MA L'AGGIORNAMENTO, DOV'E'?

di  Frank A. Mancuso

 

 

Immagino le perplessità: la pagina di apertura sembra uguale a quella della volta scorsa!

Sembra, ma non lo è: i Kropatschek sono diventati quattro.

 

 

 

Nel volgere di poche settimane si è aggiunto alla famiglia appena costituita un esemplare di un quarto diverso modello che non si vede in giro con facilità.

Nella letteratura viene di solito indicato come "fucile coloniale", ed è caratterizzato dalla presenza del copricanna, aggiunto nel 1889.

Rimandando ulteriori dettagli ad una scheda di prossima realizzazione, ricordo che nella precedente pagina di introduzione avevo scritto:

"Considerando che le armi antiche stanno diventando sempre più rare, grazie anche alla complicità di chi le sta aggiogando una dopo l'altra al Catalogo delle armi comuni da sparo, trovarli è stato un bel colpo di fortuna".

Colpo su colpo, quindi.

E galeotto è stato, Sabato scorso, l'amico Massimo, il cui sguardo (molto più attento del mio) stava esaminando una rastrelliera di Kropatschek '86 esposta alla Titan Arms di San Marino (coordinate 43.970465 N, 12.482668 E), mentre io giocherellevo con un Geha in calibro 12 ricavato da un Gewehr '98.

Dopo un po', e ben conoscendo la risposta, con fare sòrnido (ovvero tra il sornione ed il perfido) mi chiede: "Ma quelli col copricanna non sono più rari?".

Non gli avreste offerto un pranzo? Io l'ho fatto! (*)

Da chi legge, e fosse interessato all'oggetto, non pretendo altrettanta prodigalità quando dico che su quella rastrelliera, dopo i 1886 "normali", ci sono ancora almeno altri due "coloniali", in buone condizioni ed a prezzi interessanti...

Veniamo all'attuale aggiornamento del sito, che ha per oggetto il Revolver Svizzero Modello 1882: un'altra arma antica, finché resta tale, realizzata rispettando dei livelli qualitativi che lasciano a bocca aperta, come accade ogni volta che si ha a che fare con armi d'epoca in generale, e svizzere in particolare.

Qui, poi, abbiamo a che fare con una rivoltella che in un tempo può essere oggetto da collezione e divertente strumento per il tiro a segno informale, facilmente controllabile e quindi utilizzabile in modo efficace anche da persone giovani o poco avvezze alle armi corte, a patto di non fuggire dinanzi all'idea della ricarica delle sue munizioni.

Buona lettura!

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(*) NOTA

Poiché anche chi vanta, a torto o a ragione, alto lignaggio e/o titoli altisonanti ama fare bella figura con poco, non sia disdicevole trovare qui segnalato un locale riconoscibile per una grossa insegna di color arancione, che si trova (**) sul lato destro della Consolare che da Rimini conduce a San Marino, immediatamente prima del bivio per il Museo dell'Aviazione di Rimini.

Il suo nome è "PERBACCO": si entra, si occupa il tavolo, e mentre il pane e l'acqua vengono serviti dal personale, i piatti li si riempie da sé nella misura dettata dal regime alimentare con il quale si ritiene più opportuno avere confronto in quel momento.

Ampia varietà di scelta, estesa anche ai dolci, ed il tutto, se si include anche un buon caffè (non abbiamo preso vino, ma solo perché chi guida è meglio che resti assolutamente sobrio), al prezzo fisso di 14,00 (Quattordici/00) euro a persona, che si pagano alla cassa ad una signora molto simpatica (E come non riconoscerglielo? Solo per aver pagato con moneta spicciola, mi ha gratificato del titolo di "persona eccezionale"!).

 

(**) NOTA ALLA NOTA

Si trovava. O, almeno, i commenti entusiastici su riportati erano riferiti ad una gestione passata ...