acciaio-tombacco. Nel 1998, inoltre, una ulteriore variante perforante-tracciante è stata sviluppata. La palla è lunga 34,8 mm e pesa 146 grani. Un ogiva in acciaio Y12A posta anteriormente alla miscela tracciante è contenuta nella camiciatura, sempre in acciaio-tombacco. Questa pallottola è denominata "БТ-90" ("BT-90") ed il codice della munizione è 7БT1. Questa palla raggiunge la velocità iniziale, misurata nella pitragliatrice PKM, di 835 m/s a seguito della combustione di 49,5 grani di polvere. Queste sono le ultime versioni introdotte per uso militare e attualmente in produzione, negli stabilimenti di Barnaul e Novosibirsk.

Per ultima voglio descrivere la versione a salve, introdotta nel lontano 1933 e ancora in produzione. Il bossolo, inizialmente costruito in ottone, e sostituito da quello in acciaio ramato, presenta una chiusura a "stella" a livello del colletto. Queste cartuccie, denominate "холостые" "a salve", sono contrassegnate dai seguenti codici: 57-X-322, 57-X-323, 57-X-340. Due versioni sono prodotte. Una caricata con 27 grani di polvere (molto più "vivace" rispetto a quelle usate nelle cartuccie ordinarie) e un'altra, destinata all'uso con i lancia-granate, caricata con 41 grani di polvere. Queste ultime presentano la chiusura del bossolo di colore nero o rosso.

 

 

Con la fine della Guerra Fredda e con l'apertura dei confini e dei mercati verso l'occidente molti produttori di munizioni militari hanno destinato parte della loro produzione  al mercato civile. Questo è avvenuto anche nell'odierna Russia. Impianti come Tula, Ulyanov, Barnaul, Novosibirsk producono versioni commerciali del 7,62x54R destinate al tiro sportivo o all'attività venatoria. Questo però, sarà forse l'oggetto di un futuro studio.

Per terminare voglio elencare gli impianti che, dal 1891 hanno prodotto e continuano a produrre questa cartuccia:

San Pietroburgo (i cui macchinari servirono per stabilire gli impianti di Simbirsk e Podolsk nel 1918), Tula ( denominato impianto n°38 nel 1938, spostato a Yuryuzan per esigenze belliche nel 1941 e ristabilito a Tula successivamente e denominato impianto n° 539), Lugansk ( denominato impianto n°60 nel 1928, spostato nel 1941 a Frunze e ristabilito nella città di origine come impianto n°270), Podolsk ( impianto n°17 dal 1928, equipaggiato con macchinari di Pietroburgo nel 1920, spostato a Barnaul nel 1941 e ristabilito nella città di origine come impianto n° 710), Ulyanovsk (stabilito nel 1919, denominato impianto n° 3 dal 1928), Klimov ( costruito nel 1934 vicino a Podolsk. Designato impianto n°188 nel 1940, successivamente spostato a Novosibirsk e ristabilito nella città originale come impianto n° 711), Voroshilova (Mosca), Kuntsevsk ( spostato a Sverdlovsk nel 1941), Nytva, Kuntsevsk, Irkutsk, Chelyabinsk, Kazan, Glazov, Chkalov.

 

Bibliografia:

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Руслан Чумак, Константин Соловьёв. Патроны для сверхпулемёта. Журнал «КАЛАШНИКОВ. ОРУЖИЕ, БОЕПРИПАСЫ, СНАРЯЖЕНИЕ» n°01/2001

Дмитрий aka Treshkin Адеев, Андрей aka Pul’kin Донец. Наш, трехлинейныи.