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Cartucce "tipo militare"

 

In realtà si tratta di solito di cartucce caricate con palla blindata, che poco o nulla altro hanno in comune con le vere cartucce militari.

Talvolta se ne trovano (ormai sempre più raramente) di fabbricate nell’Europa orientale, inscatolate in confezioni commerciali; purtroppo, come è facile immaginare, la disponibilità di queste cartucce è limitata quasi esclusivamente ai calibri di origine sovietica. Capita, sempre più  di rado, di trovare qualcosa di italiano, svizzero o inglese. Sono quasi sempre dotate di innesco Berdan (quindi non facilmente ricaricabili) spesso corrosivo. Per tale motivo, dopo averle tirate, raccomando un’accurata pulizia delle canne non cromate, un po’ come se si trattasse di un’arma ad avancarica.

Esistono poi cartucce ungheresi e portoghesi con palla FMJ per molti calibri usati nelle ex ordinanze. La qualità di solito va dall’accettabile al buono, talvolta la palla (e sinceramente non ne capisco la ragione) è estremamente diversa da quella adoperata nelle cartucce originali (ad esempio... le cartucce portoghesi in 7,5 Mas, con palla da 180 grani, o le .303 British della stessa marca con palla da 186 grani).

Si trovano poi cartucce come le Norma “Jacktmatch” o le Lapua con palla blindata. Purtroppo la loro disponibilità è limitata a pochi calibri, ma forniscono in media ottime prestazioni.

Caratteristica comune di tutte queste cartucce è quella di avere un prezzo ancora abbordabile, pari a poco più della metà dei caricamenti da caccia.

In ogni caso si parla di circa 0,50 – 1 € l’una, quindi fate un po’ i conti di quanto vi costerà  una seduta di tiro, che so, con tre carabine e 120 colpi in totale.

Personalmente ho avuto ottimi risultati con le Norma Jaktmatch nel 30/06 nel P 17 (al punto che non ho ancora ricaricato una cartuccia che vada meglio in questo fucile) e con le FNM .308 nel FAL L1A1.

 

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