I Mosin Nagant Sniper "tarocchi"

 

I Mosin Nagant sniper "tarocchi" di Gualbo


Questa è la storia vera del nagant tarocco.
A parte i pochi pezzi presenti nei musei ovvero provenienti da catture durante la guerra del Vietnam (a quei tempi i soldati americani avevano il diritto di portarsi a casa le armi catturate al nemico, a patto che non fossero a raffica), di Nagant sniper originali, in occidente non se ne erano visti molti.

Qualcuno era presente in Finlandia, frutto delle catture durante la guerra d'inverno o durante la seconda guerra mondiale.
Qualcun altro nei musei, ovvero veniva dai paesi del terzo mondo (Armi date agli amici degli amici...)
Verso la fine degli anni '80 si avverò un sogno, i russi vendettero sul mercato una serie di cannocchiali ed attacchi originali, che furono prontamente acquistati da alcuni grossi importatori tedeschi ed americani.
A quel punto c'erano i cannocchiali ma non i fucili.
Il caso volle che proprio in quello stesso periodo i finlandesi iniziarono a svuotare i propri arsenali, vendendo sul mercato internazionale molti Nagant `91/30, frutto di catture effettuate durante la guerra d'inverno, ovvero di ricostruzioni della Tikka effettuate sul finire della seconda G.M.
Due più due fa quattro, e così i nostri importatori, che avevano acquistato anche questi fucili, pensarono bene di creare dei fucili sniper mettendo assieme i 91/30 finnici con le ottiche ed gli attacchi originali.
Peccato che a quei tempi di Nagant se ne sapeva poco.
Il cannocchiale PU, che sarebbe quello corto con attacco laterale, per capirci, venne montato sigli sniper originali solo a partire dalla metà, fine del 1942. I fucili finnici invece, erano quasi tutti prebellici, il che è ovvio, visto che la maggior parte venne catturata nel 1939. (ricordo che quei fucili erano del tipo "low wall", riconoscibili per la fresatura sul lato sinistro dell'azione piuttosto accentuata, in maniera da lasciare uno spessore di circa quattro mm contro i circa 9 dei successivi "high wall")
Di conseguenza questa PRIMA SERIE di tarocchi si riconosce abbastanza facilmente perché fatta con:
1) fucili finnici (calcio spesso in due o tre pezzi giuntati, anni antecedenti al 1939, presenza del marchio SA sull'azione, quando non addirittura per la canna TIKKA.
2) manette dell'otturatore malamente saldate

3) Attacchi non aggiustati manualmente all'azione (se togliete il supporto del cannocchiale svitando il vitone posteriore vedrete che nella parte interna ci sono come due piccoli risalti, che venivano limati per aggiustare l'allineamento dell'ottica)

Questi fucili hanno spopolato in italia, venendo spacciati per originali anche su autorevoli riviste (ricordo articoli fantasiosi e da fare accapponare le orecchie apparsi su Armi e Tiro e su Armi Magazine quattro o cinque anni fa!!!!

Verso la fine degli anni '90 escono dagli arsenali bielorussi ed ucraini moltissimi 91/30 originali (venivano venduti in Italia dalle 800mila al milione e tre)

Poi c'è il film "Il nemico alle porte".
Tutti vogliono un nagant sniper.
Ma di quelli non ce ne sono più (ovvero, ce ne sono, e tanti, ma non sono in vendita sul mercato internazionale)

Sempre i nostri soliti importatori (oltre a questo punto agli intraprendenti venditori post sovietici) pensano bene di rifare una serie di cannocchiali e di attacchi da montare sui mosin nagant russi, che ora sono disponibili a camionate.
E porca miseria, si devono pure spillare un bel po' di soldi a questi quattro fessi!!!
E qui, circa due anni fa arriva la SECONDA GENERAZIONE di tarocchi.
I fucili di base questa volta sono corretti, gli anni sono quelli giusti, peccato che gli attacchi siano fosfatati ed i cannocchiali non siano dei PU originali, ma delle copie, piuttosto malriuscite dei cannocchiali dell'SVT.
Questa volta gli otturatori sono saldati molto meglio, (per quanto qui ho scoperto un piccolissimo particolare di cui non sono ancora certo e che mi permetto di tenere per me) non c'è traccia di passaggio per la Finlandia.
Questi pezzi si riconoscono facilmente per la mancanza di marchi sovietici (di solito c'è solo un numero in posizione piuttosto avanzata) la presenza, spesso e volentieri di lenti azzurrate sulle ottiche e per una peculiarità di questi cannocchiali: a circa metà dell'oculare è presente un anello di materiale diverso, quasi un inserto.
Manca inoltre una delle caratteristiche degli sniper originali, presente nella maggior parte di loro, ma non in tutti: un numero parallelo alla canna, spesso cancellato tramite tratteggio, sul lato sinistro della camera di cartuccia.

Ma anche questo mercato si esaurisce rapidamente, gli acquirenti diventano smaliziati.... Bisogna mungere i nostri polli!!!

Ed ecco che ti faccio ex novo dei cannocchiali PE (quelli lunghi con regolazione della focale, per intenderci)
 

E qui inizia la storia della TERZA GENERAZIONE
Ma stavolta i polli si sono svegliati per primi... è già da qualche mese che ho dato l'allarme.... "Stanno arrivando!!".
Ma questa volta alcuni (ma solo alcuni onesti badate, Royal ad esempio, per non fare nomi) degli importatori, tanto di qua che di là dell'oceano, hanno deciso di essere onesti. pertanto i pezzi sono dichiarati come riproduzioni ( e spero lo saranno anche negli articoli pubblicati sulle riviste).
I fucili sono veramente fatti bene. Il cannocchiale PE è stato riprodotto fedelmente, anche nelle scritte in cirillico, i fucili sono prebellici, anche se non propriamente corretti come date, ma che importa, sono venduti come repliche e non come originali.
L'unica differenza è nelle viti di fissaggio del "top mount", a testa tonda invece che spianate.... ma è cosa di poco conto.

ATTENZIONE!!!!
Questa è la storia dei tarocchi "industriali".
In realtà l'universo nagant è costellato da una miriade di altri tarocchi prodotti in serie più "limitata", se non su base atigianale.
La certezza non è del collezionista di nagant sniper!!!