LA LOBBY DEI CASSONETTI

di  Frank A. Mancuso

 

 

 

Sono decisamente troppi, i cassonetti per i rifiuti in circolazione.

Ogni centro abitato ne è tappezzato.

Inizialmente ne hanno piazzato uno in ogni angolo di strada, poi, con la scusa della raccolta differenziata, ne hanno moltiplicato il tipo ed il numero.

Essi impediscono il parcheggio delle autovetture, ed ostacolano la libera visuale a pedoni ed automobilisti, a rischio di incidenti anche gravi.

La loro presenza, oltre che invadente, è, lo si riconosca una volta per tutte, anche maleodorante, ed essi sono utilizzabili impunemente da chicchessia senza che sia stato mai istituito un loro efficace controllo.

Ed è ormai riduttivo definire drammatico ed impressionante il numero dei neonati che al suo interno vi ha trovato una tra le fini più orrende che possa essere riservata ad un essere umano.

Ma la potente Lobby dei Cassonetti opera affinché le statistiche relative a questo triste fenomeno non abbiano la giusta copertura mediatica.

Troppo pesante?

E allora, tra le notizie passate veramente sotto silenzio, fonti certamente non compromesse con la "lobbydellearmi" riferiscono che, tra i dodici mesi trascorsi dall'estate del 2011 a quella appena archiviata, c'è stato un aumento a due cifre percentuali di tutti i "reati predatori", ovvero, tradotto in termini concreti, quei reati che hanno come vittime i cittadini inermi.

Il che, dice al microfono di RaiRadio1 l'Esponente di uno dei Poteri dello Stato, pone il problema del controllo del territorio.

Dato che il territorio è stato quello che è stato, ed è, fisso ed immutato da un anno a questa parte,  se non lo hanno controllato le FFOO, chi lo ha controllato, e lo controlla, caro Esponente?

La S.V. ha forse affermato che il controllo del territorio è nelle mani della malavita, più o meno organizzata?

E allora perché non ammetterlo, invece di usare giri di parole utili solo a riempire lo spazio tra due annunci pubblicitari?

Ma passiamo ad altro.

Questo aggiornamento vede la luce a mesi di distanza dall'ultimo messo in rete.

Inutile dire che la responsabilità è solo mia, ma spero che mi si vorrà scusare quando attribuirò il ritardo, oltre che agli immancabili problemi personali (chi non ne ha?) anche ad un progetto che sta prendendo forma non senza fatica.

Andando al sodo, un ridotto manipolo di persone di buona volontà, sta lavorando per dare nuovamente alle stampe "Le armi da fuoco" di Ugo Venturoli, un testo da lungo tempo esaurito, e ben noto a diversi visitatori di questo sito (qui e qui le due pagine dell'indice).

Ridare vita al testo nella forma stampata su carta è una precisa indicazione dell'autore dell'opera: oggi tutto si può scaricare gratuitamente da Internet, ma quanto scaricato spesso viene salvato e messo da parte senza più essere degnato di uno sguardo.

Bisogna provare qualcosa in più di un generico interesse per desiderare di avere nuovamente tra le mani un testo divulgativo pubblicato ormai più di quaranta anni fa: occorre saper apprezzare la carta stampata per essere letta e consultata, ed una scrittura sintetica, completa e rigorosa alla quale oggi non siamo più abituati, essendo troppo spesso gli scritti infarciti da equilibrismi lessicali indegni anche delle altre cause al servizio delle quali si pongono.

E' a questi men che generici lettori che l'autore si rivolge.

Ma per stampare un testo di poco più di 300 pagine in formato 11x18 cm occorre un impegno economico, del quale non si può fare a meno di chiedere il rimborso, per quanto piccolo esso possa essere.

Più elevato il numero delle prenotazioni ricevute, più ridotto quello della stampa, che potrebbe essere contenuto in pochissimi euro, più o meno quelli che si contano sulle dita di una mano, se il numero di prenotazioni raggiungesse anche solo le 100 copie (fisso, invece quello delle spese di spedizione postale, a meno di non prenotare più copie).

Nessun vantaggio economico per i promotori dell'operazione, che supporteranno, col loro tempo e risorse risorse personali (compreso il sacrificio di una copia, peraltro quasi del tutto spaginata, del libro, grazie alla quale ottenere le scansioni).

Per parte mia, sono a disposizione per raccogliere le prenotazioni, non certo per chiedere anticipi in denaro, ma solo per valutare se l'operazione possa andare in porto come è stata pensata.

Nell'attesa, si dia lettura a questo aggiornamento, che contiene alcune note finali sul doubling del Dott. Venturoli, ed una scheda su un coltello utilissimo per far paletti per tende.

Buona lettura, con i migliori auguri per le imminenti festività, e per un buon nuovo anno.