6,5x53,5 R Mannlicher

di

Frank A. Mancuso

 

Da questa munizione, che risale al 1892, di tipo rimmed, cioè dotata di un collarino già allora antiquato, discende, nel 1900, la 6,5x54 Mannlicher Schoenauer, che può essere considerata la sua naturale evoluzione in versione rimless. 

Le due munizioni sono ben note agli appassionati di armi in genere, in quanto utilizzate dalle armi Mannlicher, dotate di serbatoio monofilare o di caricatore rotante di tipo Schoenauer, e destinate sia al mercato militare (Romania, 1893, Olanda, 1895, Portogallo, 1897, Grecia, 1903) che a quello civile (indicate entrambe, in tal caso, anche col nome di 256 Mannlicher).

 

Esse sono note in modo particolare a noi, appassionati italiani di armi, per le analogie che hanno con la munizione creata da Luigi Scotti per il nostro fucile modello 1891: la 6,5x52.

 

Essendo interessato a questa munizione, ho acquistato una corta carabina Mannlicher 1895 Olandese, che conserva una buona rigatura nonostante il mediocre stato di conservazione generale, e per la quale ho pagato un prezzo paragonabile al prezzo di una corrispondente serie di matrici di ottima qualità. 

L’appassionato di armi Ex-Ordinanza che vuole di quando in quando ridare vita ai suoi ferrivecchi, si scontra, prima o poi, con la difficile reperibilità di munizioni adatte a questa o quell’arma, ed alla necessità di dedicarsi alla ricarica. 

Per fortuna nella maggior parte dei casi il problema non è insolubile: con i bossoli adatti, e con le giuste matrici si riesce a venire a capo della quasi totalità delle necessità che si presentano. 

In questo caso il costo da affrontare sarebbe stato relativamente elevato, e non giustificato dalle condizioni e dal costo dell’arma. 

Non mi è restato quindi che rimboccarmi le maniche. 

Con attrezzature elementari non è difficile, partendo da zero, realizzare una matrice per la ricalibratura del solo colletto di un bossolo, o per l’inserimento della palla, un po’ più complesso può essere realizzare i bossoli partendo da bossoli comunemente disponibili. 

Si può però cercare di utilizzare in modo creativo quanto già acquistato e disponibile tra le proprie matrici, ricorrendo ai cataloghi dei produttori di attrezzature per la ricarica solo per rifornirsi di quel poco che manca. 

Personalmente ho inoltre la fortuna di poter disporre dello spazio e delle conoscenze necessarie per avere in cantina ed usare una piccola ma attrezzata officina meccanica, e, quando occorre, ricorro ad essa anche per soddisfare quelle necessità della ricarica che dovessero richiedere una soluzione più complessa. 

Mi rendo conto che ciò non rientra nelle disponibilità di tutti, non fosse altro che per lo spazio che ciò richiede: spero ugualmente che le note seguenti possano essere interessanti, anche se non potranno essere utili a tutti. 

Donnelly suggerisce di ricavare i bossoli della munizione olandese partendo da quelli del 303 British, di eseguire delle modifiche sul collarino, che si sono rivelate superflue, e quindi di passare il bossolo nella matrice di tipo full lenght. 

Ho preferito seguire un procedimento differente, per due motivi: come già detto, al momento non desideravo acquistare delle matrici in calibro 6,5x54 MS, inoltre, anche se le avessi avute, temevo che se avessi seguito direttamente il consiglio di Donnelly avrei ridotto i bossoli in rottami inutilizzabili. 

Innanzi tutto, ho acquistato dalla Lee il solo corpo di un full lenght sizer del 303 British, una pinza elastica ed un pilota per un collet die del 6,5x55 Mauser Svedese. 

Ero già in possesso di altre attrezzature di produzione Lee che sono tornate utili al momento opportuno: un set “De Luxe” del 6,5x55 Mauser, completo delle matrici di tipo full lenght e collet, un set per il 303 British ed uno per il 7x57 Mauser, un pilota per la trimmatura dei bossoli del 7,65x53 Mauser Argentino. 

La foto che segue illustra tutte le varie lavorazioni alle quali sono stati sottoposti i bossoli, che sono stati subito accorciati alla lunghezza di 53 mm, grazie alla fresetta della Lee abbinata al pilota del 7,65x53 Mauser. 

 

Come passo successivo, il colletto dei bossoli così accorciati è stato ricotto. 

La matrice full lenght del 303 British acquistata a parte è stata accorciata al tornio di 4,6 mm, ed i bossoli sono stati forzati nella matrice così modificata, spostando indietro, in tal modo, la spalla del bossolo, al livello della posizione finale della spalla del bossolo del 6,5x54 MS. 

 

 

Il colletto dei bossoli 303 British può essere ridotto nel diametro, passandolo in una matrice full lenght di una munizione col colletto di diametro minore, solo dopo la ricottura e soprattutto solo dopo averne spostato la spalla.

Per ridurre il rischio di rovinare dei bossoli durante la lavorazione, l’operazione è stata eseguita in due fasi, usando prima il full lenght del 7x57 Mauser, e poi il full lenght del 6,5x55 Mauser Svedese. 

Eseguire l’operazione prima dello spostamento della spalla fa immancabilmente accartocciare il corpo del bossolo su di sé, anche usando, eventualmente, la matrice del 6,5x54 MS.

Infatti, quando la spalla del bossolo 303 British arriva a contatto con lo scalino della matrice 6,5x54 MS, si interrompe lo scorrimento del materiale, e, continuando ad azionare la leva della pressa, il carico sulle sottostanti pareti del bossolo aumenta notevolmente.

Poiché il bossolo del 303 British ha, al di sotto della sua spalla, un diametro nettamente minore della matrice del 6,5x54 MS, durante l’operazione di restringimento del colletto le pareti della matrice non possono offrire supporto laterale al bossolo: come conseguenza, quando il carico verticale applicato sulle sottili pareti aumenta oltre misura, le stesse si accartocciano prima che la spalla riesca a superare lo scalino.

L’immagine che segue ritrae due esemplari particolarmente interessanti tratti dal mio piccolo museo degli orrori. 

 

 

La penultima fase è stata quella del fire forming, eseguito sparando una carica ridotta di polvere per munizioni spezzate ad anima liscia, fermata da una borra di carta igienica e ovatta e da un tappo di cera.

Dei bossoli così realizzati è stato ricalibrato il solo colletto, con un collet die “autocostruito” sostituendo al collet die del 6,5x55 Mauser Svedese la pinza ed il pilota con un'altra pinza e ed un altro pilota acquistati separatamente ed opportunamente accorciati grazie al solito tornietto. 

Opportunamente perché, accorciando la pinza di 1,6 mm, ovvero un po’ di più dello stretto necessario, con lo stesso “collet die” così modificato ora è possibile ricalibrare il solo colletto sia dei bossoli del 6,5x54 MS, che anche di quelli del nostrano 6,5x52! 

Al tutto ha fatto finalmente seguito una sessione di tiro effettuata con munizioni ricaricate 30 grani di N135 dietro palle Sierra da 120 grani, di tipo SP e di tipo Match, che a detta del mio Chrony hanno lasciato la canna ad una velocità media di circa 660 m/s, e che non hanno mai mancato il nero del bersaglio da Pistola Libera posto a 100 metri: non è un risultato che permetta di gareggiare, e magari vincere, stando comodamente seduti sotto la tettoia di un poligono, ma chi dovesse aver messo mano alla corta carabina per usarla come estrema difesa non avrà avuto di che lamentarsi, almeno per la precisione.

E’ passato un po’ di tempo, altri schioppi si sono uniti alla mia raccolta, ed ormai ho anche una bella confezione di matrici per il 6,5x54 MS nel mio cassetto.

 

 

Ma, per quanto sia bella, non ha certo mandato in soffitta il frutto di qualche pomeriggio di lavoro, e la soddisfazione che ne è derivato.

 

 

Bibliografia

J. J. Donnelly - The Handloader’s Manual of Cartridge Conversions - Stoeger Publishing Company, 2002

P. A. Scarlata – German Gew. 88 “Commission” Rifle – Mowbray Publishers, 2007

P. A. Scarlata – Mannlicher Military Rifles – Mowbray Publishers, 2004

U. Venturoli – Le armi da fuoco – G. C. Sansoni, 1970

G. Rotasso, M. Ruffo – Armamento Individuale dell’Esercito Italiano dal 1861 al 1943 – Uff. Storico  S.M.E., 1997

C. Frediani – Fucili per la caccia grossa – ed. a cura dell’Autore, 2000

 

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