Mauser 48 Jugoslavo

 

Beh... gli slavi non si sono sforzati troppo a trovare qualcosa di innovativo...

Negli anni venti del ventesimo secolo avevano comprato dalla Fabrique Nationale (che faceva parte del "Cartello Mauser" controllato dalla Loewe) i macchinari per produrre autonomamente fucili di tipo Mauser, ed il principale arsenale slavo era quello di Kragujevac.

Quando i tedeschi lasciarono la Jugoslavia alla fine della Seconda Guerra Mondiale, dell'impianto di Krakujevac rimaneva ben poco, appena 82 macchinari, e metà erano da riparare.

E quando la produzione riprese nel 1948, gli impianti erano "nuovi", comprati in URSS, Cecoslovacchia ed Ungheria. In effetti si trattava di macchinari per la produzione di armi "made in Germany", che erano arrivati nei Paesi venditori sotto forma di "riparazione di danni di guerra".

La Cecoslovacchia si è particolarmente distinta in queste operazioni commerciali, vendendo praticamente di tutto, dagli impianti di fabbricazione ai fucili (che furono acquistati anche da Israele).

Intanto parliamo dell'Arsenale di Kragujevac, in Serbia, ovvero la Zavodi Crvena Zastava (Lavoratori della Stella Rossa), conosciuto prima del 1953 come "Preduzece 44" (Fabbrica 44).

In quell'arsenale hanno fatto di tutto... hanno risistemato i Mosin Nagant 44 sovietici che arrivavano come "aiuto" dall'URSS (la Jugoslavia era membro del Comintern!), hanno risistemato i Mauser 98 tedeschi catturati dagli stessi slavi alle armate in ritirata, e quelli che arrivavano dagli altri Paesi del Comintern come aiuti, con trasformazioni decisamente limitate, che spesso si limitavano alla rimozione dei punzoni presenti ed all'apposizione del marchio dell'Arsenale e del crest slavo.

A seguito dell'acquisto dei "nuovi" macchinari, misero in produzione una propria linea di fucili bolt action, quasi uguali ai Mauser K98 tedeschi, e se ne conoscono quattro diverse versioni:

M48, prodotto dal 1950 al 1952, indicazione sul crest M48, ottenuti da parti fresate

M48A, prodotto dal 1952 al 1965, indicazione sul crest M48A, con fondello ottenuto per stampaggio

M48B, prodotto dal 1956 al 1965, indicazione sul crest M48B, con più parti prodotte per stampaggio

M48BO, prodotto dal 1956 al 1965, crest senza indicazioni (BO significa "Bez Oznake", "senza marchi").

Molti M48BO erano in effetti fucili K98 tedeschi ai quali erano stati rimossi i punzoni, che mantenevano il receiver di lunghezza standard, ed erano conosciuti anche come M98/48n (la "n" è l'abbreviazione di "njemac", che in Serbo-Croato significa "tedesco").

Diamo un'occhiata alla situazione politica della Jugoslavia in quegli anni, senza prendere per oro colato la definizione, a mio parere falsa, di "paese non allineato"...

La Jugoslavia di Tito faceva parte del Comintern, e ne fu espulsa nel 1948. Fino a quel momento aveva ricevuto ampi aiuti da parte dell'Unione Sovietica, ma dal 1948 alcuni di quegli aiuti cessarono.

In effetti non cessarono mai del tutto, ma si sovrapposero agli aiuti militari e finanziari americani che iniziarono nel 1949, vennero incrementati nel 1950 e continuarono per trent'anni durante i quali la Jugoslavia prese aiuti, soldi ed armi da chiunque, riuscendo a non entrare mai a far parte né della NATO né del Patto di Varsavia, e riuscendo anche a non rendere mai conto dei crimini di guerra commessi nei confronti dei civili italiani (le Foibe evidentemente non se le ricordava nessuno!).

Da italiano, continuo a pensare che le Foibe siano state il più atroce crimine di guerra perpetrato negli ultimi secoli.

Alla fine degli anni 50 del ventesimo secolo Krushev (un tempo lo chiamavamo "Krusciov", e potremmo discutere per due ore sulla translitterazione fonetica... ma, per capirci, è il presidente dell'URSS che usava la scarpa come un martello!) era ansioso di riallacciare i rapporti "di amicizia" con Josif Broz, meglio noto come "Maresciallo Tito".

Nel 1957 e 1958 gli americani avevano regalato alla Jugoslavia un grosso numero di fucili Garand in calibro .30-06, e la Jugoslavia stava progettando di trasformarli in BM59, cioè nei "FAL italiani", e ci sono voci insistenti (quanto privi di prove!) che dicono che la Beretta aveva già il contratto pronto, e che era già stato approvato nei palazzi romani.

Fu a quel punto che Krushev decise di donare alla Jugoslavia i macchinari per costruire i fucili semiautomatici  SKS modello 59.

Ma torniamo agli M48... è evidente che dal 1950 (inizio della produzione) al 1957 (arrivo dei Garand americani) furono i fucili utilizzati come armi d'ordinanza, ma grazie alla "favola" dei "Paesi non allineati", la Jugoslavia riuscì anche a venderne all'estero, in particolare all'Egitto, all'Iran ed all'Algeria, che all'epoca non erano esattamente posti "tranquilli".

Molti sostengono che gli M48BO (cioè quelli senza il punzone del modello) siano stati prodotti e non marcati proprio nella speranza di riuscire a venderli a qualche Paese del terzo mondo.

In effetti... nel 1965 erano ormai decisamente obsoleti, e la maggior parte è finita in America sul mercato civile, dove ancora oggi gli M48 sono venduti, completi di manuale americano, elegantemente inscatolati e con un discreto corredo di accessori, per uso ludico e venatorio.

In molti casi... non sono nemmeno venduti come Jugoslavi, e gli americani li chiamano spesso "Mitchell's Mauser" dal nome del principale importatore.

Come curiosità, nel 1953 è stato prodotto in pochi esemplari anche un fucile M48 accorciato, che è stato denominato M53.

Attorno al 1960 circa 20.000 fucili M48 furono dotati di lanciagranate M60 (dispositivo simile a quello che ritroveremo sull'SKS modello 59/66), ma non me ne risultano esemplari importati in Italia, né risultano ai collezionisti americani degli esemplari esportati in USA.

Per quanto riguarda l'M48, un sistema per capire se il fucile fa parte degli ultimi costruiti è quello di guardare il punzone sulla sinistra del receiver. Avendo sotto mano la corrispondenza tra l'alfabeto europeo e quello cirillico (la punzonatura è in cirillico!), se le lettere riportate sono "FNRJ" (Repubblica Federale Jugoslava) il fucile è stato prodotto prime del 1963; se le lettere sono "SFRJ" (Repubblica Socialista Jugoslava) è stato prodotto tra il 1963 ed il 1965 (data di fine produzione).

Ogni volta che la Jugoslavia vendeva fucili, le punzonature venivano cancellate per evitare che la Jugoslavia potesse essere coinvolta nelle diatribe tra Paesi esteri. E così ci sono stati numerosi fucili che sono arrivati sul mercato come "prede belliche", magari catturati dagli israeliani agli egiziani, o dai francesi agli algerini.

 

Diamo un'occhiata a questo, che è un classico M48 del primo tipo, parti fresate e prodotto tra il 1950 ed il 1952, partendo dall'azione:

 

 

Il crest slavo, con il punzone M48

 

 

L'alzo, "molto Mauser"...

 

 

E monomatricola di ferri e di legni. Sui legni ci sarebbe parecchio da dire... la lavorazione dei legni è stata decisamente sommaria, e sembra di tenere in mano della carta-vetro piuttosto che un fucile!

 

 

Il mirino, ed anche qui non c'e' nulla di nuovo...

 

 

Sul lato sinistro, in caratteri cirillici, il logo FNRJ (Repubblica Federale Jugoslava)

 

 

ed il punzone dell'Arsenale 44, Kragujevac, Serbia.

 

 

La pala del calcio, che permette di intuire la scarsa finitura dei legni

 

 

Le cifre di produzione:

 

nel 1950 (solo modello M48)

53.790

nel 1951 (solo modello M48)

91.086

nel 1952

94.874

nel 1953

93.091

nel 1954

103.535

nel 1955

104.535

nel 1956

40.036

dal 1957 al 1965

170.000

 

Qualche dato tecnico:

 

Lunghezza fucile

108 cm.

Lunghezza canna

59 cm.

Rigature

4 destrorse

Peso

4 Kg.

Caricatore

integrato 5 colpi

Calibro

8x57 IS