Funzionamento del semiautomatismo a presa di gas ed inerziale
Presa di gas ed inerziale di Gianluca Garolini
Nel funzionamento a sottrazione di
gas, in un punto della canna del fucile, solitamente oltre la metà della
lunghezza, vengono effettuati uno o più fori che subito dopo il passaggio del
proiettile, prelevano una piccola parte dei gas propulsivi e li incanalano
tramite un condotto in una camera di espansione sopra o sotto la canna chiusa
posteriormente da un pistone/valvola.
La pressione dei gas fa retrocedere con forza il pistone che agisce tramite una
sola o due aste sull'otturatore, dapprima sbloccandone la ramponatura, poi
facendolo retrocedere, il movimento retrogrado dell'otturatore al quale
è spinato l'estrattore, toglie il bossolo dalla camera e nella corsa lo fa
urtare lateralmente dall'espulsore che ne determina l'eiezione.
L'otturatore retrocedendo sblocca una cartuccia dal serbatoio che viene
allineata alla cannae quindi ritornando in batteria la porta in camera di
scoppio agganciandola con l'estrattore.
Nel funzionamento inerziale, l'otturatore e composto da una testina di chiusura,
da una molla di grosso diametro che nel Benelli si chiude a pacco sotto un
carico di circa 120 kg. e da una corpo otturatore piuttosto pesante con relativa
biella.
Nel corpo cavo dell'otturatore è contenuto il gambo della testina di chiusura
che rimane spinta in avanti dalla poderosa molla interposta; la testina può
chiudere stabilmente sulla canna tramite due tenoni che entrano in rispettive
sedi attraverso una breve rotazione oppure come era nel tipo vecchio tramite una
puntellatura della testina effettuata da un puntone inferiore che si appoggia ad
un risalto della finestratura inferiore del fodero (il fodero è la parte
posteriore cilindrica integrale con la canna). Allo sparo, canna e testina
stabilmente vincolate sotto l'effetto del rinculo dell'arma arretrano insieme,
mentre il corpo dell'otturatore in cui la testina scorre, rimane in uno stato di
quiete compiendo un moto relativo in avanti rispetto alla testina stessa e
comprimendo la grossa molla interposta.
Al cessare del moto retrogrado dell'arma sotto il rinculo, la molla si
ridistende e spinge indietro l'otturatore che si libera del vincolo tra testina
e canna tramite l'abbassamento del puntone di chiusura (tipo vecchio) oppure la
rotazione della testina (tipo nuovo).
Retrocedendo, il gruppo otturatore compie tutte le operazioni di estrazione,
espulsione e armamento del cane e riavanzando sotto la spinta applicata alla
biella dalla molla contenuta nel calcio dell'arma camera la nuova cartuccia
uscita dal serbatoio.