AK: SPARO IN CHIUSURA IMPERFETTA

di Ugo Venturoli

 

Recentemente, tirando con un Norinco Modello 84S, l’ arma (un semiautomatico 5,56 fatto per il mercato civile e derivato dallo AK47) ha doppiato il colpo, si è verificato cioé quel noto fenomeno che gli americani chiamano “doubling”.

Le cause remote possono essere diverse e inerenti al sistema del disconnettitore tipo Browning impiegato nel fucile a canna liscia Browning 1903, nel Garand e appunto negli AK.

L’analisi in merito potrebbe essere oggetto di una interessante futura trattazione. Qui basti dire che la partenza di un secondo colpo a grilletto premuto e dovuta ad una seconda caduta accidentale del cane è cosa grave e pericolosa.

Il secondo sparo accidentale ha infatti avuto luogo quando l’otturatore non era ancora andato perfettamente in chiusura con conseguente allungamento del bossolo e accorciamento del colletto.

E’ penoso fare l’ipotesi di quello che avrebbe potuto succedere se il bossolo avesse ceduto.

Peraltro la causa ultima e determinante di quanto descritto è da addebitarsi a NORINCO che per rendere l’arma commerciabile sul mercato civile l’ha stupidamente privata di un congegno di sicurezza.

Ci si riferisce alla leva di sicurezza (safety sear) ovvero leva ausiliaria (auxiliary sear) comandata dal passaggio dell’otturatore: si tratta di una leva in due pezzi posizionata sul lato destro  davanti al cane.

Questa leva impegna il cane in una tacca prossima al suo asse e lascia il cane libero di cadere solo quando l’otturatore ha raggiunto la posizione di chiusura perfetta.

Questa è la funzione primaria del congegno. Come funzione secondaria ha anche quella di comandare il tiro automatico quando il selettore è in posizione idonea.

Per precludere questa possibilità Norinco ha eliminato un pezzo che aveva una funzione di sicurezza.

Lo scopo poteva essere raggiunto in altro modo.

Si può aggiungere che il “doubling” è un fenomeno comune negli AK civilizzati: si veda in proposito AK-47.net/AK47/troubleshoting.html e gunsnet.forums/archive.html.

Cosa succede con altre armi “demilitarizzate” che montano sistemi di disconnettitore diversi?

Prendiamo lo L1A1 che, come la carabina americana .30 M1, monta un disconnettitore con foro del grilletto ovale a grilletto mobile.

Si dice che gli L1A1 che troviamo sul mercato italiano non sono “pasticciati” perché gli inglesi li hanno sempre voluti semiautomatici.

Non è vero. All'esame se ne trovano:  mancanti di safety sear, a volte con la sede del safety sear malamente saldata per impedire il rimontaggio, oppure ancora con il portaotturatore fresato per evitare che, se si rimonta la safety sear, essa possa essere azionata dal passaggio dell'otturatore.

Rimane  il fatto che tutti gli L1A1 in dotazione avevano il safety sear pur non avendo  il tiro automatico. Dal che si deduce che gli inglesi avevano capito tutto.

C'è un ragionamento profondamente sbagliato da parte delle società estere avide di vendite e degli importatori italiani poco responsabili, ed è il seguente: “togliamo pure il safety sear, che è la cosa più semplice per compiacere le leggi, tanto anche senza l'arma non spara”.

Poi invece spara e a uno partono gli occhi. Chi se ne frega?